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Coronavirus, Conte: ''Dpcm in vigore da Venerdì 6 Novembre. Marche tra le aree gialle''

di Redazione Picenotime

Giuseppe Conte

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Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha parlato in serata in conferenza stampa da Palazzo Chigi per illustrare i dettagli del nuovo Dpcm che entrerà in vigore Venerdì 6 Novembre (fino al 3 Dicembre) per il contenimento della nuova ondata di contagi da Coronavirus.

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"Tutte le nuove norme previste dall'ultimo Dpcm - quelle riservate  alle aree gialle, arancioni e rosse - saranno in vigore a partire da Venerdì 6 Novembre. Lo ha deciso il Governo per consentire a tutti di disporre del tempo utile per organizzare le proprie attività - ha dichiarato Conte -.  I numeri complessivi dei contagi sono in costante aumento e comportano un'alta probabilità che molte regioni superino le soglie critiche delle terapie intensive già nelle prossime settimane. Dobbiamo per forza di cose intervenire. Ecco le fasce di rischio: Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle D'Aosta rientrano nelle zone rosse (ad alto rischio), Puglia e Sicilia vengono inserite in quella arancione (intermedio) e tutte le altre in quella gialla (con criticità moderata), cioè Abruzzo, Basilicata, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Toscana, Molise, Marche, Sardegna e Friuli Venezia Giulia compresa la Campania con le restrizioni più lievi previste per l'emergenza Covid. Se introducessimo misure uniche in tutta italia produrremmo un duplice effetto negativo, non adottare misure veramente efficaci dove c'è maggior rischio e imporremo misure irragionevolmente restrittive dove la situazione è meno grave. "Dobbiamo tenere duro, siamo all’opera per mitigare gli effetti negativi di queste misure: già domani sera porteremo in Consiglio dei Ministri un decreto legge che consentirà indennizzi agli operatori colpiti da queste misure, lo possiamo chiamare un decreto ristori bis: benefici da accreditare direttamente sui conti correnti tramite l’Agenzia delle entrate - ha detto ancora Conte -. Ci aspettano ancora mesi lunghi e difficili, con l’impegno di tutti potremo raffreddare la curva epidemiologica e recuperare un margine di serenità, sorreggendoci e sostenendoci gli uni con gli altri. Se arriviamo al Natale con un certo margine di serenità, anche la fiducia nei consumi non sarà depressa e potremo vedere un certo margine di ripresa. Personalmente non sto pensando ad un Natale con veglioni e abbracci. Dobbiamo sempre rispettare le regole. Ci sarà bisogno di altri congedi parentali perché ci saranno problemi per le famiglie quando andremo a prevedere la didattica a distanza per i bambini più piccoli".

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