Gli Stati Uniti amano il made in Marche. Santori, presidente Svem: “Ecco come arrivare pronti a Las Vegas e Atlanta”
di Redazione Picenotime
lunedì 27 marzo 2023
Gli Stati Uniti sono un mercato
complesso e diversificato: ogni Stato ha personali tendenze e
clima, ha target differenti per prezzo e modelli. Per questo,
l’ingresso delle imprese deve essere ragionato e accompagnato,
passo dopo passo.
Il progetto ‘Calzature/pelletteria Usa 2023’
è entrato nel vivo. Il direttore dell’ICE di New York, Antonio
Laspina, ha permesso alle 27 aziende partecipanti di comprendere le
basi per un’azione efficace. "Il fatto che abbiamo aderito così
tante imprese della moda rafforza la volontà della Regione Marche,
e dell’assessore Andrea Maria Antonini, con cui stiamo
predisponendo la miglior strategia", ha dichiarato Andrea Santori, presidente dello Svem Marche.
Seminari, nel piano di
avvicinamento all’America, ma anche fiere fisiche. Due quelle
inserite nel calendario della Regione: la prima, ‘Project Magic’
si tiene a Las Vegas dal 7 al 9 agosto, in contemporanea alla
Magic Market Week che è considerato il più importante appuntamento
di moda negli Stati Uniti, con oltre 1800 partecipanti da tutto il
mondo. La seconda è invece l’Atlanta Shoe Market, dal 12 al 14
agosto, anche questa destinata a calzature e pelletteria.
Grazie
al ‘Progetto Usa 2023’ le imprese aderenti ci arriveranno
preparate.
"Il mercato americano è enorme, 330milioni di
potenziali clienti. Per raggiungerli però servono importanti
investimenti in marketing, perché il marchio deve essere
conosciuto. Un conto è la griffe, un altro il brand che
deve qualificarsi per tipologia di prodotto prezzo, o storia - ha aggiunto Santori -. Uno
dei consigli emersi durante l’incontro con l’Ice è che le
aziende devono farsi trovare pronte anche a livello di e-commerce,
il 47% delle scarpe viene comprato online. Da qui la necessità
di organizzarsi, visto che in America dove il desiderio di
calzature made in Marche è in continua crescita, il 2022 si è
chiuso con un aumento di export superiore al 30%. Del mondo online
fanno parte anche i marketplace, uno dei principali è Faire che
da due anni si è aperto alle aziende di tutto il mondo: le prime
13mila hanno venduto 35milioni di prodotti, dall’abbigliamento alle
bevande".
Le previsioni dell’Ice per il mercato americano nel
settore calzature mostrano una crescita maggiore dell’intero
comparto moda. Nel 2023 si parla di un +14% rispetto al +11% della
moda e così anche nel 2025 quando la crescita sarà del 3% conto
il 2%. Piacciono ovviamente le sneakers, che continueranno a
crescere come quota di mercato almeno per i prossimi tre anni.
Ma c’è
un 39% di mercato che cerca scarpe da uomo e da donna non
sportive. Gli Usa importano la maggior parte di calzature da Cina
e Vietnam, l’Italia vale il 7%, quindi ha ampi margini di
manovra. Ci sono poi alcune parole chiave da tenere ben presenti
quando si lavora con gli Stati Uniti: environmental e social
sustainability, durability, recycable, inclusion. Sono valori che
qualificano la produzione e spingono il cliente, soprattutto tra i
millennial e la generazione Z, a pagare anche qualcosa in
più.
"Tanto da sapere quindi. E grazie al Progetto Usa e ai vari
incontri, il prossimo è in programma il 29 marzo con Bill Clark,
President, National Shoe Travelers Association, che analizzerà il
ruolo degli agenti e il rapporto con i rivenditori americani, le
27 aziende coinvolte si faranno trovare certamente pronte", chiosa Santori.
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