STRONCATI GRUPPI CRIMINALI DI ALBANESI AUTORI DI MOLTI FURTI NEL PICENO
di Redazione Picenotime
sabato 27 ottobre 2012
Sono stati individuate e denunciate alle Autorità Giudiziarie di Ascoli Piceno e Fermo tre diverse batterie di stranieri, per la maggior parte di
cittadinanza albanese, che hanno imperversato nel 2011 compiendo diversi furti in molte abitazioni del Piceno.
IL PRIMO GRUPPO
È stato
intercettato la sera del 31.10.2011, allorquando una straniero, Altin Tarazhi, nato a Rreshen (Albania) il 11.04.1979 e residente ad Ascoli Piceno, venne tratto in
arresto dalla Polizia Stradale e dalla Squadra Mobile di Ascoli Piceno, a seguito di alcuni furti perpetrati in alcune abitazioni della provincia fermana. Da
lì sono partite le indagini della Squadra Mobile per addivenire all'identificazione dei suoi complici, fatte attraverso analisi di tabulati telefonici, esami
di filmati estrapolati da videocamere di sorveglianza, accertamenti e riscontri di polizia, esami testimoniali, perquisizioni domiciliari, consultazione di dati
censiti negli archivi magnetici in uso alle Forze dell'Ordine.
Le risultanze investigative hanno consentito di denunciare all'Autorità Giudiziaria
i due complici:
Gjin Kola, alias Gjini Nikolin, nato in Albania il 29.07.1983, in passato denunciato in quanto facente parte di un sodalizio dedito alla
commissione di furti in abitazione, nel 2008 sottoposto a fermo di p.g. in concorso per ricettazione, falsificazione di documenti, favoreggiamento nell'ingresso di
clandestini nel territorio nazionale, trovato in possesso di un'autovettura rubata da un'abitazione nella medesima notte, nel 2010 denunciato per evasione dagli
arresti domiciliari.
D. (cognome) I. (nome), nato in Albania nel 1984, arrestato nel 2010 in quanto non aveva ottemperato al decreto di espulsione, nel 2012
arrestato per il possesso ai fini di spaccio di 210 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina.
Nei giorni tra il 16 ed il 21 ottobre 2011 vi furono
diversi furti in abitazione tra Ascoli e Teramo. Un furto venne commesso a Grottazzolina (FM) presso un'abitazione. In quella zona, peraltro distante solo 6,78 Km
da Ponzano di Fermo, ove i malviventi erano stati costretti alla fuga a piedi, e dove era stata asportata dal garage di un'altra casa un'autovettura Toyota
Yaris. Gli stessi soggetti consumarono un furto presso una casa di Mozzano con un Audi A3 rubata due giorni prima nel viterbese, abbandonata nel comune di Ponzano di
Fermo, dopo un tentativo di furto in abitazione. Analizzando i dati di traffico telefonico prodotto nei giorni seguenti, attraverso la posizione delle celle
telefoniche agganciate nel corso dei vari contatti telefonici (conversazioni o sms), è stato possibile accertare, ovviamente tenendo presente l'orario in cui
tali contatti erano stati registrati, la compatibilità della presenza degli apparati telefonici "indagati" nelle zone ove erano stati consumati furti
in abitazione. Come nel caso del 16.10.2011 quando l'utenza in uso agli stranieri veniva localizzata ad Acquasanta Terme, ove nel pomeriggio era stato segnalato un
furto (nell'arco di orario compreso fra le 16:00 e le 18:30) presso l'abitazione di un cittadino, ed un tentativo di intrusione nell'abitazione di un altro
(nell'arco di orario compreso fra le 09:00 e le 19:30).
In particolare è stato possibile accertare l'esistenza di episodi delittuosi
nell'ascolano, nel teramano ed in un paio di province del Lazio. I malviventi, nel tardo pomeriggio del 20 ottobre, consumavano dapprima tre furti nel territorio di
Folignano (AP), ed in uno di questi riuscivano anche ad impossessarsi di 1 autovettura Audi A5 che veniva poi rinvenuta il successivo 10 novembre parcheggiata in una
via della città di Latina. In quella circostanza gli indagati si erano anche impossessati della chiave di 1 Opel Astra e qualche giorno prima avevano rubato 1
Audi A5, sempre da quel paese, per poi ritornarvi al fine di prelevare l'Opel suddetta. Approfittando probabilmente della SS 81 "Piceno Aprutina", i
malviventi si dirigevano nella confinante provincia teramana ove mettevano a segno diversi furti in abitazioni di quella zona. In occasione di quello messo in atto
presso 1 casa di Campli (TE) dei testimoni avevano notato tre ragazzi allontanarsi a bordo della Toyota Yaris, asportata una settimana prima. Il veicolo sarà
poi rinvenuto ad Ascoli Piceno in questa via De Dominicis il successivo 17 novembre 2011. In occasione del furto presso 1 appartamento di Notaresco (TE) veniva
asportato anche un fuoristrada, Mitsubishi Pajero rinvenuto la stessa mattina parcheggiato lungo la SS 81 "Piceno Aprutina" all'altezza della F.ne Villa
Passo del comune di Civitella del Tronto (TE).
IL SECONDO GRUPPO
È stato individuato la sera del 7 novembre 2011 a seguito dei quotidiani
servizi di controllo del territorio volti a contrastare il fenomeno, crescente in quei mesi, dei furti in abitazione nelle 2 province, fatti in borghese da personale
della Squadra Mobile e di tutti gli uffici della Questura e dei Commissariati di Fermo e di San Benedetto del Tronto, coordinati dal Dirigente della Squadra Mobile.
Intorno alle ore 19 una pattuglia della Squadra Mobile in territorio di Offida (AP), incrociava una vettura Toyota Avensis, oggetto di furto consumato il precedente
01.11.2011 a Torre San Patrizio (FM), con a bordo una sola persona alla guida. Il mezzo in questione era stato precedentemente segnalato come utilizzato per la fuga in
occasione di furti consumati in questa provincia ed in quelle limitrofe e proprio alle ore 17:55 precedenti, un'autovettura della stessa marca, modello e colore,
era stata notata allontanarsi da una abitazione di Grottammare (AP) ove due individui avevano tentato di perpetrare un furto. Ne nasceva un inseguimento che terminava
con il volontario speronamento dell'autovettura di servizio da parte del guidatore della Toyota Avensis, al fine di guadagnare la fuga. Il soggetto, braccato
dall'arrivo delle altre pattuglie chiamate in ausilio, abbandonava l'auto, al cui interno poi venivano rinvenuti degli attrezzi atti allo scasso e dei gioielli
rubati, dandosi alla fuga per i campi, aiutato dal sopraggiungere del buio. Qualche ora dopo i fatti, il fuggitivo e gli altri due compari, i quali, mentre il primo
guidava da solo, erano intenti a fare un furto in una casa della zona, raggiungevano separatamente il vicino Comune di Montalto delle Marche, tentando di asportare in
quella C.da Maliscia, 46, una Lancia Y10 e successivamente riuscendo a rubare una una Fiat Marengo a Montalto Marche ed una Fiat 600 nel Comune di
Cossignano.
Le successive indagini avviate dalla Squadra Mobile, consentivano di recuperare una autovettura Renault Clio, compendio di furto da parte dei 3, con
all'interno materiale atto allo scasso, tra cui un piede di porco ed una torcia e di individuare due dei malviventi:
Aldor Lleshi, nato a Rreshem (Albania)
il 28.04.1983, denunciato all'A.G. per aver, in concorso con altre persone allo stato non identificate, commesso un furto all'interno di 1 abitazione di
Cossignano (AP), asportando preziosi vari nonchè l'autovettura Renault Clio, rinvenuta a pochi chilometri di distanza, per l'esattezza in C.da Magnola,
dell'attiguo comune di Ripatransone, ove i complici del Lleshi l'avevano abbandonata perchè inseguiti da personale della Squadra Mobile e dove gli stessi
avevano fatto perdere le proprie tracce gettandosi, letteralmente, nella campagna sottostante.
G. (cognome) E. (nome) nato in Albania il 27.9.1986 e residente a
San Benedetto del Tronto (AP).
Attraverso la consultazione degli archivi informatici emergeva che il Lleshi, a fine novembre 2011, era stato controllato da
personale dell'Ufficio di Frontiera Aerea dell'aeroporto di Pescara al gate dell'imbarco per Tirana e che nella lista di imbarco, era emersa una prenotazione
a nome di G. E., il medesimo albanese che dalle indagini emergeva quale componente della batteria.
IL TERZO GRUPPO
Composto, a vario titolo, da 5
cittadini albanesi, si è reso responsabile di una serie di furti in abitazioni, almeno 17 quelli riscontrati, avvenuti nella provincia di Fermo (Montefiore
dell'Aso, Campofilone e Monterubbiano), di Ascoli Piceno (Ascoli città, San Benedetto del Tronto, Spinetoli, Monsampolo del Tronto, Carassai e Roccafluvione)
e di Teramo (Mosciano Sant'Angelo, Sant'Omero, Giulianova, Tortoreto e Martinsicuro), dal 24 al 30 dicembre 2011, tutti eseguiti con le stesse modalità
(forzatura finestra o tecnica del foro).
Le posizioni di questi soggetti, tra cui uno ricercato in quanto destinatario di una misura restrittiva in carcere
proveniente dal tribunale di Firenze, sono al vaglio della locale A.G., per cui non vengono diffuse neanche le iniziali dei nominativi. Tre di loro sono stati
denunciati, oltre che per furto aggravato e ricettazione, anche per aver tentato di investire un agente della squadra mobile in una circostanza in cui erano stati
casualmente intercettati nei pressi di Ascoli città. A seguito di una perquisizione domiciliare effettuata da personale della Squadra Mobile venivano rinvenuti
computers portatili, borse di marca, preziosi, somme di denaro, per un valore di 47.500 euro circa, nonchè le chiavi di 1 auto Lancia Y, rinvenuta
all'interno di 1 Citroen C3, abbandonata a Spinetoli.
(nella foto gli orologi facenti parte della refurtiva sequestrata)

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