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di Redazione Picenotime
Il “Rapporto 2025 sulla Ricostruzione sisma 2016” è stato consegnato oggi al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dal commissario straordinario per la ricostruzione e la riparazione Guido Castelli.
“Come nelle precedenti occasioni, ho potuto constatare l’attenzione autentica e non rituale che il Capo dello Stato riserva da sempre alle comunità ferite dalla sequenza sismica del 2016 e a quei territori del centro Italia in cui - ha commentato il commissario -. Stiamo accompagnando la ricostruzione degli edifici con la riparazione socio-economica”.
Il Rapporto 2025 porta come titolo “Dal cratere un modello: il Laboratorio Appennino centrale”. Una sintesi dell’impegno condiviso da Governo, Regioni e Comuni coinvolti dalla sequenza sismica, “per ridare futuro a una delle aree interne del Paese dove rinascere è possibile, nonostante la coincidenza della crisi sismica, della fragilità idrogeologica accentuata dal cambiamento climatico e della crisi demografica che segna tutto il Paese, ma soprattutto le aree più fragili - aggiunge Castelli -. Molto è stato fatto, molto resta da fare, ma negli ultimi due anni siamo riusciti a sbloccare molte situazioni complesse che avevano rallentato la ricostruzione. Finalmente le gru hanno preso il posto delle macerie ad Amatrice; due progetti innovativi, all’attenzione dell’ingegneria antisismica internazionale stanno guidando la ricostruzione di Arquata del Tronto e Castelluccio di Norcia; abbiamo finalmente sbloccato il centro storico di Camerino, il più colpito dell’intero cratere. Dopo troppe false partenze del passato possiamo dire che è avvenuto un cambio di passo: oltre 13mila cantieri sono stati chiusi, oltre 7 miliardi di euro sono stati liquidati alle aziende che hanno lavorato, altri 9mila cantieri sono al lavoro per la ricostruzione privata e più di 1500 sono in fase di apertura per la ricostruzione pubblica. Ho avuto modo di rappresentare al Capo dello Stato la vitalità delle comunità dell’Appennino centrale – ha concluso il commissario – e il vigore delle donne e degli uomini impegnati a costruire il futuro del loro territorio, ricco di storia, arte, cultura e bellezze naturali e di un indomito spirito imprenditoriale. Un piccolo grande motore a disposizione dell’Italia intera”.