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Uilm Ascoli Piceno: ''Da Urso segnale importante, ora impegni concreti da Beko per il futuro di Comunanza''

di Redazione Picenotime

giovedì 15 maggio 2025

In occasione della visita del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, allo stabilimento Beko di Comunanza, la UILM di Ascoli Piceno, per voce del suo segretario generale Raffaele Bartomioli, interviene sulla vertenza in corso con il gruppo Beko e ribadisce la centralità strategica dello stabilimento per l'intero territorio montano e per il sistema industriale nazionale. "Accogliamo con senso di responsabilità e attenzione la visita del ministro Urso - dichiara Bartomioli -, un segnale importante da parte del Governo in un momento delicato per il futuro di centinaia di lavoratori e per una vertenza che riguarda da vicino lo sviluppo produttivo e occupazionale delle Marche meridionali".

Il sito produttivo di Comunanza, con una lunga tradizione manifatturiera, rappresenta un presidio industriale fondamentale non solo per l'area montana della provincia di Ascoli Piceno, ma per l'intero comparto metalmeccanico nazionale. Le preoccupazioni attuali riguardano la mancata attuazione di un piano industriale chiaro e dettagliato, nonostante gli impegni assunti a livello istituzionale. 

"Chiediamo a Beko - prosegue Bartomioli - impegni chiari e vincolanti su occupazione, rilancio produttivo e investimenti, così come sottoscritto nell'accordo quadro del 14 aprile 2025. Comunanza ha tutte le caratteristiche per essere un polo strategico nella produzione di elettrodomestici ad alta sostenibilità. Servono ora certezze, non promesse generiche". 

La UILM sottolinea inoltre l'urgenza di un confronto trasparente e continuo con l'azienda, da svolgere con il diretto coinvolgimento delle istituzioni locali, regionali e del Ministero stesso. L'intervento del ministro Urso dovrà tradursi in un tavolo permanente di monitoraggio, che vincoli il gruppo Beko alle proprie responsabilità industriali e sociali. "Continueremo a vigilare - conclude Bartomioli - affinché nessuna lavoratrice e nessun lavoratore venga lasciato indietro. Comunanza deve restare un sito produttivo vivo, innovativo e capace di offrire prospettive solide alle future generazioni".

Ecco il comunicato stampa congiunto delle organizzazioni sindacali FIM, FIOM e UILM: "Con la lotta dei lavoratori, della comunità, delle istituzioni e con la firma dell'accordo è stata evitata la chiusura dello stabilimento Beko di Comunanza. Tuttavia il percorso non è concluso, resta da affrontare la seconda e decisiva fase: traghettare il sito produttivo a dopo il 2027. È necessario avviare un monitoraggio costante per garantire un futuro solido al sitoindustriale che ha bisogno di volumi produttivi tali da rendere sostenibile l’intero stabilimento e l’indotto. Ci auguriamo che la nuova lavasciuga rappresenti un prodotto di fascia alta, capace di rilanciare la produzione e restituire prospettive occupazionali. Tuttavia è necessario, in un mercato europeo cosi competitivo, sostenere commercialmente il riposizionamento del marchio Beko sui prodotti di alta gamma. Come organizzazioni sindacali FIM, FIOM e UILM, continueremo a vigilare affinché gli impegni presi si traducano in azioni concrete e lavoreremo a livello di proposta per traghettare Beko Comunanza negli anni a venire. L’obiettivo è chiaro: radicare lo stabilimento nel territorio e garantire un futuro dignitoso a un’intera comunità montana".


Adolfo Urso

Adolfo Urso

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