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Provincia Ascoli: viabilità area sisma, nel Piceno 500 interventi per oltre 430 milioni di euro

di Redazione Picenotime

venerdì 20 gennaio 2023

L’ing. Fulvio Maria Soccodato, in qualità di soggetto attuatore, ed il dirigente del Ministero delle Infrastrutture ing. Andrea Capuani hanno fatto il punto sullo stato di attuazione del programma di ripristino post sisma sulla viabilità. Dal 2016, ad oggi, si sono susseguiti sette Piani stralcio Anas a cui si aggiunto il Piano di accessibilità cofinanziato dal Piano Nazionale Complementare (PNC) per un importo complessivo di oltre 1,2 miliardi di euro distribuiti sull’intera area sisma.  

In particolare, sono stati illustrati gli interventi cosiddetti di “priorità quattro”, riguardanti per la gran parte la rete viaria comunale, un reticolo fine di circa 11mila chilometri che costituisce una risorsa fondamentale per la mobilità diffusa degli oltre 1700 centri urbani presenti nella zona sima nelle regioni coinvolte dal terremoto.  

All’incontro, svoltosi Sala Consiliare di Palazzo San Filippo, hanno preso parte il presidente della Provincia Sergio Loggi, il vice presidente Giovanni Borraccini, il capogruppo consiliare Daniele Tonelli, il senatore Guido Castelli neo commissario alla Ricostruzione, l’assessore regionale Andrea Antonini e numerosi sindaci dei  omuni facenti parte il cratere sismico, tra cui il primo cittadino di Ascoli Marco Fioravanti.

Nel 2016, a seguito del terremoto, il sistema stradale è collassato e sono stati attivate le opere di ripristino in base a vari criteri relativi alla gravità del danno e impatto sulla mobilità - ha evidenziato l’ing. Soccodato - nell’area cratere sono stati circa 2350 i sopralluoghi effettuati da Anas con Province e comuni e si è agito su 2361 criticità in 206 comuni. Nelle Marche, si sono concentrati 928 interventi per un investimento di circa 800 milioni di euro. In particolare, all’interno della provincia di Ascoli Piceno, gli interventi sono stati 500 con risorse per circa 435 milioni di euro.

L’incontro è stato proficuo ed importante ed è servito a fare una ricognizione dei corposi investimenti che interessano le aree sisma e che vedono operare la Provincia in collaborazione con tutti gli enti interessati – ha sottolineato il presidente Loggi - ringrazio, in particolare, i sindaci che hanno rappresentato nella riunione criticità ed suggerimenti e che sono fortemente impegnati sul fronte della ricostruzione”.

Nel suo intervento il senatore Castelli ha evidenziato il ruolo del commissario come soggetto deputato alla “riparazione” dei territori ed ha anticipato che si è deciso di utilizzare le economie derivanti dal PNC per interventi nel tratto compreso tra Amandola, Comunanza e Mozzano. Sul ponte Ancaranese, il commissario ha rilevato che si verificherà, con ANAS e Ministero, la possibilità di utilizzare i fondi già stanziati per la manutenzione straordinaria per la demolizione e ricostruzione del ponte, risorse che la Regione Marche potrebbe integrare nel proprio Piano opere Pubbliche per la realizzazione dell’infrastruttura.


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Commenti

Giuseppe.
venerdì 20 gennaio 2023

Purtroppo l'unica strada a qui non si è messo mano è a strada prov 20 Trisungo- COLLE. Detta strada riguarda le uniche tre frazioni di Arquata ancora se si escludono gli insediamenti delle sae negli altri paesi, ancora abitate e quindi con più mezzi che vi circolano.Dopodiche in alcuni punti se non si ha un suv non si riesce più a circolare con rischio di danneggiare l'auto con una vettura normale.Sono state sistemate anche le mulattiere altrove e strade con minor traffico invece qui niente, oltre il fondo stradale sconnesso, con dossi buche ecc , non esiste neanche una segnaletica orizzontale utile come lo era in passato in caso di nebbia non si riesce a vedere nulla.Poi all'ANAS vorrei dire come mai dopo 4 anni , ancora non riescono a completare i lavori sul viadotto sotto Arquata, fino al bivio di Norcia, ora i la vori sono fermi , per le condizioni climatiche ma in passate lo erano stati per un anno non si sa il perché, purtoppo solo i semafori fono sempre li.Seconfo me si faceva prima a rifarli di sana pianta e non risonanza così.Sono altrui convinto che se fossimo stati ai tempi dei romani quel ponte sarebbe stato finito già da anni.Riflettete un po se non ho ragione.