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di Redazione Picenotime
L’Ast di Ascoli si appresta a chiudere uno dei contenziosi più annosi per l’azienda, che vede coinvolti oltre 500 dipendenti. Motivo della battaglia legale intrapresa dai lavoratori, attraverso la promozione, antecedentemente all’insediamento dell’attuale direzione generale, di ricorsi giurisdizionali attualmente ancora pendenti, è il riconoscimento del lavoro straordinario festivo e notturno infrasettimanale (anni 2020/2021).
La volontà dell’Azienda sanitaria territoriale picena di mettere la parola fine alla vertenza in atto, attraverso il pagamento degli importi dovuti ai ricorrenti già dal prossimo mese di ottobre, è stata annunciata dal direttore generale Antonello Maraldo, nel corso dell’incontro tra la parte datoriale e la delegazione trattante per il personale del comparto sanità che si è svolto oggi pomeriggio, all’ospedale ‘Mazzoni’.
“La riunione sindacale di oggi – evidenzia il direttore generale dell’Ast di Ascoli, Antonello Maraldo -, accesa e partecipata come sempre, si è contraddistinta per l’importanza di alcune statuizioni. Tra queste sicuramente l’offerta reale, depositata agli atti, della direzione generale, volta a chiudere un contenzioso annoso con oltre 500 dipendenti. Dopo aver raccolto nei giorni scorsi i pareri di dirigenti e avvocati, ho voluto dare il segnale tangibile ai lavoratori di voler chiudere i contenziosi inutili per ripristinare un clima di collaborazione e serenità tra le parti sociali, con al centro l’obiettivo di tutelare la salute dei nostri cittadini. Inoltre, durante la riunione, sono stati trattati anche gli argomenti relativi al grado di attuazione del Piano occupazionale 2025 e all’impostazione del futuro Piao 2026 allo scopo di cercare margini per garantire una migliore assistenza sanitaria con personale medico, infermieristico e con Oss”.
Tra gli argomenti oggetto del confronto odierno anche la rimodulazione, dal primo settembre scorso, dell’orario di lavoro pre-Covid per il personale del ruolo amministrativo e tecnico con armonizzazione dello stesso tra i presidi di Ascoli e San Benedetto (già oggetto di un avvio di discussione negli incontri con le Rsu di luglio e agosto). “Un ritorno alla normalità ormai necessario – conclude il direttore generale Maraldo –, sia in considerazione della cessazione, ormai da un po’, dello stato di emergenza, sia in considerazione della necessità di ampliare gli orari di apertura al pubblico e di supporto alla direzione aziendale. Abbiamo comunque convenuto con le organizzazioni sindacali di rinviare a una prossima trattazione la sottoscrizione di un nuovo regolamento sull’orario di servizio”.