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Regione Marche, in arrivo contributi per maestri di sci ed apicoltori colpiti dalla crisi causa Covid

di Redazione Picenotime

martedì 16 novembre 2021

Sostenere i maestri di sci di tutte le discipline e le scuole di sci operanti nelle Marche, nelle spese di gestione, a seguito delle difficoltà economiche generate dall’emergenza sanitaria COVID-19. A tale scopo la Regione Marche erogherà contributi a fondo perduto una tantum, da trasferimenti statali dei Ministeri del Turismo, dell’Economia e delle Finanze, per un valore complessivo di 267.576,08 euro.

Il settore degli sport di montagna – dichiara l’assessore regionale allo Sport, Giorgia Latini - è stato uno dei più colpiti dalla grave crisi economica derivante dall’emergenza sanitaria legata alla diffusione del virus COVID-19, che ha di fatto vanificato, nella stagione sciistica 2020-2021, con la chiusura al pubblico dei comprensori sciistici, il regolare svolgimento della stagione invernale e, conseguentemente, ha bloccato la possibilità di lavoro per i maestri di sci e le scuole di sci in cui questi erano occupati, creando danni economici significativi per migliaia di famiglie ed imprese. L’augurio è che l’arrivo di queste risorse – continua l’assessore Latini – rappresenti un valido aiuto per tutta la categoria, specialmente in questo periodo in cui ci si appresta alla riapertura della nuova stagione sciistica 2021-2022”.

A beneficiare dei contributi saranno i maestri di sci di tutte le discipline iscritti all’Albo del Collegio regionale delle Marche alla data del 9 marzo 2020 e che risultino ancora iscritti alla data del 14 febbraio 2021 e le scuole di sci operanti nelle Marche ed autorizzate con delibera di G.R. prima del 9 marzo 2020 e che risultino ancora operanti alla data del 14 febbraio 2021.

Sarà sottoscritta una convenzione tra la Regione Marche e il Collegio regionale dei Maestri di Sci delle Marche, al fine di stabilire le modalità per l’assegnazione, la ripartizione e l’erogazione dei contributi.

I contributi saranno riconosciuti ed erogati nel rispetto del divieto di cumulo con le indennità a favore dei lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali, dello spettacolo e dello sport.

Cinque, in particolare, le linee di intervento:

  1. Maestri di sci - misura base € 500,00 a ristoro delle spese di iscrizione al Collegio della Regione Marche e di assicurazione sostenute nelle due stagioni compromesse a causa della pandemia dovuta al COVID-19.

  2. Maestri di sci – libero professionista € 4.500,00 a parziale ristoro delle spese sostenute per: iscrizione al Collegio della Regione Marche, assicurazione, spese fisse per posizione fiscale e contributiva aperta durante i due anni in cui non è stato possibile esercitare.

  3. Maestri di sci – libero professionista con perdita di fatturato superiore al 30% € 4.500,00 + 30% sulla media del fatturato degli ultimi tre anni a parziale ristoro delle spese sostenute per: iscrizione al Collegio della Regione Marche, assicurazione, spese fisse per posizione fiscale e contributiva e mancato fatturato.

  4. Scuole di Sci € 4.500,00 per ciascun maestro regolarmente iscritto e socio della stessa, a parziale ristoro delle spese sostenute per iscrizione, assicurazione, spese fisse per posizione fiscale e contributiva aperta durante i due anni in cui non è stato possibile operare.

  5. Scuole di Sci con perdita di fatturato superiore al 30% € 4.500,00 per ciascun maestro regolarmente iscritto e socio della stessa alla data del 9 marzo 2020 + 30% sulla media del fatturato degli ultimi tre anni, a parziale ristoro delle spese sostenute per iscrizione, assicurazione, spese fisse per posizione fiscale e contributiva e mancato fatturato.



    Nelle Marche anche il settore dell’apicoltura professionale potrà beneficiare dei sostegni economici per le perdite dovute all’epidemia da Covid-19 e per gli eventi climatici avversi. Su proposta del vicepresidente Mirco Carloni, assessore all’Agricoltura, la Giunta regionale ha attivato una linea d’intervento nell’ambito delle risorse stanziate dalla Regione per la ripartenza delle Marche. A disposizione ci sono 540 mila euro che verranno assegnati, “una tantum”, agli apicoltori richiedenti con minimo 50 arnie censite alla Banca dati apistica. Contributi a fondo perduto, fino a un massimo di 30 mila euro a impresa, per i quali non sono previsti criteri di selezione delle domande. “Garantiamo un contributo forfettario in conto capitale in relazione agli alveari, compresi nuclei e sciami, dichiarati e verificati nel corso dell’istruttoria – spiega Carloni –. È una misura di aiuto fortemente richiesta e attesa dal mondo dell’apicoltura professionale regionale che, per la prima volta nelle Marche, strutturiamo allo scopo di sostenere un settore produttivo zootecnico di rilievo per la nostra regione e di importanza strategica per il mantenimento degli equilibri ambientali”. L’obiettivo, evidenzia il vicepresidente, è quello di “garantire una liquidità aziendale, come fatto negli altri settori produttivi. A seguito della pandemia, gli apicoltori, al pari degli altri imprenditori agricoli e no, hanno dovuto sostenere nuovi e ingenti costi, non bilanciati dalle vendite a seguito delle restrizioni imposte con il lockdown. A questa circostanza penalizzante, a fronte di spese fisse non controbilanciate dalla commercializzazione, si sono sommate anche le avverse condizioni metereologiche e climatiche degli ultimi mesi che hanno ridotto notevolmente la produzione del miele e costretto gli apicoltori a nutrire gli sciami, sostenendo nuovi costi incompatibili con il fatturato aziendale. Il ristoro che garantiremo sarà tutto sorretto con i fondi del bilancio regionale”.


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