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Coronavirus, Zampa: “Ci prepariamo ad un Natale ben diverso da quello che abbiamo conosciuto”

di Redazione Picenotime

Sandra Zampa

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Sandra Zampa

“Penso che sia necessario inviare l’esercito a Napoli e in tutti gli altri luoghi dove si vedono comportamenti non rispettosi delle norme, perché ogni Stato serio deve garantire il rigoroso rispetto delle regole”. Lo ha dichiarato il sottosegretario alla Salute Sandra Zampa nel corso della trasmissione "Otto e mezzo" su La7. “Tutte le regioni stanno dando i dati e dove avevamo dei problemi, come in Campania, abbiamo mandato gli ispettori, che lunedì faranno un puntuale report. Sulla base di questi dati, decideremo come agire - ha aggiunto la Zampa -. Abbiamo adottato un modello flessibile dove ogni regione ha un colore ma si possono prendere decisioni per misure più restrittive che possono riguardare tutto il Paese, ad esempio se si mutasse l’orario del coprifuoco. Non mi aspetto alcun allentamento in futuro- Io credo che dobbiamo fare lo sforzo di mantenere quello che abbiamo scelto: mantenere il più possibile il paese produttivo lasciando il tempo necessario alle misure di mostrare la loro efficacia. È evidente che se tutte le regioni diventano da arancioni a rosse, un lockdown che io chiamo ‘light’, nel senso che non è esattamente come quello durissimo che abbiamo fatto per lunghi mesi qui in Italia, di fatto sarà un lockdown di tutto il Paese - ha evidenziato il sottosegretario -. Prospettive per il Natale? Noi stiamo pensando ad un modo che non ci faccia rivedere il bis dell’estate. Se di qui al 25 Dicembre, in realtà al 10 Dicembre, noi avessimo davvero dei risultati discreti delle misure che sono state messe in campo per arginare l’epidemia, non possiamo immaginare che ci sia un allentamento dei comportamenti tale da ripetere le cose che poi hanno determinato un aggravio molto grande dell’epidemia come dopo le vacanze estive. Quindi si metteranno dei limiti sicuramente al numero, alla larghezza degli incontri familiari. A tavola ci potrà essere la famiglia con i parenti di primo grado, io credo che non si potrà andare oltre a questo. Così non potrei immaginare feste, cenoni, feste nelle piazze e fuochi d’artifici. E' evidente che ci prepariamo ad un Natale non solitario, ma certamente ben diverso da quello che abbiamo conosciuto”.



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