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Miozzo (Comitato Tecnico Scientifico): “Natale in intimità, come un giorno ordinario in famiglia”

di Redazione Picenotime

mercoledì 25 novembre 2020

“Considerando che siamo nel pieno dell’epidemia decidere adesso di aprire gli impianti è un po’ azzardato”. Lo ha detto Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, a "24Mattino" su Radio 24. “Questa dovrebbe per l’ennesima volta la dimostrazione di un Europa che sa prendere una posizione congiunto, perché gli impianti stanno a cavallo delle montagne, in Francia, Austria, Slovenia e quindi dovrebbe essere un operazione condivisa a livello di Bruxelles. Scuola, apertura il 9 Dicembre? Potrebbe essere una buona opzione, bisogna far ritornare ragazzi e docenti a scuola garantendo la sicurezza, il rischio deve diventare compatibile con la disponibilità di risorse per tamponi in tempo reale e tracciamento a supporto della vita scolastica - ha aggiunto Miozzo -. Riteniamo che l’apertura delle scuole non sia a rischio zero però è un rischio sicuramente inferiore di immaginare i ragazzi liberi di andare nei centri commerciali senza regole ed è un ischio che prende in considerazione la salute psicofisica dei ragazzi. Non è pensabile lasciare milioni di giovani nella didattica a distanza per un anno intero, avremo quest’anno dei liceali che arriveranno alla maturità avendo fatto un mese di scuola in presenza, questo è inaccettabile. Con 30mila casi al giorno è assai difficile un’operazione di tracciamento,  vanno rafforzate le risorse umane dedicate a questo e se si riducono i contagi il tracciamento tornerà a funzionare come nei mesi scorsi. Il tracciamento, è saltato quando siamo arrivati a 35mila casi, numeri incompatibili con queste operazioni. Natale? Questo virus è incompatibile con le relazioni sociali che sono estremamente pericolose soprattutto per i più fragili, dovrà essere un Natale di intimità, come un giorno ordinario in famiglia. Se si allargano le relazioni con altri parenti e amici bisogna esser molto prudenti mantenendo il distanziamento e indossando la mascherina, è orrendo immaginare un cenone così ma queste sono le regole, altrimenti corriamo dei rischi - ha evidenziato ancora Miozzo -. La maggior parte degli italiani ha comportamenti che dimostrano di aver capito la gravità del problema poi ci sono i soliti cretini che dei comportamenti virtuosi se ne fregano. Se vogliamo salvaguardare l’apertura all’economia così sofferente dobbiamo essere rigorosi e sanzionare chi va contro le regole”. 



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