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Ascoli Piceno, Corso Vittorio Emanuele si rifà il look: quattordici pannelli in maiolica decoreranno la storica via

di Davide Ciampini

Quattordici opere e un obiettivo: dare nuova linfa vitale a Corso Vittorio Emanuele. Va in questo senso l'iniziativa che ha visto protagonisti eminenti artisti della città delle Cento Torri, che hanno contribuito alla creazione delle siffatte installazioni. Opere che prendono spesso e sovente spunto dai tratti caratteristici della città: dal carnevale, fino all'olio e alle torri tipiche di Ascoli Piceno. L'iniziativa rientra all'interno di 'CeramicAscoli', cui ha avuto come apice la riqualificazione della Scalinata Leopardi, dove gli stessi artisti hanno contribuito, mediante le loro maioliche, ad agghindare uno degli snodi principali della città. Alla presentazione ha partecipato una folta affluenza di pubblico, giunto numeroso per assistere ad una vera e propria dissertazione artistica per ciascuna opera. Le quattordici installazioni partiranno dai giardini pubblici nella zona prospiciente lo Squarcia sino ad arrivare alla Scalinata Leopardi. Numerose le personalità politiche che hanno presenziato nella manifestazione, tra cui il sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti, l'assessore allo sport Nico Stallone; la consigliera comunale Patrizia Petracci e l'assessore regionale Andrea Antonini. Per ciò che attiene il mondo dell'arte, erano presenti il direttore dei musei civici il prof. Stefano Papetti, il costruttore Simone Panichi e i ceramisti tutti.

"Le opere che sono state testé realizzate - ha asserito l'assessore allo sport Nico Stallone - partono da un grande successo, ovvero quello della pulizia delle mura dei giardini pubblici. Giardini che, come potete vedere, saranno costellati da quattordici opere. Spesso e sovente la Sovraintendenza è avvolta dallo stereotipo di un ente che blocca sul nascere le iniziative. Va detto tuttavia che in questo caso essa è stata fondamentale per la buona riuscita di tutto ciò. Non posso inoltre esimermi dal ringraziare la ditta Panichi, cui va la mia gratitudine per essere intervenuta a favore dello sviluppo - e la bellezza - della nostra città".

"Finalmente - ha proseguito il sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti - la nostra città celebra la ceramica dopo un lungo progetto, coadiuvato da Nico Stallone, Patrizia Petracci e Andrea Antonini. Abbiamo ospitato l'associazione nazionale della ceramica, momento di grande confronto su questa realtà. Questo rimarrà sì Corso Vittorio Emanuele, ma diverrà la via che accompagnerà, in una esperienza artistica, le persone verso il nostro centro storico. Attraverso queste opere trasmettiamo ai giovani i veri valori: di sacrificio, del lavoro, della creatività".

Dopo i consueti saluti istituzionali, la manifestazione è proseguita con degli expertise delle opere, atti a spiegare in modo circostanziato il significato simbolico delle installazioni.

"Sullo sfondo la veduta di Piazza Arringo, collegata al culto di Sant'Emidio e sede dell'offerta dei cieli. Presente inoltre scudo di Arquata raffigurato come un castello, a simboleggiare tutti i castelli del territorio. La presenza della ramina in rilievo richiama invece le vetrate artistiche, omaggio alle origini da vetrista dell'artista" (Foto con cavallo e stemmi)

"L'ambientazione è quella di Piazza del Popolo, luogo simbolo del carnevale di Ascoli Piceno. Al cui sfondo si staglia la chiesa di San Francesco. Di particolare rilievo è il lampadario, che si trova in alto a sinistra e che ancora oggi viene posizionato in tutta Piazza del Popolo. Una foto che omaggia la nostra tradizione che, in accordo con le fonti storiche, esiste già dal 1229" (Foto 'Ascoli città del carnevale storico' con lampadario)

"Le immagini principali si stagliano su una base di travertino, ulteriore omaggio alla città; in basso si trovano invece la scritta recante la città di Ascoli Piceno. Inserita tra due armille, simbolo dei Piceni, intrecciata da rami di olivo, antico riferimento della fabbrica Matricardi" (Foto con stemma rosso e giallo dell'Arengo)

La quarta, ideata da Luciano Caponi, rappresenta invece uno dei simboli della città, ovvero le torri: "Simbolo di potere e ricchezze delle famiglie locali, sono attraversate da un volo di rondini. Oggi si possono ancora ammirare nella nostra città circa cinquanta torri" (Foto Torri con targhetta "Luciano Caponi".



autore Davide Ciampini****

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