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Coronavirus, Conte: “Non vogliamo dare schiaffi a nessuno. Ristori? Contributi più che raddoppiati”

di Redazione Picenotime

Giuseppe Conte

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Non stiamo dando schiaffi a nessuno, non c’è una deliberata volontà di penalizzare alcune aree a discapito di altre. Vogliamo che la limitazione sia il più contenuta possibile ma se non interveniamo il treno ci arriva addosso. Queste misure contiamo che siano limitate a qualche settimana non per festeggiare o brindare a Natale a per far ripartire i consumi nel periodo festivo, che sarebbe molto utile”. Lo ha detto stamane il presidente del Consiglio Giuseppe Conte durante l’evento in diretta streaming sul Corriere.it, ‘Cibo a Regola d’arte’, con lo chef Massimo Bottura.
"Se il treno della pandemia sta correndo non possiamo mantenere aperte le attività che stimolano la socialità, che stimolano a parlarci e a stare insieme. Stiamo imponendo sacrifici economici, dobbiamo mettere allo stesso tempo su tavolo indennizzi economici per creare quella cintura di stato a sostegno delle attività economiche. Anche con il precedente Dpcm mi sono assicurato che contemporaneamente presso la Ragioneria dello Stato e ministro Economia e finanze si lavorasse tutti insieme per trovare risorse da mettere contempo su tavolo. Oggi entrano le misure, entriamo in Consiglio dei ministri con il Decreto Legge Ristori Bis - ha aggiunto Conte -. Ci siamo resi conto che i ristori già erogati erano modesti e li abbiamo più che raddoppiati, moltiplicati, chi li ha già ricevuti li può raddoppiare al 200%. All’Agenzia delle Entrate bastano un paio di settimane per avere sugli Iban la liquidità. In Consiglio dei Ministri creeremo nel Decreto Ristori Bis un fondo apposito dove andremo a mettere ulteriori risorse nel caso vi fossero variazioni fra zone gialle, arancioni e rosse, vogliamo disporre distanziamenti immediati. Oggi non sono nella condizione di promettere un’Iva al 4%, e non sarebbe possibile nemmeno se il ministero dell’Economia e Finanze lo avessi qui a fianco. Non abbiamo miliardi da porre sul tavolo. Quello che posso dire è che penso a una più complessiva rimodulazione dell’Iva nell’ambito di una riforma fiscale. Affitti? Il Decreto Legge Ristori Bis prevede un credito di imposta al 60%” per i mesi di settembre, ottobre, novembre, dicembre. Ci sono poisospensione dei contributi previdenziali e“rinvio dei versamenti Isa, gli indici di affidabilità fiscale dei professionisti. Il credito di imposta sugli affitti viene esteso ai settori rimasti fuori dal dl ristori 1, attualmente è già al 60% fino a dicembre - ha detto ancora il premier -. Per quel che riguarda il versamento degli acconti per i ristoranti, dobbiamo entrare nell’ottica che lo Stato è un’azienda che riceve entrate e quando ci sono può alimentare le uscite, abbiamo fatto lo scostamento di bilancio di 20 miliardi, andando in deficit proprio per sostenere queste misure. Adesso dateci il tempo per vedere cosa possiamo fare, stiamo facendo tutto il possibile e continueremo a farlo”.

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