Ascoli Piceno, a Palazzo dei Capitani si ragiona sul futuro di Monte Piselli. Idee e proposte per un grande rilancio

‘Liberiamo Monte Piselli', questo il tema dell'assemblea svoltasi a Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno presso la Sala della Ragione, che ha registrato una forte presenza di cittadini, amministratori e rappresentanti del territorio.

Il dibattito afferente il futuro del predetto monte sta animando un acceso dibattito, fra smentite, conferme e decise prese di posizione. Nella fattispecie, a destare perplessità è la chiusura degli impianti della stazione sciistica. Perplessità che hanno portato ad accesi diverbi nel campo della politica, specialmente tra il primo cittadino di Ascoli Piceno, Marco Fioravanti, ed il sindaco di Valle Castellana nonché presidente della provincia di Teramo Camillo d'Angelo.

"Nella giornata odierna è possibile tracciare un bilancio rispetto ai 15 anni del Cotuge antecedenti l'attuale composizione - ha esordito il sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti -. Anni insoddisfacenti, in cui non sono stati raggiunti i risultati auspicati. Le mie riserve riguardano, nella fattispecie, la funivia, cui non è stata riservata la necessaria manutenzione, tanto che la stessa è finita in disuso. La mia presidenza ha rappresentato una discontinuità rispetto al passato: abbiamo infatti sbloccato i lavori in corsa, che implicheranno una proroga di un anno del fine vita tecnico dell'impianto. Ci siamo resi altresì disponibili ad effettuare lavori sull'impianto medesimo. Non posso tuttavia esimermi dal segnalare le resistenze createsi attorno queste determinazioni, che hanno creato problemi agli sciatori. Prima di noi qualcuno voleva liquidare il Cotuge, tuttavia noi lo abbiamo risanato anche grazie al lavoro sinergico con le istituzioni. Il progetto si trova ora nelle mani dell'Usr, che entro il 30 marzo avvierà le procedure pubbliche con tutte le coperture del caso. Ci sono naturalmente diverse soluzioni, suffragate dai progetti di fattibilità che prevedono una cabinovia da San Giacomo al rifugio Pizi. Un progetto ambizioso, per la cui realizzazione servirebbero tuttavia 1,3 milioni di euro. Sarà dunque necessario trovare le risorse del caso; al contrario, si procederebbe con un'apertura ad un eventuale progetto di finanza mediante investitori privati. Vi sarebbe inoltre l'eventualità di dividere l'intervento in due lotti, sistemare strada, rifugio e ripartire con la nuova seggiovia. Posso, in conclusione, affermare di non avere trovato disponibilità rispetto alla volontà di allungare la vita all'impianto tecnico. Nondimeno, il nostro intento è quello di inaugurare un nuovo corso, che preveda la partecipazione di tutti: nessuno escluso".

"È un momento importante di confronto e verità – ha proseguito Fioravanti – nel quale sono state ricostruite le responsabilità, le scelte e le mancanze che negli anni hanno portato al progressivo abbandono degli impianti. Ma soprattutto è stata un’assemblea rivolta al futuro, che segna simbolicamente l’inizio di una nuova fase. Una nuova epoca per Monte Piselli, che non sarà più una montagna chiusa, gestita nell’interesse di pochi, ma uno spazio pubblico, aperto, condiviso e restituito alla sua funzione naturale: essere patrimonio dell’intera comunità e leva di sviluppo per il territorio".

“Nel corso degli anni abbiamo assistito ad un evidente immobilismo, le cui radici affondano all’anno 2009 – ha proseguito il presidente del Cotuge Enzo Lori -. Da settembre 2023 chiediamo un aumento delle quote consortili e alcune parti abruzzesi non hanno ancora accettato”

“La giornata odierna è certamente importante – ha dichiarato il segretario provinciale del PD Francesco Ameli – in quanto è stata tracciata una linea. Il progetto nel tempo è cambiato e forse ora è più sostenibile. Non possiamo pensare di arrivare in quota senza una riqualificazione del rifugio Walter Pizi”.

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