Grottammare, potati e censiti gli alberi comunali della città
di Redazione Picenotime
venerdì 11 ottobre 2013
Quanti e quali sono gli alberi di pregio del patrimonio verde pubblico? Per rispondere a questa domanda è partito nel mese di Settembre il censimento degli alberi comunali di Grottammare. L'indagine riguarderà le essenze arboree pubbliche, ma non è escluso che possa essere estesa a quelle private che ornano i tanti giardini storici della città.
Il progetto risponde ai dettami di una recentissima legge, nr. 10/2013 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”, che, disponendo anche sulla tutela e la salvaguardia delle essenze arboree di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale, invita i comuni ad identificare principi e criteri per il censimento degli alberi monumentali nel proprio territorio e fornire questa informazione alla rispettiva Regione, la quale, a sua volta, redige l’elenco regionale e lo trasmette al Corpo Forestale dello Stato per essere reso pubblico e disponibile a tutti mediante una banca dati nazionale.
Il censimento è curato dall’agronomo comunale, dott.ssa Elisa Mauro, su indicazione dell’assessore alla sostenibilità ambientale Daniele Mariani, con le finalità principali di conoscere e misurare lo stato di salute di tutte le piante e adottare misure di tutela e conservazione delle specie di pregio. I dati verrebbero poi raccolti in una pubblicazione che permetterà di conoscere il meglio del proprio territorio dal punto di vista ambientale.
“Il censimento è quali-quantitativo – ha spiegato l’agronomo del Comune di Grottammare Elisa Mauro –, conterrà cioè dati sul numero degli alberi, identità e classificazione botanica, valutazione della stabilità e delle condizioni fitosanitarie”.
Tra gli esemplari monumentali comunali già censiti c’è il Pino d’Aleppo (Pinus halepensis) di via Marche, angolo SS16, sottoposto a potatura proprio in questi giorni. Per il taglio dei rami dell’imponente albero alto 22 metri è stata utilizzata la tecnica del “Tree Climbing”, ovvero l’arrampicata sull’albero per raggiungere la chioma e operare al suo interno. Il lavoro è stato realizzato dalla ditta “Nico Green” di Niccolò Bacchetta, al costo di 550 euro. Altro albero monumentale è il Bagolaro (Celtis australis) che si trova nel giardino di villa Azzolino con un diametro di circa 1,20 metri. Più nota e visibile è la maestosa palma di piazza Fazzini (Butia yatay).
L’assessore alla sostenibilità ambientale, Daniele Mariani, fa rilevare l’interdisciplinarietà del progetto: “Il censimento coinvolge sia l’aspetto ambientale che urbanistico del nostro territorio, perché diventerà un punto di riferimento per le scelte future - ha dichiarato -. In più, potrebbe essere di ausilio ai nostri vivaisti anche riscoprire e valorizzare colture perdute. In questo senso, sarebbe auspicabile che il lavoro possa essere completato con i dati sui giardini privati”.

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