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di Redazione Picenotime
E' in crescita l'epidemia di Covid in Italia. L'indice Rt torna sopra l'1 per la prima volta dal 27 agosto e si attesta a 1,15, contro lo 0,96 della scorsa settimana. Su anche l'incidenza, a 53 casi per centomila (contro 46 per centomila di sette giorni fa), sopra la soglia di rischio di 50 per centomila. Sopra la soglia epidemica anche l'indice di trasmissibilità sui ricoveri ospedalieri. Si ritiene che le stime dell'indice Rt relativo ai casi Covid-19 siano poco sensibili al recente aumento del numero di tamponi effettuati, poiché tali stime sono basate sui soli casi sintomatici e/o ospedalizzati. E' quanto emerge dal monitoraggio della Cabina di Regia del Ministero della Salute e dell'Istituto Superiore Sanità.
In salita l'occupazione dei posti letto nei reparti ordinari e nelle terapie intensive. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 4,0% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 4 novembre) vs il 3,7% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 28/10). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 5,3% vs il 4,5% al 28/10. Nell'ultima settimana tutte le Regioni risultano classificate a rischio moderato, in aumento quindi rispetto al precedente monitoraggio quando erano 18 su 21 (comprese le due province autonome di Trento e Bolzano).
In forte aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (8.326 vs 6.264 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti è in aumento (35% vs 33% la scorsa settimana). E' stabile invece la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (47% vs 47%). Diminuisce lievemente la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (18% vs 20%).
L’incidenza settimanale a livello nazionale continua ad aumentare ed è ora al di sopra della soglia di 50 casi settimanali per 100.000 abitanti. La trasmissibilità stimata sui casi sintomatici e sui casi con ricovero ospedaliero è sopra la soglia epidemica. Questo andamento va monitorato e controllato con estrema attenzione anche alla luce della intensa recrudescenza epidemica in corso nei Paesi vicini del centro-est Europa.
I tassi di occupazione di posti letto in area medica e terapia intensiva associati alla malattia COVID-19 riprendono lievemente a salire.
Tutte le Regioni/PPAA sono classificate a rischio epidemico moderato; nessuna Regione/PPAA presenta un rischio epidemico alto.
Una più elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo nelle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti.
In questa fase è anche necessario applicare e rispettare rigorosamente misure e comportamenti raccomandati (utilizzo delle mascherine, distanziamento fisico ed igiene delle mani) per limitare l’ulteriore aumento della circolazione del virus Sars-Cov-2 e degli altri virus respiratori.
È opportuno in ogni caso continuare a garantire un capillare tracciamento, anche attraverso la collaborazione attiva dei cittadini per realizzare il contenimento dei casi.
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