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Coronavirus, Arcuri: “Bisogna muoversi il meno possibile oppure il sistema non reggerà”

di Redazione Picenotime

venerdì 30 ottobre 2020

"Il virus è di nuovo tra noi in modo drammatico e negarselo equivarrebbe a dire, come qualcuno ha sostenuto mesi fa, che non c’è più: nel mondo ci sono oltre 44 milioni di contagiati, una persona su 179, negli Usa una ogni 17 e un deceduto ogni 526, in Europa un contagiato ogni 40 e un morto ogni 1.634. Si tratta di numeri impressionanti che spiegano, almeno a chi ha voglia di capire, la dimensione del virus. In Italia i contagi sono aumentati di 8 volte rispetto ad appena 20 giorni fa e l’indice Rt raddoppia ogni settimana, questa è la realtà”. Lo ha detto il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 Domenico Arcuri durante una conferenza stampa.

Il 21 Marzo il 52% dei positivi si cura a casa, ieri il 94%. Quello stesso giorno il 41% dei positivi si trovava in ospedale, ieri solo il 5%, il 7% invece era in terapia intensiva, ieri appena lo 0,6%. Sempre in quel giorno erano stati fatti 26.000 tamponi, ieri 198.000, 8 volte in più... Per dirla in modo semplice oggi siamo in un altro mondo rispetto a marzo. Prima il virus correva più forte di noi, colpiva e uccideva, ora lo intercettiamo. Prima c’era un esercito di asintomatici che non conoscevamo, oggi sappiamo che l’80% dei contagiati è asintomatico. Prima i luoghi con più contagi erano le Rsa, oggi sono le famiglie. Prima solo una parte dell’Italia era interessata dal virus, oggi tutto il paese, e sappiamo che l’Italia non è tutta uguale - ha aggiunto Arcuri -. Il virus oggi fa meno danni rispetto a Marzo, ma fino a quando sarà così? Se non si raffredda la curva, nessun sistema sanitario sarà capace di reggere, tantomeno quello italiano. Per fare un esempio, se solo l’1% dei contagiati finisse in terapia intensiva e i contagiati fossero 50.000 al giorno, il doppio di quelli di oggi, ogni giorno ci sarebbero 500 persone da mandare in terapia intensiva. Per raffreddare la curva è necessario muoversi il meno possibile e le misure adottate dal governo nell’ultimo Dpcm sono solo la minima combinazione di azioni possibili da fare in questo momento. Abbiamo inviato una mail alle Regioni con la richiesta dei fabbisogni per le terapie intensive in modo da poter alleggerire il carico negli ospedali. Appena avremo raccolto i loro riscontri procederemo con una nuova distribuzione di materiali. Al momento, in base ai materiali gia’ inviati nei mesi precedenti dalla struttura commissariale, sono attivabili ancora 1.445 posti di terapia intensiva e le Regioni si stanno già attrezzando per attivarli. Sono già nelle disponibilità altri 1.849 ventilatori pronti per la distribuzione. Dai dati in nostro possesso la percentuale dei pazienti in terapia intensiva rispetto ai posti letto attivati è pari al 22% che scende al 18% attivando tutte le postazioni attivabili. Non voglio mai più sentire appelli a non usare la mascherina o affermazioni con cui si sostiene che il virus è sconfitto - ha detto ancora Arcuri -. La scuola al momento non risulta che faccia crescere il numero dei contagi, ma è uno dei luoghi più protetti. Speriamo che il dato venga confermato e che solo le superiori debbano fare la didattica a distanza".


Domenico Arcuri (Dire.it)

Domenico Arcuri (Dire.it)

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