Ascoli: 'Sistema integrato 0-6', il modello che garantisce pari opportunità educative per i bambini da zero a sei anni
di Davide Ciampini
martedì 20 maggio 2025
Presso il Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno, si è svolto il convegno dal titolo “Il Sistema integrato 0-6 Piceno”. L'incontro ha dato l'opportunità di ragionare su un modello di governance e welfare per le pari opportunità educative dei bambini e delle bambine da zero a sei anni di età. Il fine è stato presentare a tutta la comunità educante picena la nascita e l'operato del Sistema integrato 0-6 piceno attraverso il racconto delle esperienze educative sia di continuità sia di formazione congiunta del personale 0-6. "Sistema integrato 0-6 Piceno" è dunque un modello che mira a garantire pari opportunità educative per i bambini da zero a sei anni nella provincia del Piceno. Il sistema mira a superare disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali, garantendo a tutti i bambini dalla nascita ai sei anni l'opportunità di sviluppare le proprie potenzialità. Il ruolo dei Protocolli: questi protocolli sono firmati dai sindaci e rappresentano un impegno a promuovere la collaborazione tra i diversi enti locali e servizi per l'infanzia.
"Il nostro comune - ha esordito l'assessore ai Servizi Sociali di Ascoli Piceno Massimiliano Brugni -, è riuscito a intercettare fondi PNRR stanziati nell'ambito del sociale. Se oggi parliamo di buone pratiche, allora è doveroso dire 'grazie' a chi ha contribuito a questo grande risultato. Le mie congratulazioni vanno dunque a tutti voi per aver organizzato qeusto importante convegno. Il protagonista di oggi è il sistema integrato 0-6, sistema sancito dalle legge 65 del 2017, che ci permette di integrare questo servizio dal punto di vista orizzontale e verticale. Recentemente, abbiamo firmato protocolli d'intesa grazie alla sinergia delle diverse parti in causa: comuni, cooperative, istituzioni scolastiche. Tutte le buone pratiche vengono portate avanti all'unisono, consapevoli dell'importanza della crescita dei nostri figli. In un momento storico in cui l'Italia sta perdendo figli, viene rivalutata l'importanza dei servizi offerti alle famiglie".
"Sono particolarmente felice in quanto ho vissuto il processo di realizzazione di questi evento - dice soddisfatto il sindaco di Montalto delle Marche Daniel Matricardi -; il livello di istruzione dei nostri ragazzi è paritetico: tanto nel piccolo comune dell'entroterra quanto nell'Ascolano. Non a caso, la provincia è la prima a presentare un progetto come quello qui esposto. Sono dunque felice di essere stato uno dei primi sindaci a firmarlo, fortemente convinto della sua importanza. Vi ringrazio pertanto per aver organizzato questo convegno".
"La cultura - ha specificato il sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti - genera ricchezza, aiutando il processo di crescita dei bambini. Questo sistema rappresenta pertanto una grande opportunità per il territorio. A tal proposito, stiamo lavorando sulla capacità di creare sinergia tra istituzioni e istruzione. Insieme possiamo valorizzare le singole attività del protocollo 0-6, un'età determinante, che segnerà il loro sviluppo. Si rende quindi necessario sviluppare le competenze di quel bambino che, un giorno, diventerà adulto".
"Dopo tanto ringraziamenti - ha sottolineato il direttore generale USR Marche Donatella D'Amico -, non posso che unirmi alle valutazioni qui fatte. Abbiamo ascoltato belle e accorate parole, che parlano di un modello unico - il sistemo 0 6 -. Esso può rappresentare una sfida, specie nella prospettiva di una lotta alla denatalità: proporre il siffatto modello può essere una base importantissima per avere un'alleanza tra pubblico e privato. Gli alunni devono trovare una coesione, una rete, che crei quella attrattività di cui la scuola ha disperatamente bisogno. Ringrazio quindi chi, attraverso il proprio ruolo, ha contribuito alla realizzazione di questo evento".
"Tutte le realtà del piceno, nessuna esclusa, verranno coordinate con le medesime metodologie dei più grandi - ha infine chiosato il sindaco di Appignano del Tronto Sara Moreschini -. Così facendo, si eviteranno eventuali disuguaglianze fra territori. Ci si può dunque ritenere soddisfatti: tale iniziativa migliorerà il servizio che offriamo alle famiglie".
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