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di Redazione Picenotime
Dopo l'incontro di ieri al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), durante il quale Beko Europe ha presentato un piano industriale per le sue attività presenti in Italia, dichiarando di fatto la cessazione produttiva nel sito di Comunanza, il Vescovo mons. Gianpiero Palmieri ha scritto una lettera di preoccupazione e vicinanza ai lavoratori dello stabilimento di Comunanza.
"Carissimi,
in questo momento di
grande difficoltà e di incertezza, desidero esprimere, a nome della
Chiesa locale e mio personale, profonda vicinanza a tutti voi che
vivete le conseguenze della decisione annunciata dalla multinazionale
Beko. Siamo ben consapevoli che il lavoro non è solo una
questione economica, ma un valore fondamentale per la dignità delle
persone e per il futuro delle famiglie e dell'intera comunità.
La
possibile chiusura dello stabilimento di Comunanza e il
ridimensionamento di quello di Fabriano rischiano di infliggere una
ferita grave al tessuto sociale ed economico di un territorio già
duramente provato dal sisma del 2016. Dietro ai numeri e alle
percentuali ci sono volti, storie, sacrifici e speranze che oggi
sembrano minacciate da scelte lontane dalla realtà locale. Vi
assicuro che siamo al vostro fianco, unendo la nostra voce a quella
delle istituzioni, dei sindacati e di tutti coloro che stanno
lottando per salvaguardare i posti di lavoro e difendere il diritto
di ciascuno a una vita dignitosa.
Vi invito a non perdere la
speranza.
Questo è il tempo di una solidarietà concreta e
attiva, che ci chiama a lavorare insieme, come una comunità unita,
per il bene comune. La mia preghiera è che si possa trovare una
soluzione giusta e duratura, che non solo preservi l’occupazione,
ma contribuisca al rilancio di questo territorio tanto ricco di
bellezza, storia e valori. In questa fase critica, il dialogo e la
ricerca di un’intesa saranno strumenti indispensabili.
Mi
appello anche alle autorità civili e agli imprenditori affinché si
impegnino con coraggio per il bene delle persone e della comunità,
mettendo al centro delle loro scelte la dignità umana.
Non siete
soli.
In questa difficoltà, vi invito a trovare forza nella
solidarietà reciproca e nella fede. Sarò tra voi lunedì 25 nel
pomeriggio, dalle 16.00 in poi, per incontrare la comunità cristiana
e civile e per celebrare insieme la liturgia eucaristica.
Con tutto il cuore vi benedico".
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