• News
  • San Benedetto: nuovo prelievo multiorgano su un'ex operatrice sociosanitaria all'ospedale ''Madonna del Soccorso''

San Benedetto: nuovo prelievo multiorgano su un'ex operatrice sociosanitaria all'ospedale ''Madonna del Soccorso''

di Redazione Picenotime

martedì 20 maggio 2025

Nuovo prelievo multiorgano, a distanza di un mese, all’ospedale ‘Madonna del Soccorso’. La procedura è stata eseguita, accertata la morte con elettroencefalogramma e avuto il consenso da parte dei famigliari, da un’équipe medica multidisciplinare su una donna di 74 anni: Elia Pignotti, ex operatrice sociosanitaria proprio del nosocomio di San Benedetto, deceduta a causa di un’emorragia cerebrale. Alla 74enne sono stati prelevati fegato, reni e cornee, con fegato e un rene trasportati a Padova e l’altro rene rimasto nelle Marche. La donna era ricoverata nell’unità operativa complessa di anestesia e rianimazione e il prelievo multiorgano è stato eseguito grazie a un lavoro di squadra che ha coinvolto diverse professionalità, sia dell’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli, sia del Centro regionale trapianti delle Marche. La delicata procedura è stata infatti portata a termine dall’équipe dell’Uoc di anestesia e rianimazione dell’ospedale ‘Madonna del soccorso’, in collaborazione con le équipe delle unità operative complesse di neurologia, radiologia e anatomia patologica. I chirurghi del Centro trapianti di Ancona hanno prelevato il fegato e i reni, mentre gli oculisti dell’Uoc di oculistica dell’Ast, le cornee. I più sentiti ringraziamenti a tutti i professionisti coinvolti nella procedura del prelievo e ai famigliari della donatrice, per aver rispettato la volontà espressa in vita dalla donna e per aver dunque dato l’assenso a un gesto di grande sensibilità e generosità, arrivano dal direttore generale dell’Ast di Ascoli, Antonello Maraldo, e dal direttore dell’Uoc di anestesia e rianimazione dell’ospedale ‘Madonna del soccorso’ di San Benedetto, Tiziana Principi, che sottolineano come “si tratti di un atto che testimonia un profondo senso di umanità e solidarietà e che ha dato una speranza concreta a chi era in attesa di un trapianto”. 


© Riproduzione riservata

Commenti