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di Redazione Picenotime
Taglio del nastro oggi dei due Centri di promozione della salute dell’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli. Aperti dall’Unità operativa di promozione e educazione della salute del Dipartimento di prevenzione contemporaneamente, sia ad Ascoli, sia a San Benedetto, rispettivamente nel poliambulatorio (stanza 25) dell’ospedale ‘Mazzoni’ e nel poliambulatorio in via Romagna (stanza 31 dell’ex Punto unico di accesso), i due Centri di promozione della salute opereranno attraverso un’équipe multidisciplinare formata da infermieri, da due psicologi e da due biologi nutrizionisti in contatto con i medici di medicina generale e con i servizi specialistici dell’ Ast. L’équipe multidisciplinare offrirà gratuitamente, a un’utenza specifica (18-69 anni), programmi di prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili e si occuperà di promozione della salute attraverso l’adozione di corretti stili di vita (sana alimentazione, attività fisica, eliminazione del fumo e del consumo di alcol).
“I programmi di prevenzione – spiega la responsabile dell’unità operativa di promozione e educazione alla salute dell’Ast di Ascoli, Maria Grazia Mercatili - consentiranno all’utenza di lavorare sul cambiamento del proprio stile di vita attraverso screening per valutare i fattori di rischio per le malattie croniche non trasmissibili, mentre i percorsi di counselling motivazionale riguarderanno il consumo di alcol e tabacco, l’alimentazione e l’attività fisica”.
I Centri di promozione della salute rientrano nel progetto europeo ‘Circe-Joint action’, azione congiunta finanziata dal programma EU4Health della durata di 36 mesi che si propone di migliorare e promuovere la salute nell’Unione europea e di rafforzare i sistemi sanitari attraverso il potenziamento delle cure primarie, ossia i servizi e le prestazioni che forniscono da parte del sistema sanitario un primo livello di contatto con l’utenza. Il progetto, in particolare, si occupa di trasferire e diffondere 6 buone pratiche, identificate dagli Stati membri europei come significative per il settore delle cure primarie. Il processo di trasferimento è supportato da una metodologia scientifica basata sulle evidenze, che aumenta la capacità degli Stati membri di implementare modelli di cura innovativi e di affrontare la trasformazione del sistema sanitario a questo livello di assistenza.
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