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Cna Picena, bilancio attività svolte nel 2022 e prospettive per nuovo anno. Le voci di Trillini e Balloni

di Redazione Picenotime

giovedì 22 dicembre 2022

Si è svolta stamane presso la Sala Gialla della sede della Camera di Commercio la conferenza stampa dell'associazione territoriale Cna Picena in cui è stato tracciato un bilancio delle attività svolte nel 2022 delinenando le prospettive per il prossimo anno.

Hanno parlato al nostro microfono Arianna Trillini (presidente Cna Ascoli Piceno) e Francesco Balloni (direttore Cna Ascoli Piceno). 


Dopo due annate evidentemente condizionate dalle limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria, sulla scia delle opportunità messe a disposizione dal Pnrr il 2022 avrebbe dovuto rappresentare l’anno di svolta di una ripresa economica che, tuttavia, ha dovuto fare i conti con preoccupanti tensioni geopolitiche e una spirale inflazionistica che a partire dall’energia e dalle materie prime si è abbattuta indistintamente su tutti i settori economici, mettendo a dura prova la stabilità di imprese e famiglie.

Nonostante la difficoltà del momento, in linea con l’attività svolta nel corso degli ultimi due anni, in questi mesi l’associazione territoriale di Ascoli ha continuato ad affiancare le aziende in un percorso condiviso con imprenditori e rappresentanti delle istituzioni, con l’obiettivo di individuare le soluzioni più opportune per favorire la ripresa economica del territorio.

Come di consueto, anche il 2022 ha visto la CNA di Ascoli Piceno particolarmente attiva sul fronte dell’attività sindacale, abbinata a una serie di iniziative ed eventi finalizzati alla valorizzazione delle eccellenze artigiane del territorio.

A partire dalle prime settimane dell’anno, con il supporto costante degli enti locali, l’associazione si è fatta promotrice di manifestazioni che, tra interessanti novità e gradite conferme, hanno rappresentato preziosi momenti di confronto tra addetti ai lavori e nuove generazioni, fornendo spunti di riflessione utili per stimolare la creazione d’impresa, consolidare i progetti aziendali già avviati e svilupparne di nuovi, senza per questo mettere da parte l’attenzione al sociale che da sempre caratterizza l’universo CNA.

Una conferma in questo senso è rappresentata da DonnaOltre, l’evento-spettacolo andato in scena al Teatro Filarmonici di Ascoli e interamente dedicato al ricordo di quattro grandi donne che, con le loro idee e i loro gesti, hanno contribuito in maniera determinante allo sviluppo della città, in chiave imprenditoriale e non solo.

Con il settore manifatturiero e della moda alle prese con la sfida del ricambio generazionale e con una serie di ormai annose criticità che mettono a repentaglio il futuro a medio e lungo termine di uno dei fiori all’occhiello dell’imprenditoria picena, anche quest’anno la CNA di Ascoli Piceno ha puntato con decisione sulla valorizzazione delle eccellenze nostrane del fashion promuovendo l’ottava edizione di Fashion Mood, la sfilata di alta moda che nella cornice di piazza Kursaal a Grottammare ha concesso ancora una volta uno spazio esclusivo alle splendide creazioni delle imprese del settore moda del Piceno.

Un impegno, quello per la valorizzazione del fashion, declinato in ottica sostenibile sulla scia del lavoro portato avanti negli anni con il convegno “Green job nel fashion”, con esperti e professionisti del settore a illustrare le novità del comparto moda e grande attenzione riservata alle tecnologie di ultima generazione, ma anche in chiave cinematografica nell’ambito di CNA Fashion Mood Movie, un progetto che ha visto l’associazione territoriale di Ascoli e alcuni rappresentanti del fashion Made in Marche protagonisti durante la 79a edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

Dal cinema alla rievocazione storica, anche in questo 2022 la Quintana di Ascoli ha visto la CNA e i suoi maestri orafi in prima linea con gli Ori delle Dame, il progetto legato alla valorizzazione delle eccellenze artigiane del Piceno che quest’anno ha tagliato il traguardo della dodicesima edizione e per l’occasione è stata affiancata alla riscoperta di rua intitolata a Pietro Vannini, tra i principali esponenti della tradizione orafa ascolana.

Un autentico programma culturale portato avanti nel segno della formazione e dell’orientamento imprenditoriale delle nuove generazioni, come confermato dai diversi appuntamenti promossi in collaborazione con gli istituti scolastici del territorio e sancito, lo scorso novembre, dalla sottoscrizione di due protocolli d’intesa tra l’associazione e gli IIS “Guastaferro” di San Benedetto e “Fazzini-Mercantini” di Grottammare.

In attesa di raccogliere i frutti di un’intensa attività di formazione, l’associazione continua a lavorare per assicurare il dovuto sostegno da parte delle istituzioni a un’imprenditoria locale ormai stremata da un ormai costante stato di emergenza che da quasi tre anni a questa parte sembra precludere ogni prospettiva futura.

Il caso più eclatante riguarda senza dubbio il Superbonus, che dopo aver dimostrato la propria efficacia ai fini di una riqualificazione non solo edilizia ma anche economica e sociale, è ora intrappolato nella morsa della burocrazia e in balia di continui cambi di direzione, a scapito delle imprese e dei cittadini che hanno scelto di investire fiducia e risorse per il territorio. In un clima di incertezza generale alimentato dalle incessanti modifiche normative sul tema, come sottolineato in più di un’occasione dall’associazione, il blocco imposto alla cessione dei crediti rischia di mettere in ginocchio un’intera filiera, paralizzando non solo il mercato dei bonus edilizi ma l’economia di un territorio, il Piceno, le cui sorti sono legate a doppio filo a quelle dei cantieri e della ricostruzione.

Restando in tema, l’associazione territoriale di Ascoli ha svolto un ruolo da assoluto protagonista nella stagione delle opportunità rappresentate dal Pnrr e dal Fondo complementare sisma. Attraverso una vera e propria campagna informativa condotta sul territorio, la CNA Picena ha tempestivamente messo imprese ed enti locali al corrente delle ingenti risorse stanziate in ambito europeo in un’ottica di sostegno agli investimenti, valorizzazione ambientale e promozione turistica, culturale, sportiva e sociale, sottolineando l’importanza di attivare per tempo una fase di progettazione funzionale alle esigenze delle comunità.

Il bilancio finale del programma Next Appennino è di 2541 progetti imprenditoriali presentati, per 2,343 miliardi di investimenti e 1,490 miliardi di agevolazioni richieste: un risultato eccezionale, conseguito nonostante i tempi decisamente stretti a disposizione per le domande e le difficoltà di un territorio già alle prese con il processo di ricostruzione fisica degli abitati.

Tuttavia, la progettualità innovativa espressa dal territorio deve ora poter contare su un adeguato sostegno da parte del Governo, al quale la CNA di Ascoli Piceno - insieme alle associazioni di Fermo e Macerata - ha chiesto di prorogare le scadenze fissata per fine anno e di destinare ulteriori risorse al piano di rinascita del Centro Italia, per il quale le imprese hanno presentato progetti ambiziosi che necessitano però di un contributo concreto da parte delle istituzioni.

Sulla base dell’esempio offerto negli ultimi mesi, lavorando di squadra con la Regione Marche, la Conferenza delle Regioni e i parlamentari marchigiani e del Centro Italia, la CNA di Ascoli Piceno continuerà a tutelare gli interessi delle aziende associate e di tutti gli imprenditori che attendono da ormai troppo tempo risposte sulle criticità che ad oggi affliggono il mondo del lavoro.

Volgendo uno sguardo al quadro che emerge dall’analisi della provincia di Ascoli Piceno, è evidente come i continui rincari, gli ultimi strascichi dell’emergenza sanitaria e le inevitabili limitazioni sul fronte export abbiano avuto un impatto molto significativo sull’economia del territorio.

In questo senso, i dati dei primi 11 mesi dell’anno testimoniano un differenziale tra iscrizioni di nuove imprese e cessazioni fortemente negativo, con un saldo di 246 unità in meno che rappresenta un deciso passo indietro rispetto ai numeri delle annate dal 2019 a oggi. 




Tutti i macrosettori registrano bilanci negativi, ma quantomeno si conferma significativo il saldo positivo tra iscrizioni e cessazioni non classificate per settore, diretta conseguenza della difficoltà di classificare nei tradizionali raggruppamenti settoriali le nuove imprese innovative iscritte, sintomo di una certa vivacità di un tessuto imprenditoriale capace di rinnovarsi.

I saldi negativi risultano particolarmente elevati nelle attività di servizio: lo erano già prima della pandemia (nei primi 11 mesi del 2019  erano - 442) e sono ritornati ad esserlo nel 2022 (- 403). Questa dinamica è effetto soprattutto della dinamica delle cancellazioni nei servizi, calate fino al 2021 e poi bruscamente aumentate nel 2022 (da 601 a 705).

Come già anticipato, nei primi 11 mesi del 2022 sono letteralmente crollate le nuove iscrizioni relative alle attività manifatturiere, tornando in linea con i numeri in netto calo del pieno periodo pandemico: si passa dalle 71 dei primi 11 mesi 2021 alle 33 dello stesso periodo 2022. Al contrario, le cancellazioni delle manifatture crescono passando dalle 115 del 2021 alle 125 del 2022.

Una dinamica dei flussi in ingresso e uscita meno sfavorevole si registra invece nelle costruzioni: calano nel 2022 sia le iscrizioni (da 80 a 78) sia le cancellazioni (da 159 a 139), e in questo modo il saldo resta decisamente negativo ma meno ampio di quello del 2021, con un passaggio da -79 a -61 unità.

Il Piceno, terra di lavoro e di artigianato, deve tornare a crescere e a contribuire alla creazione di nuovi posti di lavoro. In questo senso, nonostante una carenza ormai generalizzata di manodopera specializzata che mette quotidianamente in difficoltà imprenditori attivi nei più diversi settori economici, le entrate previste a dicembre 2022 lanciano un segnale di speranza in vista del prossimo anno, risultando in crescita rispetto allo stesso mese del 221 grazie a un aumento di 110 unità,  pari al +11%.

Le entrate previste nel trimestre dicembre 2022-febbraio 2023 calano, invece, rispetto allo stesso periodo dell’anno prima, al ritmo del -2,6%, fotografando un’economia locale in ripresa ma evidentemente condizionata nelle prospettive future dalle incombenze fiscali ed economiche che tengono tuttora in scacco le aziende del territorio.

In questo senso, è ancora una volta nelle manifatture e nelle costruzioni che si concentra la diminuzione degli ingressi previsti, che da uno scenario in crescita per dicembre procedono verso una sensibile diminuzione per il trimestre dicembre-febbraio. Tendenza opposta, invece, per il comparto dei servizi, per i quali da una situazione di stallo in corso a dicembre si prevede una rapida risalita nei mesi a venire.

Tirando le somme, la frenata dell’economia e della ripresa occupazionale riguarda direttamente le attività di produzione e assai meno quelle di servizio, in linea con un’incidenza evidentemente diversa dell’impennata dei costi dell’energia e delle difficoltà di reperimento di materie prime nei diversi settori.

 

Arianna Trillini e Francesco Balloni

Arianna Trillini e Francesco Balloni

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