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di Redazione Picenotime
"Vi é stato un peggioramento del contagio da Covid in alcune aree del Paese ma riteniamo che probabilmente un lockdown generalizzato a tutto il territorio nazionale non serva. Serve invece in alcune aree. Io aspetterei in ogni caso che si pronunci il Comitato Tecnico Scientifico”. A dichiararlo oggi a SkyTg24 è il sottosegretario al Ministero della Salute Pierpaolo Sileri. "E' chiaro che in tutti gli ambienti chiusi c'e' un rischio, in questo momento abbiamo una variante che circola con più facilità e si attacca velocemente alle persone. Laddove circola di più è necessario un passo indietro, laddove circola meno, vedi ad esempio la Sardegna che ha raggiunto un ottimo risultato, è chiaro che si può pensare di riaprire qualcosa in più. Dobbiamo resistere così, secondo me, per altre quattro-sei settimane - ha aggiunto Sileri -. Per alcuni servizi, come il mondo delle palestre o i ristoranti aperti la sera, si tratta davvero dell’ultimo sforzo, si tratta di resistere ancora poco perché con l’avanzare delle vaccinazioni i numeri sicuramente miglioreranno ed il virus verrà bloccato. Sui ristori coloro che si lamentano hanno ragione, sforzi maggiori devono essere fatti”.
Intanto una buona notizia sul fronte vaccini arriva dal sito ufficiale della Camera di Commercio Italo-Russa: "Negli ultimi mesi del 2020, l’impresa italiana associata Adienne Srl, parte della multinazionale Adienne Pharma&Biotech fondata e presieduta da Antonio Francesco Di Naro, con il supporto della Camera di Commercio Italo-Russa, ha promosso un accordo strategico per la produzione in loco del vaccino russo anti-Covid Sputnik V. Nelle scorse ore l’amministratore delegato Kirill Dmitriev del Russian Direct Investment Fund (RDIF), ha confermato di aver raggiunto un accordo con l’azienda Adienne Pharma&Biotech per la produzione dello Sputnik V in Italia, siglando il primo contratto europeo per la produzione locale del vaccino. La partnership permetterà di avviare la produzione già dal mese di Luglio 2021, mentre il processo produttivo innovativo aiuterà a creare nuovi posti di lavoro e permetterà all’Italia di controllare l’intero processo di produzione del preparato. Questo permetterà la produzione di 10 milioni di dosi entro la fine dell’anno".
Ecco il commento del presidente della Camera di Commercio Italo-Russa, Vincenzo Trani: “Le imprese italiane sono strategiche, hanno capacità e competenze uniche nel panorama europeo e sono in grado di affrontare il mercato con flessibilità e rapidità. L’accordo tra Russia e la nostra impresa associata è il primo accordo con un partner europeo. Un accordo storico che mostra lo stato di salute dei rapporti tra i nostri due Paesi e sottolinea come le imprese italiane sanno vedere oltre le polemiche politiche”.
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