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Brusaferro: “Curva sostanzialmente costante”. Rezza: “Situazione migliorata ma resta alto numero morti”

di Redazione Picenotime

Silvio Brusaferro

Silvio Brusaferro

Silvio Brusaferro

Nel pomeriggio odierno consueta conferenza stampa sull’analisi dei dati Monitoraggio Regionale Covid-19 della Cabina di Regia con il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro e il direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute Gianni Rezza.

"L'Italia rimane sostanzialmente costante nella sua curva e si colloca a livelli più bassi rispetto agli altri paesi europei - ha dichiarato Silvio Brusaferro -. C'è un decremento del tasso di incidenza dei casi anche se una decrescita lenta, tranne che a Bolzano. Si sta vedendo un leggero aumento dei casi asintomatici o paucisintomatici e questo tiene conto del fatto che l'uso più ampio dei test antigenici consente di individuare sintomatici. Per la mortalità c'è una decrescita abbastanza lenta. La situazione delle terapie intensive sta però migliorando. La fascia di etè preminente per i ricoveri è quella sopra i 70 anni".

A prendere poi la parola è stato Gianni Rezza: "La situazione è migliorata. Incidenza e Rt in lieve calo ci dicono che la tendenza in questo momento è positiva. Ma l'incidenza è tuttavia ancora elevata e resto alto il numero dei morti. Quindi le misure prese hanno funzionato anche se si fatica ad abbattere molto l'incidenza di nuovi casi, in un quadro in cui il virus nell'Unione Euripea circola molto e ci sono varie varianti".

Nel frattempo arrivano notizie positive sul fronte vaccini. "L’agenzia europea del farmaco ha dato l’ok al vaccino Astrazeneca. È una notizia incoraggiante. La battaglia contro il virus è ancora complessa, ma avere a disposizione un altro vaccino efficace e sicuro ci da più forza nella campagna di vaccinazione". A scriverlo via social è il ministro della Salute Roberto Speranza.

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La situazione complessiva, sia in termini di incidenza che di impatto sui servizi assistenziali, mostra lievi segnali di miglioramento, nonostante una fase prolungata ed estesa di interventi di mitigazione in gran parte del territorio.

Questo si realizza in un contesto europeo caratterizzato in diversi paesi da epidemie in rapido peggioramento in particolare spinte dall’emergenza di nuove varianti virali a più elevata trasmissibilità e già identificate nel nostro Paese.

L’epidemia resta pertanto in una fase delicata ed un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane è possibile, qualora non venissero garantite rigorose misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale.

Si conferma pertanto la necessità di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone.

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