• News
  • Covid, Istituto Superiore Sanità: ''Rt sale da 1,43 a 1,56. Aumenta anche incidenza''

Covid, Istituto Superiore Sanità: ''Rt sale da 1,43 a 1,56. Aumenta anche incidenza''

di Redazione Picenotime

venerdì 14 gennaio 2022

Secondo il nuovo report dell'Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute sull'andamento settimanale dei contagi da Covid-19, in Italia l'Rt sale a 1,56, da 1,43 della scorsa settimana. Sale anche l'incidenza settimanale dei casi: 1.988 ogni 100.000 abitanti (07/01/2022 -13/01/2021), contro i 1.669 ogni 100.000 abitanti della settimana prima (31/12/2021 -06/01/2021). Nel periodo 22 dicembre 2021 - 4 gennaio 2022, l'Rt si attesta ben al di sopra della soglia epidemica. In leggera diminuzione invece l'indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt = 1,2 (1,18-1,22) al 4/01/2022 vs Rt = 1,3 (1,27-1,32) al 28/12/2021.

In crescita anche il tasso di occupazione di posti letto in area medica, 27,6% (il precedente era 21,6%), e in terapia intensiva, 17,5% (rispetto al 15,4%).  I valori più alti di occupazione per pazienti Covid nei reparti di area non critica si registrano questa settimana in Valle d'Aosta (al 53,5% rispetto alla soglia di allerta fissata al 10%), Calabria (al 38,7%) e Liguria (al 37,3%). Per le terapie intensive i valori più alti di occupazione per pazienti Covid si registrano invece nelle Marche (al 28,2% rispetto alla soglia di allerta del 15%), Provincia autonoma di Trento (al 27,8%) e Friuli Venezia Giulia (al 23,4%).

Sono 13 le Regioni/Province Autonome classificate a rischio "alto", di cui 3 a causa dell'impossibilità di valutazione, 8 Regioni/province autonome, invece, risultano classificate a rischio "moderato". Tra queste, cinque sono ad alta probabilità di progressione a rischio "alto". La Valle d'Aosta registra questa settimana l'incidenza più alta di casi Covid-19, toccando il valore di 3087,3 casi per 100mila abitanti. Seguono la Liguria con un valore di 2845,7 casi per 100mila, e l'Emilia Romagna che registra 2783,7 casi per 100mila. 

Raddoppia il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (649.489 contro 309.903 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti è in forte diminuzione (13% a fronte del 16% la scorsa settimana). È in diminuzione anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (48% vs 50%) ed aumenta la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (39% vs 34%). 

Monitoraggio settimanale Covid-19, report 3-9 gennaio 2022

Si conferma nella settimana di monitoraggio una situazione epidemica acuta con una incidenza settimanale che a livello nazionale raggiunge il valore di 1.988 casi per 100.000 abitanti con una velocità di trasmissione nel Paese che si mantiene significativamente sopra la soglia epidemica.

Si confermano segnali plurimi di allerta a livello regionale nelle attività di sorveglianza e indagine dei contatti.

La maggior parte del Paese si colloca a Rischio Alto o a Rischio Moderato con alta probabilità di progressione a rischio Alto: 13 Regioni italiane sono classificate a rischio Alto (o equiparate a rischio Alto) di una epidemia non controllata e non gestibile e 5 Regioni/PA si collocano a rischio Moderato con alta probabilità di progressione a rischio Alto, nel caso fosse mantenuta l’attuale trasmissibilità.

La pressione sui servizi ospedalieri osservata nell’ultima settimana, associata alle progressive evidenze che arrivano da altri Paesi Europei, rende necessario invertire rapidamente la tendenza per evitare condizioni di estremo sovraccarico dei servizi sanitari, già oggi fortemente impegnati.

L’epidemia si trova in una fase delicata e si osserva ormai da numerose settimane un persistente aumento nel numero di casi e nelle ospedalizzazioni. Alla luce della elevata incidenza e della circolazione della variante Omicron di SARS-CoV-2, è necessario il rigoroso rispetto delle misure comportamentali individuali e collettive, ed in particolare distanziamento interpersonale, uso della mascherina, aereazione dei locali, igiene delle mani e riducendo le occasioni di contatto ed evitando in particolare situazioni di assembramento.

Una più elevata copertura vaccinale, in tutte le fasce di età, anche quella 5-11 anni, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a contenere l’impatto soprattutto clinico dell’epidemia anche sostenuta da varianti emergenti.

Cabina di regia

Monitoraggio

Report regionali

 

© Riproduzione riservata

Commenti

Approfondisci