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Presentato il Rapporto Montagne Italia 2025. Castelli: ''Modello Appennino centrale per combattere lo spopolamento''

di Redazione Picenotime

martedì 24 giugno 2025

Uncem (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani) ha presentato a Roma il Rapporto “Montagne Italia 2025”. Il rapporto nasce nell’ambito del Progetto Italie e del Dipartimento per gli Affari regionali e le Autonomie della Presidenza del Consiglio dei ministri e attuato dall’ UNCEM per descrivere come si manifesta la contemporaneità nelle montagne italiane tra criticità, opportunità e nuovo protagonismo. Le montagne italiane raccontate attraverso la illustrazione delle dinamiche socioeconomiche che le caratterizzano e le strategie territoriali che le attraversano. Un quadro completato dalle riflessioni argomentate e informate sul percorso fatto dalla Strategia delle Aree Interne e sulla novità dei processi in atto connessi alla Strategia delle green Community, precedute da un approfondimento sui temi dello spopolamento e del neopopolamento che molto hanno a che fare con entrambe le strategie. Il Rapporto Montagne Italia 2025 presentato oggi a Roma presso l'Università Mercatorum, chiarisce diversi aspetti oggetto di discussione sullo spopolamento delle aree interne e montane.

Il primo lo ha chiarito il commissario alla ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli circa la presunta intenzione di accompagnare queste aree alla scomparsa: “È stato proprio il governo Meloni a volere accanto alla ricostruzione il rilancio economico e sociale del territorio – ha dichiarato Castelli – con il programma NextAppennino abbiamo lavorato non solo per creare e rilanciare imprese e servizi, ma anche per la ricostruzione di comunità lacerate dal sisma. La settimana scorsa, nell’ambito del Festival della restanza e della tornanza a Colli del Tronto – ha ricordato Castelli - il presidente dell’Istat Chelli ha certificato gli effetti dei nostri sforzi registrando un cambio di direzione nel 2024 nella curva demografica che era in picchiata da decenni”.

Il Rapporto Montagne Italia 2025 è un lavoro di 800 pagine, tra numeri, analisi, dati, approfondimenti per affermare che è possibile arrestare lo spopolamento se si lavora per migliorare la governance e se si mantengono vive le comunità.

Il lavoro della Struttura Commissariale sisma 2016 va proprio in questa direzione – continua Castelli – grazie a una governance multilivello in costante ascolto con i territori e i loro rappresentanti abbiamo assicurato efficienza ed efficacia delle azioni. Un enorme lavoro portato avanti anche grazie alle quattro Regioni – conclude Castelli – che ha come obiettivo ricostruire e mettere in sicurezza le case e le infrastrutture senza dimenticare il ruolo delle comunità locali che è fondamentale per dare un futuro ai nostri territori”.




L’Ufficio Speciale per la Ricostruzione ha dato il via libera a due interventi di edilizia residenziale pubblica, destinati a riqualificare immobili comunali danneggiati dal sisma e a restituirli alla comunità con nuove funzioni abitative.

A Gagliole è stato approvato il progetto esecutivo per la riconversione dell’ex scuola comunale, situata nel cuore del centro storico tra il castello medievale e la cinta muraria.

L’intervento, dal valore di 342.029 euro, prevede la trasformazione dell’edificio – articolato su tre livelli più un sottotetto – in un’abitazione distribuita su due piani, con zona giorno e zona notte collegate da una scala interna. L’immobile, un tempo sede scolastica, ha cambiato destinazione d’uso nel tempo, adattandosi alle esigenze del Comune.

«Dopo tante incertezze, la ricostruzione ha finalmente cambiato passo - conferma il commissario alla ricostruzione, Guido Castelli -. Oggi vediamo i cantieri riempire il territorio del cratere, segno tangibile di un impegno concreto. Vogliamo costruire un Appennino contemporaneo, attrattivo e vivo, che conservi la sua identità ma sia anche capace di offrire nuove opportunità di vita e lavoro. Ringrazio il lavoro costante compiuto dai Comuni, dall'Usr e dalla Regione Marche guidata dal presidente Acquaroli».

A Montegallo, nella frazione di Propezzano, è stato invece approvato il progetto per la riparazione e il miglioramento sismico di un fabbricato comunale risalente agli anni ’50, che richiede una copertura di 427.309 euro. L’edificio, composto da due unità immobiliari sovrapposte, sarà oggetto di un intervento strutturale profondo: rinforzo delle murature, adeguamento dei solai, realizzazione di un vespaio aerato e miglioramento energetico connuovi infissi, isolamento termico e caldaie a condensazione. L’obiettivo è restituire due appartamenti sicuri, efficienti e conformi alle normative vigenti, destinati all’edilizia residenziale pubblica. 


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