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Ascoli Piceno, striscione 25 Aprile: Curti e Acciarri annunciano interrogazioni. La Polizia Locale: ''Mero controllo''

di Redazione Picenotime

venerdì 25 aprile 2025

Le celebrazioni per la Festa della Liberazione avvenute ad Ascoli Piceno hanno visto l'accadimento di un episodio in grado di scatenare reazioni a non finire. In mattinata, dinanzi all'ingresso dell'attività commerciale "Assalto ai Forni" di Piazza Arringo, la titolare aveva esposto lo striscione "25 Aprile buono come il pane bello come l'antifascismo". A seguire l'imprenditrice Lorenza Roiati aveva lamentato di essere stata identificata due volte dalle forze dell'ordine per aver affisso tale frase. La notizia è subito rimbalzata a livello nazionale raccogliendo allo stesso tempo sgomento e numerose attestazioni di solidarietà.
Nel pomeriggio ad interessarsi di quanto accaduto sono poi stati l'onorevole Augusto Curti e la consigliera regionale Monica Acciarri che hanno annunciato di avanzare delle interrogazioni rispettivamente al Parlamento e al Consiglio regionale delle Marche per fare luce su quanto accaduto. 
L'iniziativa dell'onorevole è stata resa nota da una nota del Pd: ''I deputati marchigiani del Partito Democratico, Augusto Curti e Irene Manzi, annunciano la presentazione di un'interrogazione parlamentare al ministro dell'Interno per fare piena luce su quanto avvenuto ad Ascoli  Piceno, dove Lorenza Roiati, imprenditrice e titolare della panetteria 'L'assalto ai forni', e' stata oggetto di un doppio intervento delle forze dell'ordine e di un'identificazione in seguito all'esposizione di uno striscione antifascista nel proprio esercizio commerciale''. In precedenza a sostenere di voler avanzare un'interrogazione era stata la consigliera regionale Acciarri: ''Solidarietà a Lorenza, un’artigiana della nostra Ascoli. Il 25 Aprile è la festa nazionale di tutte le italiane e gli italiani. Ognuno, nel rispetto della legge, lo fa come meglio crede. Chiederò spiegazioni sul perché Lorenza sia stata identificata attraverso un’interrogazione regionale''.
In serata è arrivata la replica  del Comando di Polizia Locale sottoscritta dalla Comandante Patrizia Celani: ''In data 25 Aprile 2025, alle ore 12:07, un’aliquota della polizia locale, al momento impegnata in altri  servizi d’istituto, è intervenuta su segnalazione circostanziata, al fine di eseguire un mero controllo di carattere amministrativo presso un esercizio commerciale sito in Piazza Arringo. Oggetto di segnalazione risultava essere una presunta affissione abusiva recante messaggi  pubblicitari in quanto perpetrata nelle immediate adiacenze di un esercizio commerciale. Gli operatori intervenuti, constatata la fondatezza della segnalazione,  hanno proceduto, nei tempi strettamente necessari, a  svolgere i dovuti  accertamenti al fine di risalire all’autore dell’affissione il quale è stato semplicemnte generalizzato e nei confronti del quale sono in corso verifiche presso gli  uffici competenti. Si reputa opportuno  precisare che l’intervento  eseguito dalla Polizia Locale rientra nei compiti  d’istituto in quanto, per espresso disposto costituzionale (art.117) la polizia amministrativa locale spetta alle Regioni ed in particolare ai Comuni. L’operato della Polizia Locale non ha alcuna attinenza con il precedente intervento effettuato dalla Polizia di Stato. La Polizia Locale ha una propria dipendenza organica dall’Ente di appartenenza mentre ha una dipendenza funzionale dall’autorità di P.S.  solo se e quando inserita in un'apposita Ordinanza di pubblica sicurezza emanata dall'Autorità competente. Pertanto l’operato della Polizia Locale non soltanto rientra pienamente tra le proprie attribuzioni conferite con legge dello Stato ma, nel caso di specie, è  connotato da particolare professionalità, sobrietà e pieno rispetto dei diritti altrui''.
Questo il comunicato ufficiale della Questura di Ascoli Piceno: "In riferimento ai fatti accaduti in Ascoli Piceno, in data 25/04/2025, in occasione dei Festeggiamenti per l’80°anniversario della Liberazione e delle problematiche inerenti l’esposizione di uno striscione presso l’attività commerciale “Assalto ai Forni” sita in questa piazza Arringo che ampio risalto ha avuto sulla stampa locale e nazionale, si rappresenta preliminarmente che, per la giornata, erano stati predisposti articolati servizi di O.P. in occasione delle cerimonie commemorative. In particolare veniva previsto che gli operatori impiegati nei servizi di vigilanza avessero cura di segnalare tempestivamente l’eventuale presenza, in prossimità dei luoghi dove veniva celebrata la ricorrenza del 25 Aprile, di scritte o simboli. Tale disposizione era stata estesa anche agli operatori in servizio di controllo del territorio che avevano indicazione precise di informare tempestivamente il Funzionario responsabile e gli operatori Digos in caso di rinvenimento di striscioni o scritte murali. Giova sottolineare che tutte le cerimonie in provincia si svolgevano in modo assolutamente pacifico senza turbative per l’ordine e la sicurezza pubblica. 
Successivamente, in tarda mattinata, iniziavano a circolare sui social network dei post in cui si faceva riferimento genericamente ad un intervento delle forze dell’ordine che avrebbero fatto togliere uno striscione commemorativo affisso in questa Piazza Arringo presso il panificio “assalto ai forni”. 
Si verificava quindi che nella prima mattina, la volante di turno, vista l’affissione dello striscione si era fermata nelle vicinanze del forno per avere contezza del contenuto e comunicarlo alla Digos. Si specifica che nell’occasione venivano date agli operatori specifiche disposizioni di NON RIMUOVERE lo striscione in quanto assolutamente pacifico ed in linea con lo spirito della giornata. Tuttavia mentre gli operatori erano impegnati in una comunicazione telefonica, una donna usciva dal predetto forno e si avvicinava agli stessi (fermi ad una distanza di 4/5 metri) riprendendo con lo smartphone la scena; alla semplice richiesta degli operatori di sapere chi fosse la stessa dichiarava le proprie generalità e di esser la titolare dell’esercizio commerciale nonché autrice dello striscione.
Si specifica che l’intervento durava pochissimi minuti, lo striscione non veniva rimosso nè si richiedeva di farlo e che non è stata effettuata nessuna identificazione formale della persona. 
Successivamente si apprendeva solo attraverso un video pubblicato sui social network che vi era stato un successivo controllo da parte della Polizia Locale di Ascoli Piceno sul medesimo esercizio commerciale. Tale iniziativa è assolutamente ascrivibile all’autonomia operativa della Polizia Locale e non è stata preventivamente comunicata a questo Ufficio. Si specifica infine che nessun operatore in abiti civili della Questura è intervenuto sul posto come erroneamente riportato da alcuni organi di stampa".

Il gruppo territoriale Piceno Interno del Movimento 5 Stelle esprime vicinanza e solidarietà al panificio “L’assalto ai forni” e a Lorenza Roiati, identificata per ben due volte ieri mattina fuori dalla sua attività in pieno centro storico per aver affisso uno striscione antifascista.

Roberto Cataldi, senatore M5S: "C'è qualcosa di profondamente inquietante nell'episodio accaduto ad Ascoli Piceno. Un semplice striscione “25 aprile, buono come il pane, bello come l’antifascismo” è bastato a far intervenire la polizia, che ha ritenuto di dover identificare la titolare del panificio “L’assalto ai forni”. Ma quando la memoria resta viva, diventa bersaglio. E così nel pomeriggio un uomo si è sentito nel diritto di scagliarsi contro quello striscione, strappandolo con violenza. Un gesto simbolico, una ferita alla coscienza collettiva. Esprimo la mia piena solidarietà a Lorenza Roiati, che con dignità e coraggio ha saputo incarnare, in un gesto semplice, il significato più profondo della memoria democratica. Che si abbia un pensiero di sinistra o un pensiero di destra, poco importa. Ciò che conta è condividere i valori costituzionali e democratici. E se davvero amiamo la Costituzione, non possiamo non riconoscere che la nostra è una Costituzione antifascista e che dovremmo ammirare chi ancora oggi ha il coraggio di ricordarlo”.

Giorgio Fede, onorevole M5S: "Ecco quello che succede ad Ascoli quando il governo è di destra. Lorenza Roiati, titolare del panificio "L'assalto ai forni" di Ascoli Piceno, è sempre stata orgogliosa del suo passato, in particolare del fatto di essere la nipote di partigiani. Un episodio sicuramente sconcertante ma che dà esattamente la misura di quanta libertà ci sia, in questo Paese di esprimere le proprie opinioni. Ritengo l’accaduto molto grave e per questo provvederò a presentare un'interrogazione parlamentare per fare chiarezza su quanto accaduto".


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