'Restare, partire, tornare': a Colli del Tronto si ragiona sul futuro delle aree interne del cratere

Presso il parco della pace di Colli del Tronto, si è svolta la prima giornata del Festival “Restare, Partire, Tornare – I giovani di fronte al terremoto demografico”. L’evento intende affrontare il tema dello spopolamento delle aree interne e montane, aggravato dal sisma del 2016, promuovendo una narrazione positiva legata alle scelte dei giovani che decidono di restare, tornare o investire nei propri territori. Il Festival nasce da un’idea profondamente radicata nel territorio e vuole rappresentare uno spazio di ascolto, confronto e ispirazione tra istituzioni, comunità, giovani ed esperti, attraverso conferenze, laboratori, testimonianze, eventi culturali e momenti conviviali. L’obiettivo è quello di valorizzare le esperienze locali e di costruire nuove strategie per la rigenerazione dei borghi, favorendo una rete tra i Comuni del cratere. L’evento si articolerà in diversi momenti: conferenze, tavole rotonde, laboratori tematici rivolti ai giovani, testimonianze dirette di chi ha scelto di rimettersi in gioco sul proprio territorio, eventi culturali e artistici che celebrano l’identità locale e la creatività giovanile, oltre a momenti conviviali di incontro e scambio, per favorire la conoscenza reciproca e la costruzione di reti sociali. Sarà inoltre l’occasione per condividere buone pratiche, raccontare progetti realizzati o in corso, e per immaginare insieme nuove strategie di attrattività territoriale.

"Di recente - ha esordito il sindaco di Colli del Tronto Andrea Cardilli -, il Commissario Castelli ha deciso di contattarmi, confidandomi la sua volontà di promuovere questo evento. La sua idea è stata quella di farlo nel nostro paese, in virtù della sua assidua presenza sul territorio nell'ultimo periodo. Un territorio dove le persone non sono andate, ma rimaste. Numerose sono state infatti le nostre iniziative, tra cui maggiori agevolazioni per chi assume giovani residenti così come l'esenzione dalla tasse per tre anni nei confronti delle nuove attività. Ed è proprio a loro che chiediamo coraggio, consapevoli del nostro dovere, in quanto istituzioni, di sostenerle. Ringrazio dunque il Commissario e agli organizzatori tutti".

"Grazie a Guido Castelli - ha detto il presidente della Camera di Commercio Marche Gino Sabatini - abbiamo messo in campo oltre 600 milioni di euro. Numerosi sono stati i progetti nell'ambito di 'Next Appennino' - 1400 - da attuare all'interno del territorio del cratere. Abbiamo fatto il possibile per aiutare le attività, nondimeno è nostro dovere velocizzare la distribuzione delle risorse anzidette, mettendo in campo le iniziative di cui hanno bisogno i nostri giovani".

"Considero geniale l'intuizione di Guido Castelli, cui va il merito per l'organizzazione di questa rassegna - ha proseguito il sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti -. Una rassegna che ritengo fondamentale: stiamo ricostruendo molte scuole, ma dobbiamo scongiurare il pericolo che restino vuote. E' nostro dovere impegnarci sul tema del lavoro, condizione essenziale per il ritorno dei cittadini nelle aree del cratere. L'occupazione, così come la qualità della vita, sono concetti improtanti, di cui abbiamo compreso l'improtanza contestualmente alla fine del Covid-19. Raccolgo quindi positivamente questa sfida, la cui buona risucita non può prescindere da una sinergia tra i comuni".

"Tre verbi: restare, partire, tornare. Io sono partita quando ero giovane, poi, successivamente, sono restata in quanto legata alle radici - ha sottolineato il Sottosegretario di Stato per l'Economia e le finanze Lucia Albano -. Infatti, non potevo dare vita ai miei figli in un luogo in cui io stesso non ero cresciuta. Non vogliamo che le persone siano costrette a lasciare le proprie radici. La questione demografica è stato spesso un tabù; ora, invece, è diventato il tema: non solo sociale ma con precisi risvolti economici. Esso consente di sostenere il welfare, il sociale e l'economia. Il governo guarda dunque con favore all'opera del Commissario Castelli, ritenuto condizione essenziale per la rinascita delle zone del cratere".

"Nel corso del nostro operato - ha dichiarato il Commissario alla Ricostruzione Sisma l'On. Guido Castelli -, abbiamo messo in campo startegie ben precise, il cui scopo è stato quello di invertire un trend ben preciso. Nella fattispecie, quello che vede protagonsiti i giovani, costretti a migrare in cerca di opportunità migliori. A tal proposito abbiamo coinvolto il presidente dell'ISTAT, con cui tratteremo il concetto di 'restanza'. Vogliamo dunque trasformare la nostra splendida terra, e il festival andrà in questa direzione. Saranno molteplici le storie che attendono di essere ascoltate: da quella di Francesco Acquaroli passando per Vincenzo Schettini (La fisica che ci piace, ndr.) fino a Brunello Cucinelli".

"Il tema fondamentale - ha puntualizzato il Presidente Istat Francesco Maria Chelli - e che mai, come oggi, vi siano tante generazioni coesistenti nel nostro Paese. Le ragioni sono presto dette: la vita si è allungata, e allo stato attuale esistono 23.500 centenari; l'aumento della speranza di vita si è allineata contestualmente alla fine del Covid 19, facendo stabilizzare i decessi. Tuttavia, il numero delle nascite è diminuito, attestandosi a 370.000 annue. 1,18 è invece il numero di figli per donna, che segna il dato più basso della storia d'Italia. Un numero che, se prolungato, farà si che avremo meno di due milioni di giovani nei prossimi anni. Mancheranno dunque giovani donne, le quali non potranno dare vita a nuovi figli. Le migrazioni hanno tuttavia mitigato questo dati, attenuando la siffatta tendenza. Il modello prevalente non è più la famiglia con figli, bensì la persona singola: persone sole, anziane, famiglie senza figli. Il che vuol dire territori spopolati e minore crescita demografica. In questi anni il cratere ha perso il 9% della popolazione. Parliamo infatti di una zona che ha subito una grande ferita, ma la cui tendenza allo spopolamento accomuna tutte le aree interne: nessuna esclusa".

"Sono molti anni - ha infine concluso il Ministro per le pari opportunità e la famiglia Eugenia Roccella - che la denatalità affligge il nostro paese, tuttavia il dibattito non è mai balzato agli albori della cronaca. Questo governo ha invece posto il problema al centro, affidandolo ad un Ministero preposto: l'inverno demografico è probabilmente la necessità più immediata del nostro Paese. Abbiamo in atto una crisi internazionale in atto, certo, ma dobbiamo fare i conti con questo annoso problema. L'effetto maggiore si riverbera nell'ambito pensionistico, settore in cui cui sarà difficile mantenere l'equilibrio. Ancora oggi molte donne non sono occupate, dunque è a loro che ci rivolgiamo per bilanciare l'offerta con il lavoro. E' necessario conciliare il lavoro l'accudimento dei figli con la decontribuzione di giovani donne, la cui occupazione è cresciuta negli ultimi anni. Un Paese che non si riproduce è un mondo che si chiude, che non ha uno sguardo aperto sul futuro. In passato lo sguardo era rivolto sull'avere un partner e mettere su famiglia. Oggi le stastiche ci restituiscono uno spaccato assai diverso: il 30% sono single, il 30% sono famiglia con figli - spesso unico -, mentre il 30% sono famiglie senza figli.  Abbiamo svolto un'azione corale, dove ciascun Ministero ha messo la questione al centro del proprio operato. La nostra azione mira pertanto ad essere dirimente, in particolare con i sostegni alla famiglie".