Pubblicazione dei medici del ‘Madonna del Soccorso’ di San Benedetto sulla polmonite da Sars
di Redazione Picenotime
martedì 02 aprile 2024
Interessante pubblicazione sulle pagine dell’ultimo numero dell’Italian Journal of Emergency Medicine, la rivista scientifica ufficiale della Società italiana medicina d’emergenza-urgenza (Simeu), a cura di un’équipe di medici e infermieri dell’Unità operativa complessa di Pronto soccorso e medicina d’urgenza dell’ospedale ‘Madonna del Soccorso’ di San Benedetto, dell’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli. L’articolo, dal titolo ‘Polmonite Sars-CoV-2 complicata associata a insufficienza respiratoria acuta: predittori di mortalità’, è stato redatto dal direttore del reparto Giuseppina Petrelli e da Paolo Giorgini insieme a Roberto Alessandroni, Federica Silvestri, Osvaldo Fratini, Mario Muselli, Stefano Necozione dell’Università degli studi de L’Aquila e Gianluca Moroncini dell’Università Politecnica delle Marche. Lo scopo della pubblicazione è stato quello di identificare i parametri clinici, di laboratorio e terapeutici correlati alla morte, tra i pazienti positivi al Covid-19 ricoverati nella Murg dell’ospedale per insufficienza respiratoria acuta (Arf) causata da polmonite da Sars-CoV-2. L’analisi dell’équipe è stata condotta su 425 pazienti (età media 67 anni, 279 maschi, ovvero il 65,6%), osservati tra il primo gennaio 2021 e il 4 giugno 2022, e dunque durante la pandemia. Dalla stessa è emerso – così come gli autori hanno scritto nella pubblicazione – “che le condizioni che accomunavano i deceduti rispetto a coloro che invece non sono deceduti sono staterappresentate dalla presenza di tre o più malattie, dall’etàavanzata, da insufficienza renale cronica, malattie cardiache, broncopneumopatia cronica ostruttiva, ipertensione, diabete, obesità e ridotto Gcs”. Lo studio, frutto del lavoro e della professionalità di tutti i medici e degli infermieri dell’Unitàoperativa complessa di Pronto soccorso e medicina d’urgenza dell’ospedale ‘Madonna del Soccorso’, ha infine dimostrato - così come riportato nella pubblicazione – “che la grave comorbilità rappresenta un fattore di prognosi negativo per la mortalità nei pazienti affetti da polmonite interstiziale correlata a Sars-CoV-2, mentre le terapie con l’antivirale remdesivir e con gli anticorpi monoclonali costituiscono un fattore protettivo”. Fondamentalisono stati il contributo degli specializzandi della scuola di specializzazione in medicina d’emergenza e urgenza dell’Università Politecnica delle Marche diretta da Gianluca Moroncini, e la collaborazione con l’Università degli studi deL’Aquila per l’elaborazione statistica dei dati, importante ai finidella pubblicazione di un articolo scientifico.
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