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San Benedetto, partita la tre giorni per la candidatura di Ascoli a Capitale Italiana della Cultura 2024

di Redazione Picenotime

venerdì 14 gennaio 2022

Partita dal Teatro Concordia di San Benedetto del Tronto la tre giorni dedicata alla presentazione del progetto per la candidatura di Ascoli Piceno a Capitale Italiana della Cultura 2024.

A coordinare la serata Massimiliano Ossini che nel ribadire il suo amore per questi luoghi che racchiudono arte, mare e stupendi paesaggi in pochi chilometri, ha invitato sul palco i rappresentanti del team di AP 2024: Elisabetta Mariani, Giorgio Bisirri, Laura Gabrielli e Cristina Carlini. È stato illustrato nei dettagli il progetto nato dalla volontà dell’Amministrazione Comunale di Ascoli che in un anno ha visto la creazione di un team che ha ragionato sulle opportunità di crescita per il territorio trasformando le criticità in punti di forza. Si ė arrivati alla stesura di un dossier “La cultura muove le montagne” presentato al Ministero della Cultura. Il lavoro ė stato svolto insieme a 173 organizzazioni, i 33 comuni della provincia, imprese culturali e del terzo settore, università e enti di ricerca. La cultura deve aiutare a gestire e programmare una nuova rigenerazione urbana, al di là del risultato della candidatura.

È stata poi la volta dei sindaci di San Benedetto del Tronto ed Ascoli Piceno Antonio Spazzafumo e Marco Fioravanti, con quest'ultimo che ha tenuto a ringraziare il collega della città rivierasca ed insieme a lui tutti i sindaci dei comuni della provincia. "Il campanilismo c’è, non si può negare, ma al di là del risultato abbiamo intrapreso insieme un nuovo viaggio che siamo sicuri porterà una visione chiara ed innovativa che ci permetterà di andare verso un obiettivo in maniera coordinata - ha dichiarato Fioravanti -. Dobbiamo guardare in alto, sono entusiasta e convinto che realizzeremo i progetti anche se non saremo noi ad essere la capitale italiana della cultura. Per fare questo servono condivisione ed ascolto. Ogni comune può dare qualcosa. La potenza della cultura può cambiare radicalmente il territorio che ha avuto in passato forti divisioni. Ora questo processo può portare nuovo modo di pensare che genererà benefici per tutti. Contentissimo della risposta dei singoli sindaci che senza calcoli politici e di appartenenza si sono gettati in questo progetto".

Ha preso poi la parola il sindaco Spazzafumo: "Abbiamo già vinto per il motivo che siamo riusciti a mettere insieme tutti i comuni e il coinvolgimento in un progetto che guarda lontano da consapevolezza che il campanilismo non serve e non porta a nulla. Oggi vogliamo che questo territorio possa crescere in una qualità blindata con eccellenze che potranno restare qui a lavorare ed operare per migliorare tutto per le nuove generazioni. L'importante comunicazione che dobbiamo fare è che Ascoli capitale della cultura significa turismo, vull dire investimento per il futuro di tutto il territorio pieno di eccellenze. Ho trovato subito sintonia con Marco e molti altri sindaci, un sentimento che ha generato una complicità che ci sta permettendo di alzare l’asticella che potrà portare grossi benefici. Sono convinto che ce la faremo ma qualora non riuscissimo non fermiamoci ma adoperiamoci per portare avanti tutti i progetti per far sì che il Piceno diventi il territorio di riferimento per tutta la regione".

Sulla stessa linea anche i sindaci di Cupra Mattina (Alessio Piersimoni), Ripatransone (Alessandro Lucciarini De Vincenzi), Grottammare (Enrico Piergallini), l’assessore Ilaria Cruciani di Montefiore dell’Aso, il vice sindaco di Monteprandone Daniela Morelli, l'assessore di Acquaviva Picena Barbara Riga e l'assessore alla cultura di Ascoli Piceno Donatella Ferretti, tutti entusiasti e fermamente convinti che il lavoro di squadra (insieme a tradizioni, bellezze artistiche e paesaggistiche che ogni singola cittadina può offrire e mettere a disposizione) saranno sicuramente  armi vincenti per la candidatura ma più in generale per lo sviluppo del territorio piceno. 

A chiudere la serata ė stato l’intervento del professor Stefano Papetti che ha illustrato i progetti per Ascoli Capitale Italiana della Cultura 2024 finalizzati a portare le persone a visitare, oltre alle varie opere artistiche di indubbio valore, l’intero territorio, quindi anche musei, ville e giardini. 



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Commenti

Picus
venerdì 14 gennaio 2022

Sinceramente il campanilismo non lo condivido. Se unissero veramente le forze in tutti i campi (politico, amministrativo, commerciale, sanitario e sportivo) Ascoli e San Benedetto sarebbero una potenza nazionale. Qui invece è come se marito e moglie si facessero i dispetti senza capire che così la famiglia non va avanti. Spero che il buon esempio venga dai Sindaci, forse partendo da qualche buon risultato comune le cose possono iniziare a cambiare.


PICOSOUND
venerdì 14 gennaio 2022

LA SITUATION NON LA VEDO MOLTO BELLA .


Andrea 1898
domenica 16 gennaio 2022

Bella non è....