Superbonus, onorevole Curti: “Governo tenga conto della situazione dei comuni alluvionati e del cratere”
di Redazione Picenotime
sabato 12 novembre 2022
"Il Governo, nei giorni scorsi, ha avviato la revisione dello strumento del Superbonus 110%. Nel prendere atto di questa scelta, ci auguriamo che l’esecutivo voglia tenere conto della specifica situazione emergenziale in cui versano, nelle Marche, i comuni del cratere sismico e quelli interessati dall’ultima disastrosa alluvione. Si tratta di aree nelle quali la vita dei cittadini e l’operatività delle imprese, risultano pesantemente penalizzati dagli effetti degli eventi calamitosi". A dichiararlo in una ufficiale è il deputato marchigiano Augusto Curti, da pochi giorni nominato nella Commissione "Ambiente, territorio e lavori pubblici".
"In questi territori dunque, mantenere inalterata l’intensità del Superbonus, rappresenta il livello minimo di risposta che ci attendiamo. L’azione del Governo, al momento, non può concretizzarsi in un cambio delle regole, attraverso il quale si finirebbe soltanto per impoverire la misura. Partendo dai territori terremotati e alluvionati, al contrario, occorre risolvere immediatamente il gravissimo problema della carenza di liquidità che, di fatto, sta paralizzando il ciclo della cessione del credito. E’ necessario sbloccare le posizioni incagliate, sterilizzando qualsiasi tentativo di alimentare la perversa dinamica speculativa che abusa dello stato di necessità in cui versano imprese e proprietari degli immobili. Pensiamo all’enorme incognita che grava sui cantieri avviati. Qui le aziende, già appesantite dall’incremento dei costi, non hanno le risorse per chiudere i lavori. L’effetto a catena, devastante, mette a rischio la sopravvivenza delle attività e con essa il futuro dei Lavoratori, impattando sulle finanze delle famiglie. Nelle aree del cratere sismico e dell’alluvione, in particolare, occorre favorire un accordo con Cassa Depositi e Prestiti: facendo leva sulla capienza fiscale dell’Istituto, i crediti maturati potranno essere efficacemente assorbiti, garantendo laconclusione del processo di ricostruzione. Su questi temi il mio impegno, in Parlamento, sarà massimale", ha aggiunto l'onorevole Curti.
© Riproduzione riservata
Commenti
giuseppe.
sabato 12 novembre 2022
Secondo il.mio modesto parere, il 110 non andava applicato sulle nostre zone terremotate, in quando esso ha generato solo una pesante ritardo nella ricostruzione post sisma in quanto ha creato una mancanza di imprese per i lavori del terremoto perché essendo fin ora più vantaggioso e meno complicato burocraticamente a fatto si che le ditte scegljessero questo rispetto si lavori sisma.Poi ha creato una carenza di manodopera , e un aumento sproporzionato dei prezzi , in quanto non vi era un contrappeso, e mettendo in difficoltà anche il orezxiarjo del sisma, che è andato in sofferenza , oltre ha far si che se un privato volesse fare dei lavori da solo od oggi sarebbe impossibile farli per i costi raggiunti.Senza considerare le truffe, frodi ecc che tutgi abbiamo potuto osservare, quindi non penso sia starà una buona idea soprattutto nel cratere.