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Allarme Asimprese, per i balneari potrebbe essere ultima stagione

di Redazione Picenotime

mercoledì 11 marzo 2015

Pubblichiamo integralmente il comunicato stampa che ci è stato inoltrato dal Comune di San Benedetto del Tronto in merito ad una nota di Emidio Del Zompo, referente Asimprese Italia Balneari. 

Non giungono certo messaggi rassicuranti, né dal Governo italiano e tantomeno dall’Europa su quello che sarà il destino di 30mila aziende balneari e di ben oltre 100.000 famiglie che oggi vivono nell’incertezza e nella sofferenza di non sapere cosa ne sarà di loro dal 31 Dicembre 2015, data che nessuno è in grado di smentire che sarà quella che vedrà tanti concessionari essere sbattuti fuori da quelle che sono le loro aziende, quelle che con tanta fatica hanno creato e rinnovato, quelle per cui, forti di una normativa statale che prevedeva il rinnovo automatico sei più sei e il diritto di insistenza hanno spinto i nostri padri prima e noi oggi a investire e basare su questa attività il sostentamento per le nostre famiglie.


Un diritto lungo una vita spazzato via in pochi minuti da una direttiva europea (Bolkestein) che è stata prima votata anche con la “complicità e disinteresse” dei nostri parlamentari europei e che poi,  con assoluta leggerezza il Governo italiano ha addirittura ratificato buttando all’aria una fetta importante dell’economia di questo nostro Paese.

Come si può pretendere che oggi ci si chieda di investire nelle nostre aziende se non sappiamo neanche se ci sarà una stagione oltre questa?  E, cosa che nessuno pare voglia capire è che a soffrirne non saremo solo noi operatori ma anche tutto l’indotto che ci gravita intorno, le aziende fornitrici ad esempio.

Immagino cari colleghi con che animo ci apprestiamo ad affrontare questa stagione estiva 2015, con l’amarezza e il timore di non conoscere il nostro futuro e a risentirne certo sarà anche il turismo, il nostro utente perché non si riesce ad essere allegri come noi siamo sempre stati e per i quali siamo conosciuti se nell’animo non si ha gioia ma tormento.

Tutti i vari sindacati hanno avanzato richieste, fatto proposte, tutte valide ma di fatto non una è stata presa in considerazione dall’Europa e sapete perché? Perché nessuno “dei nostri” s’è preso la briga di portare uno stralcio di documento in Europa, in sei anni, tanti sono quelli in cui lottiamo non un pezzo di carta è arrivato alla commissione europea la qual cosa oggi ci costringe a lavorare in emergenza. 

Sapete cosa dice il sottosegretario Barretta? Praticamente che la colpa è nostra, “che siamo troppo frantumati, che non troviamo una posizione unitaria”.

Ci sarebbe davvero da ridere se non ci fosse invece da piangere. Ora il Governo si appresta ad affrontare una riforma del demanio marittimo chiedendo che vadano subito all’asta le nuove concessioni e un periodo transitorio per le attuali imprese balneari.

Che vuol dire? Transitorio quanto? Siamo i nuovi precari col rischio di diventare i prossimi esodati. Amici, colleghi io mi rivolgo a voi perché siamo noi a dover far sentire la nostra voce arrabbiata. Siamo noi a dover salvare e tutelare l’attuale sistema balneare italiano visto che il Governo pare non farsi abbastanza carico del problema.

Da tutti i fronti ci viene detto che le aste sono inevitabili e sia, ma noi chiediamo una proroga come per la Spagna e la Croazia, settanta anni ma anche cinquanta, una durata ragionevole che ci consentirebbe di rientrare con gli investimenti fatti e che farebbe ripartire l’entusiasmo anche di chi vorrebbe fare ma ha paura.

Per questa Associazione sono il referente del settore e per questo colleghi chiedo anche a voi di dire la vostra, fatevi sentire, cercatemi e parliamone insieme, dalle idee condivise possono nascere spunti per un’azione concreta che non avremmo difficoltà a mettere in atto tutti insieme perché qui non si molla anzi, quando la lotta si fa dura i duri cominciano a lottare.

Sulla questione turismo, con una nota ufficiale, è intervenuto anche il presidente di Asimprese Italia Massimo Pompei. 

Come Presidente di Asimprese Italia credo sia giunto il momento di intervenire e dire come la pensa la nostra associazione sulla questione del Turismo.

L’attività promozionale turistica sarebbe di competenza della Regione e al  Comune spetterebbe la sola accoglienza invece in tutti questi anni abbiamo assistito ad un disarmonico progetto che a tutt’oggi risulta fallimentare.

Non c’è dubbio che da parte dell’assessorato ci sia sempre stato un grande impegno, un grande lavoro,  una grande disponibilità ma purtroppo dobbiamo constatare che, forse si manca di esperienza né l’assessore Sorge l’ha mai ricercata  o trovata in chi si dovrebbe insieme a lei occupare di turismo.

Non di molto tempo fa un convegno per presentare il “Tourism Management”, bellissima iniziativa, ragazzi preparati sul turismo con tanto di Master Universitario ma poi, chi siede ai tavoli? Ma di che parliamo?

Quando nacque, il Tavolo del Turismo ci piacque molto, era un’ottima cosa ma a distanza di qualche anno, a fare un bilancio dobbiamo constatarne l’assoluta mancanza di risultati.

Perché non si parla oggi ad esempio della destagionalizzazione e si rimanda sempre  la questione a settembre quando la destagionalizzazione è già in atto e i progettini creati in emergenza rasentano il ridicolo?

Insomma, il Tavolo del Turismo a che cosa serve? Che cosa ha prodotto da quando è nato. Si leggono tante pagine vuote di solite chiacchiere e oggi addirittura  veniamo a  conoscenza della nascita di altri piccoli consorzi anche in antitesi tra loro.

Come Asimprese Italia abbiamo chiesto di sedere a quel tavolo per ascoltare con le nostre orecchie che cosa viene detto durante quelle “tavolate”. Mai un progetto concreto, un’idea vincente, sono anni che si parla di creare sinergia tra i comuni, di avvicinare la costa con l’entroterra ma in concreto che cosa si è fatto?

Tavoli nati per creare aggregazione e che invece ottengono i risultati assolutamente contrari, improduttivi sia in termini di idee che di realizzazione. Non sarà un tavolo che produce solo “prime donne” in cerca di visibilità?

Non dimentichiamo che siamo già in aria di elezioni, regionali  prima e amministrative subito dopo e che certi meccanismi sono ben noti a tutti da sempre. I tavoli di concertazione sono ottime idee ma se partecipati con lo scopo di trovare un progetto per San Benedetto.

Noi ascoltiamo tutti i giorni gli operatori e quello che viene fuori è tanto sconforto, ogni anno è sempre peggio e il nostro turismo ne soffre e noi nel nostro piccolo ma forti di una numerosa rappresentatività ( perché la rappresentatività è di chi riempie le sale alle riunioni non già di chi sventola numeri tutti da verificare) avremmo qualcosa da dire. Se oggi ancora San Benedetto regge in termini di presenze turistiche lo dobbiamo solo agli operatori che si ingegnano in tutti i modi per richiamare la clientela con investimenti in prima persona.

Non c’è dubbio sulla volontà e la disponibilità ribadiamo, dell’Assessore Sorge ma purtroppo mancano i risultati di questo suo impegno e noi siamo dell’idea che squadra che non vince si cambia e allora assessore, perché ci si ostina a circondarsi sempre della stessa squadra? Ma davvero vogliamo continuare a dire che è sempre colpa della crisi? 

emidio del zompo

emidio del zompo