Coronavirus, Conte: “Novembre dedicato a contenere curva contagi. Scuole non sono focolai”

“La comunicazione del Governo è molto lineare e univoca: oggi ci sarà l’aggiornamento dei dati della curva epidemiologica ed un aggiornamento dei livelli di rischio delle regioni, ci sarà l’indicazione di quelle regioni che meritano una nuova classificazione. È un metodo assolutamente scientifico”. Lo ha dichiarato oggi Giuseppe Conte, ospite della tre giorni promossa dalla Cgil ‘Futura: lavoro, ambiente, innovazione’. “Confido che l’Rt nazionale, che nelle ultime settimane è arrivato a 1.7, oggi possa già essersi abbassato per effetto delle misure adottate e della ‘colorazione’ delle regioni: vorrebbe dire che le misure che abbiamo adottato con il Dpcm funzionano e allora saremmo incoraggiati a continuare su questa strada - ha aggiunto il premier -. Dobbiamo essere molto franchi: i nostri dati ci dicono che le scuole di per sè non sono focolai di contagio. Ovviamente c’è anche il valore ideale della formazione in presenza, ecco perché cerchiamo di mantenere questo presidio. Certo quello che avviene intorno, prima e dopo le scuole, può costituire un focolaio. Per questo dobbiamo tutti rispettare le regole: distanza, mascherina, igiene delle mani. Posso dire che l’esperienza ci dice che i ragazzi rispettano molto le regole. Futuro? Non ho la palla di vetro o le capacità da indovino. Ma se oggi si confermasse un abbassamento dell’Rt nazionale non significherebbe che saremmo fuori pericolo. Il mese di Novembre è dedicato a contenere la curva di contagio. Dicembre nessuna catarsi liberatoria - ha evidenziato ancora Conte -. Natale non è solo shopping, fare regali: a prescindere dalla fede religiosa è senz’altro anche un momento di raccoglimento spirituale e farlo con troppe persone non viene tanto bene”.