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di Redazione Picenotime
Secondo i dati comunicati dal Servizio Sanità della Regione Marche, sono 96.543 i casi positivi registrati in totale nelle Marche: 31.848 ad Ancona, 21.218 a Pesaro-Urbino, 19.880 a Macerata, 9.674 a Fermo e 10.173 ad Ascoli Piceno. A questi vanno aggiunte 3.750 unità provenienti da fuori regione. In totale i ricoverati sono 546 (+1 rispetto a ieri ), dei quali 478 nei reparti ordinari (+1 rispetto a ieri) e 68 in terapia intensiva (invariato rispetto a ieri) mentre si contano 9 persone dimesse dalle strutture sanitarie nelle ultime 24 ore. In tutto il territorio regionale il numero dei soggetti attualmente positivi è di 6.412 unità (- 168 rispetto a ieri). Sono 12.641 le persone in isolamento domiciliare (8.571 asintomatiche e 4.070 sintomatiche), tra queste 162 operatori sanitari. Nella provincia di Ascoli si contano 1.909 persone in isolamento (1.621 asintomatiche e 288 sintomatiche), tra cui 21 operatori sanitari. E' salito a 87.216 il numero dei dimessi-guariti nelle Marche dall'inizio dell'emergenza.
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Le rilevazioni epidemiologiche costantemente effettuate sul territorio regionale evidenziano situazioni locali che richiedono un’attenzione particolare e l’adozione di interventi precoci per tenere sotto controllo l’evoluzione pandemica. Come di consueto nella giornata di oggi, lunedì, la Regione e il Servizio Sanità hanno valutato l’andamento settimanale del contagio sul territorio regionale. Sono tre i Comuni dove persiste una incidenza superiore a 250 positivi settimanali su 100 mila abitanti, Cerreto d’Esi (AN), Montelabbate e Vallefoglia (PU), per i quali il presidente Acquaroli ha firmato oggi un’ordinanza con lo scopo di mitigare e rallentare il contagio sui rispettivi territori comunali. Da mercoledì 28 aprile a martedì 4 maggio compresi, questi tre comuni saranno in una fascia cosiddetta “arancione rafforzato”. Varranno dunque tutte le misure in essere per le zone arancioni, come da decreto legge nazionale, e inoltre all’interno del territorio comunale saranno consentiti gli spostamenti ai soli casi di salute, studio, lavoro e comprovate necessità come previsto nelle zone rosse. Il provvedimento che riguarda i tre Comuni viene adottato seguendo il principio di precauzione e gradualità per favorire il controllo della curva epidemiologica, con le Marche entrate in zona gialla. La Regione intende continuare ad analizzare il tasso di incidenza dei contagi sul territorio regionale e valutare la necessità di misure precauzionali, laddove i dati epidemiologici a carattere locale e comunale, fotografassero una situazione a cui prestare una attenzione ancora maggiore. Si applicano quindi le misure di cui agli articoli 36 e 37 (misure zona arancione integrale) e le limitazioni agli spostamenti dei cittadini (le stesse previste per la cosiddetta “zona rossa”, articolo 40 del decreto legge 2 marzo 2021): sarà quindi consentito uscire di casa soltanto per ragioni di salute, di lavoro, di studio o comprovata necessità, mentre per quanto riguarda attività economiche e scuole resta in vigore quanto già previsto dalla zona arancione. Occorre sempre far uso dell’autocertificazione riguardo alle cause giustificative dello spostamento.
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