Quintana di Ascoli Piceno, il Castello di Monteprandone inserito nel Corteo Storico
di Redazione Picenotime
mercoledì 08 giugno 2022
Il Castello di Monteprandone è stato inserito ufficialmente nel Corteo Storico della Quintana di Ascoli Piceno. A parlarne sono stati oggi in conferenza stampa il presidente del Consiglio gli Anziani Massimo Massetti, il sindaco di Monteprandone Sergio Loggi ed il presidente del Consiglio Comunale di Ascoli Piceno Alessandro Bono.
IL CASTELLO DI MONTEPRANDONE
Monteprandone sorge su un colle a circa 280 metri sul livello del mare. Il paese dista 5 Km dalle spiagge dorate di San Benedetto del Tronto e gode di un incantevole panorama che spazia dal mare Adriatico ai monti Sibillini ed il Gran Sasso.
Castrum di Ascoli. Presidato farfense, accomandato ad Ascoli. Incastellamento avvenne nel 1039; la prima attestazione del comune è datata 1292, mentre il primo statuto risale al 1537.
Lo stemma è formato da un grande scudo con cinque colli (Monteprandone, Monterone, Montetinello, Monticello, Montecretaccio) che rappresentano, simbolicamente, l’intero territorio comunale al centro, il colle più alto è sovrastato da un giglio, ancora più in alto un rastrello tra i cui denti compaiono altri tre gigli.
Quest’ultimo è un segno araldico molto particolare dell’Italia medioevale, il “capo d’Angiò”. È il principale segno della frazione guelfa, adottato da famiglie e comuni, composto da tre gigli situati tra i “denti” di una figura geometrica detta rastrello o lambello, ad indicare che i colli erano fortificati.
I gigli stilizzati invece, meglio noti in araldica come gigli di Francia, rappresentano il simboli dell’arme delle dinastie reali francesi fin dalla loro origine.
La tradizione narra che fosse stato il cavaliere Brandone, al seguito di Carlo Magno, a costruire il Castrum Mons Prandonis, per questo gli antenati hanno fregiato lo stemma comunale con il simbolo della Reale Casa di Francia, su fondo giallo e azzurro.
LO STEMMA DELLA CITTA’ DI ASCOLI SULLA PORTA DA MONTE
È l’ingresso ad ovest del borgo di Monteprandone. Fu murata a causa delle rigide temperature che favorivano la formazione di ghiaccio sull’attuale via Corso.
Fino al 1292 il Comune di Monteprandone era sotto la giurisdizione e protezione del Comune di Ascoli Piceno, tanto che sopra la Porta vi è ancora oggi raffigurato lo stemma della Città Capoluogo di Provincia.
Le mura e la torre che incorniciano la Porta da Monte sono state costruite successivamente per difendere il borgo dalle incursioni dei Saraceni.
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