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Prefettura, protocollo per la sicurezza degli operatori sanitari negli ospedali di Ascoli e San Benedetto

di Redazione Picenotime

mercoledì 02 luglio 2025

La Prefettura di Ascoli Piceno, nella persona del Signor Prefetto, Dott. Sante Copponi, la Questura di Ascoli Piceno, nella persona del Questore, Dott. Aldo Fusco e l’Azienda Sanitaria Territoriale di Ascoli Piceno, nella persona del Direttore Generale Dott. Antonello Maraldo, hanno siglato un Protocollo d’Intesa, in ottemperanza alle disposizioni di natura legislativa e regolamentare in materia di prevenzione della violenza, sia fisica che verbale, al personale sanitario, perseguendo l’obiettivo di innalzare il livello di sicurezza all’interno dell’Ospedale “C. e G. Mazzoni” di Ascoli Piceno, e dell’Ospedale “Madonna del Soccorso” di San Benedetto del Tronto.

Il Protocollo, tramite la previsione di un sistema integrato, coinvolge il personale medico ed infermieristico, le Guardie Particolari Giurate e gli Operatori della Polizia di Stato in servizio presso i locali Posti di Polizia e contestuale relativa attivazione della Centrale Operativa della Questura di Ascoli Piceno e del Commissariato P.S. di San Benedetto del Tronto. 

Il perseguimento dell’obiettivo indicato sarà garantito attraverso la messa in atto di una serie di interventi che - fermi restando gli strumenti già in essere - risulteranno idonei a contenere il rischio di aggressione e ad implementare la sicurezza degli operatori, facilitando la comunicazione tra i luoghi di cura, i Posti di Polizia e la Centrale Operativa della Questura e del Commissariato, permettendo un’attivazione più rapida, mirata ed appropriata degli interventi a tutela dell’incolumità del personale sanitario. Considerato che il fenomeno delle aggressioni ai danni del personale medico e delle professioni sanitarie e tecniche in servizio presso le strutture ospedaliere presenta aspetti di criticità che nel corso degli anni hanno assunto progressivamente caratteristiche di frequenza e gravità sempre crescenti, le Parti hanno avuto l’intento di rafforzare la collaborazione e facilitare la comunicazione tra i luoghi di cura, i Posti di Polizia e la Centrale Operativa della Questura di Ascoli Piceno e del Commissariato P.S. di San Benedetto del Tronto, al fine di innalzare il livello di sicurezza, ridurre i tempi di intervento e permettere una risposta più efficace alle situazioni di criticità che mettono a rischio l’incolumità del personale sanitario. 

È stato quindi previsto un sistema tecnologico di allerta rapida collegato a pulsanti allocati nei luoghi maggiormente a rischio dei due ospedali, attivabili dal personale sanitario in caso di bisogno.  Premendo un pulsante, il sistema fa partire segnali di allerta su postazioni appositamente predisposte, che constano di stazioni di monitoraggio con attivazione di segnali luminosi e sonori ed un sistema interfono per la comunicazione bidirezionale tra gli operatori sanitari e la Centrale Operativa della Questura e del Commissariato. A seguito della valutazione della situazione, l’operatore coinvolto utilizza l’interfono per aggiornare la Sala Operativa della Questura - Commissariato, comunicando la cessazione della situazione di pericolo o descrivendo l’evento in atto. Apprese le informazioni utili, la Sala Operativa, se necessario, dispone l’intervento di un equipaggio di volante.

L’operatore sanitario può premere il pulsante a fronte di qualsiasi situazione di urgenza effettiva, percepita o riferita, in particolare nei casi ad elevato rischio di escalation e di aggressione fisica. 

Il prefetto Sante Copponi ha voluto evidenziare che “Il problema di rafforzare i presidi di prevenzione per la sicurezza degli operatori sanitari e sociosanitari degli ospedali “Mazzoni” e “Madonna del soccorso” è una delle esigenze assolutamente necessarie, per consentire alle strutture sanitarie di corrispondere in maniera sempre più adeguata alle richieste dei cittadini. Il protocollo che oggi il Questore di Ascoli Piceno e il Direttore dell’AST di Ascoli Piceno hanno sottoscritto consentirà di porre in essere una cooperazione rafforzata, avvalendosi di strumentazioni tecnologiche, in grado di potenziare il livello di risposta in caso di necessità per prevenire e/o contrastare tempestivamente episodi di violenza nei confronti degli operatori sanitari e sociosanitari. Non posso esimermi, infine, dal ringraziare tutti gli operatori impegnati nel settore sanitario per il grande lavoro svolto in questa provincia, volto a garantire il diritto alla salute ai cittadini, e assicuro che sarà fatto ogni possibile sforzo per tutelare la loro sicurezza”.

Il direttore generale dell’Ast di Ascoli, Antonello Maraldo ha sottolineato: “Con questo protocollo abbiamo raccolto l’invito che con forza la Regione Marche, nella persona dell’assessore Saltamartini, ci ha più volte sollecitato. Abbiamo subito trovato sponda fertile nel Questore e nel Prefetto. La sicurezza degli operatori è ormai parte ineludibile delle attenzioni che un’azienda sanitaria deve avere per chi opera in ambiti a rischio. Con la sottoscrizione di oggi aggiungiamo un tassello alla più generale strategia di intervento del sistema”.



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