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Ascoli Piceno, incontro a Roma col Governo per parlare degli autotrasporti. Galanti: ''Subito la riforma''

di Redazione Picenotime

sabato 10 dicembre 2022

''Sulle strade si gioca la competitività del sistema Italia. Basta soluzioni tampone inadeguate alla falla che ormai ha squarciato il settore dei trasporti: per l’autotrasporto merci è necessario l’avvio di una riforma radicale che tenga conto dei processi di concentrazione in atto nel settore della logistica, e al tempo stesso, dei rischi che incombono su centinaia di imprese storiche dell’autotrasporto, strangolate da una normativa anacronistica e da una struttura di mercato che sembra disegnata ad hoc per decretare la crisi finanziaria e quindi il fallimento delle aziende che tutt’oggi rappresentano, con una quota superiore all’80%, la struttura portante del trasporto merci italiano''.

È con questa proposta che i rappresentanti della categoria si siederanno al tavolo di confronto al quale il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha, dopo la lunga latitanza dei precedenti governi, convocato mercoledì 14 dicembre le associazioni dell’autotrasporto con il preciso obiettivo di avviare un confronto a 360 gradi sulle problematiche del settore. Un importante confronto he riguarderà anche molte aziende del territorio ascolano.

Alla riunione, che sarà presieduta dal ministro Matteo Salvini e dal vice ministro Edoardo Rixi,  le associazioni di categoria ribadiranno come le risposte ricevute dagli ultimi Ministri di settore siano risultate del tutto inadeguate rispetto alla gravità della crisi in atto da molti anni in un settore, come quello dell’autotrasporto, che risulta essere strategico per la mobilità e la logistica delle merci sul territorio nazionale.

''Occorre superare con coraggio  la logica dei contributi a pioggia - commenta Roberto Galanti, segretario generale di Pmia Autotrasporto e di Prima Tras -, peraltro spesso vanificati da una macchina burocratica che ne ritarda i benefici alle aziende; va invece compiuta una scelta di riforma globale che traguardi una semplificazione nell’operatività del settore, garantisca gli investimenti e regoli le distorsioni nei rapporti di un mercato che, all’insegna del dumping tariffario e dei ritardi nel pagamento del servizio, sacrifica la qualità dei servizi e la sicurezza stradale''.  Quindi non sono più ammessi rinvii: è indispensabile predisporre un automatismo che ribalti con certezza sulla merce i maggiori costi dell’autotrasporto e riformare parallelamente le vecchie disposizioni che non hanno mai funzionato (retribuzione attese al carico/scarico, i tempi di pagamento) per consentire all’autotrasporto di operare in una logica di mercato non distorta.

''L’Italia e il suo Governo  devono rendersi conto che sulle strade si gioca una buona parte della competitività del sistema Paese: senza un rafforzamento del comparto - conclude -, l’Italia è destinata a diventare sempre più debole anche nei rapporti commerciali europei, subendo senza capacità di reazione l’imposizione dei pacchetti di mobilità dell’Unione Europea''.


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