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Ascoli, convegno su intelligenza artificiale e sanità. Medici e ricercatori dialogano su possibili rischi ed opportunità

di Davide Ciampini

sabato 26 ottobre 2024

Quello dell'intelligenza artificiale è uno dei temi più dibattuti del momento. Ad essa sono collegate le sorti di molte professioni: da quelle mediche fino a quelle giornalistiche. Numerose sono state infatti le immagini diffuse mediante intelligenze artificiali manipolate. Si rende dunque necessario un dibattito circa i rischi e le opportunità che ne derivano. A tal proposito si è svolto, presso il teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno, "Intelligenza artificiale e sanità", convegno in cui il mondo della medicina ha dialogato con il quello dell'ingegneria e della politica. Dibattito proficuo, che ha sollevato molti interrogativi circa un cambiamento che si prospetta epocale. Hanno partecipato il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, il presidente del Consiglio regionale, Dino Latini, le onorevoli Giorgia Latini e Simona Loizzo, il rettore della Politecnica delle Marche, Gian Luca Gregori, la senatrice Elena Leonardi, Daniel Matricardi, presidente della Conferenza dei sindaci sulla sanità del Piceno, il vescovo di Ascoli e San Benedetto, mons. Gianpiero Palmieri che ha portato il saluto di Padre Paolo Benanti, teologo, professore della Pontificia Università Gregoriana, consigliere di Papa Francesco. Insieme a loro anche Stefano Babini, presidente Ordine Ingegneri della Provincia di Ascoli e Fiorella De Angelis, presidente Ordine Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia.

A moderare il dibattito il giornalista Stefano Zurlo, che ha dichiarato: "So che stamane sono presenti molti studenti. Vi prometto quindi di non annoiarvi, confidando nella solerzia dei relatori. Il convegno di oggi - dicevo - verte sul tema dell'intelligenza artificiale. Un tema dibattito di cui, in concreto, abbiamo compreso ben poco. Ecco la ragione degli ospiti di oggi i quali, con la loro autorevolezza, ci aiuteranno a saperne di più. Un tema decisivo, perché ci fa comprendere come il futuro sta entrando nelle nostre vite. Non sarà certamente la panacea di tutti i mali, ma potrà migliorare le nostre vite".

I saluti istituzionali sono stati affidati al sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti: "Felici di aver organizzato insieme alla Regione Marche un convegno che verte su un tema così vasto ed inesplorato. Un tema complesso, specie se associato a quello della sanità e della salute dei cittadini. Faremo spazio a medici, ingegneri e a personalità eminenti. Dobbiamo fare un uso etico di questa tecnologia, in quanto l'intelligenza artificiale può essere veleno o medicina a seconda del suo utilizzo".

"Quello dell'intelligenza artificiale - ha sottolineato il governatore della regione Marche Francesco Acquaroli - è un tema che mi incuriosisce particolarmente.; esso condizionerà lo sviluppo economico e sociale dei prossimi anni. Possiamo migliorare la nostra sanità, specie nelle nostre comunità. È necessario pertanto farci trovare pronti per una sfida determinante: per l'Italia, per l'Europa e per l'occidente intero".

«La presenza di tanti giovani dà senso a questo convegno – afferma la consigliera regionale Monica Acciarri -. È il primo che realizziamo partendo dal sud delle Marche. E partiamo dai ragazzi e dalle scuole: le loro scelte determineranno il nostro futuro. Stiamo attraversando un cambiamento epocale. Oggi è cruciale coinvolgere i più autorevoli esperti per alimentare il dibattito e garantire un approccio informato e responsabile a questi mutamenti. La domanda è come poter curare l'aspetto etico e umano rispetto all'Intelligenza artificiale. Come possiamo non svilire la figura umana in questo percorso affascinante e difficile? Le istituzioni devono vigilare e indicare la direzione da seguire nell'utilizzo di questi nuovi strumenti».

A tal proposito, è previsto un Regolamento Europeo che entrerà in vigore tra circa due anni. «Fondamentale iniziare a lavorare su questi temi già da ora - dichiara il vicepresidente della Regione e assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini -. Ci sono quindi questioni importanti che dobbiamo affrontare: questo convegno ad Ascoli è un'opportunità preziosa». E sulle liste d’attesa Saltamartini puntualizza il buon piazzamento delle Marche, risultate tra le prime cinque regioni italiane per “benchmark” per i Lea, livelli essenziali di assistenza: «Siamo considerati una regione modello e per questo siamo premiati con il trasferimento di quote premiali dal fondo sanitario nazionale. Non abbiamo risolto i problemi, ma mi confronto quotidianamente con il territorio e i direttori delle Ast per avere il quadro della situazione. Diamo risposte partendo dai fatti».

Di particolare rilievo gli interrogativi sollevati da Enrico Brizioli, direttore del Maria Cecilia hospital. "Desidero - ha detto - offrire un quadro rispetto al modo in cui le professioni sanitarie si approcciano all'intelligenza artificiale. Ci interroghiamo infatti su come cambierà la professione del medico nei prossimi anni. Molti ritengono che in futuro il nostro medico sarà un robot o un umanoide. Parliamo di una realtà - quella dell'intelligenza artificiale - molto particolare, che nasce da dati strutturati. Poi, successivamente, si arriva al 'machine learning' e al 'deep learning', che originano da reti neuronali del cervello. Un sistema che analizza dati e trae conclusioni alla stessa stregua di una mente umana. Trattasi di uno strumento essenziale: per la prevenzione, la formazione e l'aggiornamento. La macchina legge i dati a fronte dell'esperienza di migliaia di ricercatori; il medico lo fa invece sulla base della propria esperienza personale. Verosimilmente le farmacie verranno completamente meccanizzate, con un avatar che risponderà alle vostre esigenze. E sulla questione etica c'è da chiedersi: saranno questi sistemi in grado di empatizzare con il paziente?". 

"Qui ci sono molti giovani, pertanto vorrei sottolineare alcuni numeri - ha chiosato Francesco Enrichens, coordinatore della cabina di regia Agenas -. Sanità non è solo guarire la malattia, ma prendersi in carico dei problemi di natura sociale. Sono 14 milioni le persone che hanno più di 65 anni (23 % della popolazione). Il dato di fatto è che abbiamo molti anziani e, di riflesso, sempre meno giovani. Sono invece 3,9 milioni i non autosufficienti.  Delle persone sopra 70 anni, 2,5 milioni vengono ricoverate. Nel 2019, 1 italiano su 3 è andato al pronto soccorso. Le problematiche di sovraffollamento sono ascrivibili ad una scarsa presa in carico del territorio. Non possiamo, a fronte dei dati enunciati, nascondere che esista un problema. È necessario dunque individuare delle soluzioni".



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