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Autobus, calo di immatricolazioni nelle Marche. Ascoli Piceno segue il trend: -35,7% in un anno

di Redazione Picenotime

martedì 02 agosto 2022

Dopo la crisi vissuta nel 2020 a causa dell’emergenza sanitaria ed economica, il 2021 avrebbe dovuto essere l’anno del rilancio per il settore dei trasporti. Ma si può parlare di vera ripresa? Per rispondere a questa domanda e capire le evoluzioni che hanno trasformato il comparto dei mezzi pesanti per il trasporto di merci e persone dopo il primo anno di pandemia sia a livello nazionale, sia a livello locale, Continental ha realizzato la seconda edizione dell’Osservatorio sui macro-trend del trasporto pesante. Lo studio fa emergere le tendenze evidenziate dallo sviluppo del parco circolante in Italia e nelle Marche, attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione, l’anzianità e la categoria euro.

Immatricolazioni autobus: Ascoli Piceno registra un calo del 35,7%

Il comparto dei mezzi pesanti per il trasporto merci in Italia ha chiuso il 2021 con 24.168 immatricolazioni, in crescita rispetto al 2020 del 23,2%. La regione Marche segue la scia positiva e segna un aumento di oltre il 29%, immatricolando 493 mezzi.

Ascoli Piceno si posiziona all’ultimo posto con l’1,6% e 65 nuovi mezzi.

Il settore nazionale del trasporto persone mostra un importante segnale di crescita, con 4.091 mezzi immatricolati nel 2021 a fronte dei 3.404 del 2020 (+20,2%). Uno scenario contrastante si presenta invece a livello locale: tre le regioni in negativo, le Marche segnano un calo del 25,3% con 65 nuovi mezzi.

In questo contesto, la provincia di Ascoli Piceno segue la scia regionale e segna una decrescita del 35,7% (solo 9 nuove unità).

Alimentazione: ad Ascoli Piceno gli autobus a gasolio superano il 89%

Nel 2021 in Italia il parco circolante di autocarri merci ha raggiunto le 4.290.042 unità. A livello di alimentazione, la situazione nazionale rimane pressoché invariata rispetto al 2020 con una netta predominanza del gasolio. Si nota una crescita, seppur timida, delle alimentazioni alternative.

Nelle Marche l’elettrico tocca lo 0,1% e l’ibrido lo 0,4%. La percentuale di autocarri alimentati a gasolio rimane preponderante (sfiora l’89% del parco). Alto anche il metano (6,7%).

Ascoli Piceno segue la percentuale regionale per autocarri elettrici (0,1%) e ibridi (0,3%). I mezzi a gasolio salgono al 91,5%, la più alta in regione, mentre il metano scende al 4,4%.

Il parco autobus nel nostro Paese registra invece, nel 2021, 100.199 unità. Anche in questo contesto, dal punto di vista dell’alimentazione, il panorama è stabile rispetto al 2020, sebbene con qualche

piccolo segnale di miglioramento: la maggioranza dei mezzi in circolazione rimangono a gasolio, mentre le quote di elettrico e ibrido crescono ma non superano l’1%.

Nelle Marche l’ibrido segna lo 0% e l’elettrico lo 0,1%. Il gasolio rappresenta l’87,8% e il metano sfiora il 12%.

Ad Ascoli Piceno l’elettrico sale rispetto alla media regionale e arriva allo 0,2%. Per quanto riguarda i mezzi a gasolio, la provincia registra l’89,3% del parco circolante e i veicoli a metano raggiungono il 10,3%.

Categoria Euro: ad Ascoli Piceno oltre il 41% degli autobus è Euro 5 o 6

Le categorie euro più presenti a livello nazionale nel comparto del trasporto merci sono Euro 5 ed Euro 6 che, insieme, crescono e nel 2021 raggiungono il 35% del totale. Una percentuale elevata che supera la quota delle categorie più vecchie, dalla 0 alla 2. Ciò nonostante, è da notare quanto sia ancora diffusa la classe Euro 0 che, da sola, arriva al 15%.

Le Marche gli Euro 0 segnano ii 13,6% e, in generale, le classi più vecchie fino all’Euro 2 il 32,5%. Le classi meno inquinanti presentano una percentuale simile e raggiungono il 31%.

Ad Ascoli Piceno si registra la percentuale più alta in regione per le categorie Euro 0-2 (36%) e per i soli Euro 0, che rappresentano il 17,2% del totale. Nella provincia le categorie Euro 5 ed Euro 6 toccano il 29,4%.

In aumento rispetto al 2020, in Italia, la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 si attesta al 42,3%. Stupisce negativamente la quota degli autobus di categoria Euro 0 ancora in circolazione, che rappresentano l’11,8% del parco.

Sotto la media nazionale, nelle Marche gli Euro 0 arrivano al 9,9% mentre gli Euro 5 ed Euro 6 salgono considerevolmente superando il 38%.

Nella provincia di Ascoli Piceno le classi inquinanti fino all’Euro 2 sono il 28,3% (gli Euro 0 sono il 12,6%) mentre le classi più giovani rappresentano il 41,1%.

Anzianità: ad Ascoli Piceno più di un autobus su quattro ha più di 20 anni

Il trasporto merci italiano è caratterizzato da una preponderanza di mezzi tra i 15 e i 20 anni e le categorie “da 30 anni in poi” rappresentano il 15% del parco circolante. I veicoli recenti “da 0 a 10 anni” arrivano al 33,3%, anche se risulta ancora basso il dato relativo agli autocarri di massimo un anno (4%).

Anche nelle Marche la fascia d’età più diffusa è quella dei 15-20 anni (19,7%). Le percentuali si alzano considerando le categorie più giovani: il 28,5% dei mezzi ha massimo 10 anni e solo il 2,9% massimo un anno.

Ascoli Piceno segue la quota regionale per la fascia 15-20 anni e presenta anche la medesima percentuale di autocarri con un anno di età. La provincia segna il 27% per i mezzi di massimo 10 anni e il 35,5% del parco ha più di 20 anni.

Per il trasporto persone nazionale la fascia di anzianità tra 0 e 5 anni rappresenta il 20,5% del totale. Una quota in crescita di un punto percentuale rispetto allo scorso anno, ma ancora altamente superata dalla quota di mezzi vecchi di oltre 20 anni, che nel 2021 raggiunge il 26,9%.

Nelle Marche la situazione peggiora lievemente: in regione la percentuale di mezzi che superano i 20 anni è 29,7%, molto al di sopra dei veicoli di massimo 5 anni, che raggiunge il 18%.

Ascoli Piceno registra una percentuale di autobus recenti, tra 0 e 5 anni, del 19,6% e un tasso di mezzi di oltre 20 anni del 27,4%.


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