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Ascoli, fermate due ladre nomadi dopo incredibile inseguimento

di Redazione Picenotime

domenica 14 giugno 2015

In concomitanza del fine settimana i dispositivi di controllo del territorio dispiegati dalla Polizia di Stato in ambito provinciale hanno consentito di assicurare alla giustizia due giovani nomadi resesi responsabile di un tentativo di furto in abitazione.

Le due ragazze, provenienti verosimilmente da un campo nomadi ubicato nella città di Roma, sono giunte ad Ascoli Piceno a bordo di una vettura Nissan Micra e intorno alle ore 17:30 di Sabato 13 Giugno hanno rivolto le loro attenzioni all'interno di un condominio ubicato in via Montecassino. Penetrate all'interno dello stabile le giovani hanno tentato di introdursi all'interno di un appartamento di proprietà di un sovrintendente in servizio presso la questura, nella circostanza occupato dall'anziana madre.

Dopo aver forzato la serratura della porta le nomadi venivano disturbate dall'imprevisto ingresso nel palazzo di alcuni inquilini che le incrociavano per le scale e, quindi, si allontanavano prontamente dileguandosi a bordo della propria autovettura. 

Grazie alla immediata segnalazione che gli stessi cittadini effettuavano al 113, pattuglie della Squadra Volante e della Squadra Mobile si ponevano alla ricerca della Nissan Micra. Nonostante il violento nubifragio che imperversava su Ascoli la Volante "1" intercettava la vettura che, nonostante fosse stato intimato l'alt, accelerava ed iniziava una pericolosissima fuga dando inizio ad un inseguimento per le vie cittadine. Alle ore 17:45 l'equipaggio della "Pantera" riusciva a bloccare la corsa della Micra in via Temistocle Calzecchi Onesti non senza che le fuggitrici avessero rischiato più volte di causare sinistri stradali stante le condizioni di viabilità rese particolarmente critiche sia dal traffico che dal copioso rovescio temporalesco in atto. 

Raggiunta la questura per gli adempimenti di rito si verificata, dopo complesse e laboriose attività di identificazione resesi necessarie essendo sprovviste di documenti e vantando ciascuna delle due decine di "alias", che le ragazze risultavano ben note agli uffici di Polizia di svariate regioni, essendo gravate da innumerevoli precedenti per reati contro il patrimonio.

In particolare nei confronti della maggiorenne, identificata per J.D. nata nel 1995, risultava doversi eseguire un ordine di esecuzione di espiazione di pena detentiva dovendo scontare una condanna di 1 anno e 10 mesi per pregresse attività criminali; la minorenne altresì risultava esserci più volte allontana dai centri di custodia, dove era stata cautelarmente inserita per analoghe condotte delinquenziali.

Pertanto, alla luce delle risultanze acquisite nel corso delle indagini, J.D. veniva posta in stato di arresto ed associata presso il carcere femminile di Castrogno (in provincia di Teramo) ed indagata per il reato di tentato furto aggravato, mentre la minorenne, indagata anch'essa per il tentato furto commesso in concorso con J.D., veniva affidata ad idonea struttura in attesa delle determinazioni di competenza delle procure della Repubblica presso i Tribunali dei Minorenni di Ancona e Perugia.

Alla maggiorenne, infine, dopo il sequestro della vettura, venivano contestate la guida senza patente ed una lunga serie di infrazioni al codice della strada commesse durante la fuga. 

Appare doveroso sottolineare come il buon esito della vicenda, oltre che per l'indubbia professionalità degli operatori della Squadra Volante, abbia trovato origine nella collaborazione dei cittadini immediatamente resisi parte attiva allertando senza indugio la sala operativa della Polizia di Stato. 

fermate due ladre nomadi

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