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Uil Fpl, SOS sanità nelle Marche: “Mancano infermieri e oss, le graduatorie stanno per scadere”

di Redazione Picenotime

mercoledì 01 febbraio 2023

La sanità marchigiana è a corto di personale, ci sono circa 2000 idonei che potrebbero essere assunti ma le loro graduatorie stanno per scadere. È il paradosso amministrativo che stanno vivendo le Marche con le graduatorie regionali, scaturite dai concorsi del 2020, che scadranno irreversibilmente entro l’estate. Per quanto riguarda gli infermieri i termini scadranno a febbraio. Per gli operatori socio sanitari, che stanno vivendo la stessa problematica, la time line arriva in estate. È la Uil Fpl Marche a lanciare l’allarme. Inizialmente i bandi regionali prevedevano graduatorie che sarebbero dovute rimanere in vigore fino al 2024, ma l’intervento legislativo 160/2019 ha introdotto, all’art.1 c.149, una riduzione della validità temporale. “Il malcontento è tanto tra i candidati giudicati idonei ancora in graduatoria – spiega Marcello Evangelista, segretario generale della Uil Fpl Marche - e forti sono le nostre perplessità, considerata la generale carenza di personale infermieristico e Oss nel servizio sanitario regionale”. Ovviamente, scaduta la graduatoria, si dovrà procedere con l’emanazione di nuovi bandi, con l’organizzazione di nuovi concorsi. Non di certo una risoluzione immediata rispetto all'attuale fabbisogno della sanità marchigiana, mentre tutti i candidati che hanno superato la prova in precedenza, parliamo di quasi 1000 infermieri e altrettanti Oss idonei ancora in graduatoria, vedranno svanire tutte le speranze di essere assunti dal servizio sanitario. “La Uil Fpl – prosegue Evangelista – vuole dar voce a questa lavoratori e farsi promotrice di un intervento volto a sensibilizzare tutte le parti politiche affinché si possa trovare una soluzione capace di evitare ulteriori spese di risorse pubbliche in presenza di una graduatoria ancora recente. Chiediamo che siano valutate tutte iniziative ed adottate tutte le soluzioni possibili, anche legislative, per evitare che i sacrifici degli infermieri che hanno partecipato al concorso siano vanificati e le risorse spese dal servizio sanitario della nostra regione per l’organizzazione del concorso siano sprecate”.

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