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di Redazione Picenotime
La riapertura dei cantieri nel tratto ascolano dell’A14 ha nuovamente paralizzato la viabilità tra Marche e Abruzzo, con rallentamenti, code e, purtroppo, incidenti. Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo, pur riconoscendo la necessità assoluta di garantire la sicurezza dell’infrastruttura, sollecita la riattivazione di un tavolo tecnico di concertazione permanente, da convocare con cadenza regolare e ravvicinata.
Come sottolinea Natascia Troli, Vicepresidente interprovinciale e Presidente del direttivo territoriale di Ascoli Piceno: “Quello che chiediamo è una programmazione puntuale di un tavolo tecnico sull’A14, affinché si possa monitorare l’avanzamento dei lavori e condividere soluzioni per limitare i disagi. In passato questi tavoli sono stati attivati sia in Regione che in Prefettura, ed è quindi opportuno rilanciarli e programmarli nel tempo, prevedendo la partecipazione diretta dei tecnici di Autostrade per l’Italia. Il coinvolgimento delle associazioni di categoria è fondamentale: Confartigianato Imprese Macerata–Ascoli Piceno–Fermo rappresenta oltre 8.000 imprese, di cui circa 400 nel settore trasporti, e può mettere a disposizione una rete di comunicazione capillare, capace di informare tempestivamente cittadini e operatori economici su modifiche alla mobilità e possibili percorsi alternativi”.
Sul fronte dei disagi interviene anche il Presidente interprovinciale di Confartigianato Trasportatori, Giampaolo Calcabrini, che osserva: “Da anni la nostra Associazione si batte ad ogni livello per affrontare una situazione che continua a bloccare la circolazione locale. Le deviazioni riversano il traffico sulle strade provinciali e comunali, creando code interminabili e rendendo gli spostamenti sempre più complessi. Questo per i lavoratori significa tempi di percorrenza maggiori, ritardi quotidiani, aumento dei costi legati al carburante e alla manutenzione dei mezzi. A tutto ciò si aggiunge l’assenza concreta di misure di sostegno o ristori adeguati: Ci sono interventi in tal senso solo sulla carta, perché non si sono mai concretizzati in un atto pratico. Oggi i lavoratori si trovano a sopportare da soli il peso economico e organizzativo di una viabilità compromessa”.
Confartigianato, ricordando l’impegno di mediazione svolto negli anni da Regione Marche e Prefettura di Ascoli Piceno, rinnova la propria disponibilità a collaborare attivamente per individuare soluzioni condivise e concrete.