Beko, Acquaroli a Roma: ''Il miglior risultato possibile, ora pensiamo al rilancio''
di Redazione Picenotime
lunedì 14 aprile 2025
"Questa crisi industriale va letta in una prospettiva storica più ampia: le sue radici affondano nel passaggio di Indesit a Whirlpool, avvenuto circa undici anni fa. Da allora, il comparto ha vissuto momenti difficili, culminati in questi mesi particolarmente duri e complessi, segnati da incertezza e paura in territori dove le alternative occupazionali sono scarse. Insieme al Governo nazionale, che ringrazio a partire dal Ministro Urso e dal Sottosegretario Bergamotto, abbiamo raggiunto il miglior risultato possibile nelle attuali condizioni grazie soprattutto all'utilizzo della Golden Power che ha impedito che avvenisse in Italia quello che è accaduto in altri Paesi europei, con stabilimenti chiusi e licenziamenti collettivi senza tutele. Il mio pensiero va prima di tutto ai lavoratori che sono coinvolti negli esuberi, avremmo auspicato un risultato diverso soprattutto rispetto alla volontà di garantire una maggiore tutela agli impiegati di Fabriano, Oggi si apre una fase nuova che auspichiamo lasci alle spalle le incertezze del passato. Le Marche sono la culla dell’elettrodomestico italiano: una storia di eccellenza manifatturiera che ha generato sviluppo, occupazione, competitività e un indotto fondamentale, diretto e indiretto. Non si tratta solo di fabbriche, ma di comunità intere, la cui identità è legata a questi stabilimenti. Confidiamo negli investimenti e nei nuovi prodotti che sono previsti in questo accordo. L’obiettivo della Regione è chiaro: tutelare i siti produttivi e i lavoratori. Ringrazio per questo anche il grande impegno dell'assessore Stefano Aguzzi che ha seguito la vertenza fin dall'inizio. C'è la massima disponibilità a mettere in campo risorse e gli strumenti che potranno essere necessari, consapevoli che questi impianti rappresentano un asset strategico per l’Italia e per il nostro territorio".
Queste le parole del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli in merito alla chiusura della vertenza Beko aperta circa cinque mesi fa. Oggi alle 18:00 a Roma nel Salone degli Arazzi di Palazzo Piacentini, sede del ministero delle Imprese e del Made in Italy, è stato sottoscritto dalle parti il protocollo d’intesa, votato dall’88% dei lavoratori in tutti gli stabilimenti italiani coinvolti. Il tavolo è stato presieduto dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e dal Sottosegretario Fausta Bergamotto, che sin dall’inizio hanno seguito le trattative. Presenti per la firma i vertici aziendali, le organizzazioni sindacali, i rappresentanti dei dicasteri competenti e degli enti locali interessati, tra i quali oltre il presidente della Regione Acquaroli, l'assessore al Lavoro Stefano Aguzzi, l'assessore allo Sviluppo Economico, Andrea Maria Antonini.
Sull'argomento è intervenuto anche Guido Castelli, Commissario straordinario alla ricostruzione sisma 2016. “Questo è un giorno importante e di rinnovata speranza verso il futuro per Comunanza e il cratere piceno . Era l’inizio di novembre 2024 quando la Beko annunciava un fortissimo ridimensionamento della sua presenza in Italia. Una decisione che avrebbe, tra le altre, determinato la chiusura dello stabilimento di Comunanza. Un fulmine a ciel sereno rispetto al quale il governo Meloni e le istituzioni marchigiane hanno reagito immediatamente, al fine di scongiurare il peggio. Oggi, a distanza di sei mesi, possiamo affermare con soddisfazione che l’operazione ha avuto successo: non solo lo stabilimento di Villa Pera non chiuderà, ma la Beko ha previsto un nuovo, sostanzioso, piano di investimenti nel nostro Paese. La firma del protocollo d’intesa di ieri al Mimit è stata il suggello rispetto alla risoluzione di una crisi industriale gestita con accuratezza ed efficacia dal Ministro Adolfo Urso, dal sottosegretario Fausta Bergamotto e dal Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli. I nostri territori, che si stanno risollevando dopo essere stati duramente colpiti dal sisma, avevano bisogno di un segnale forte da parte dello Stato, che è giunto prontamente. Resta sullo sfondo, un epilogo purtroppo non altrettanto positivo per il fabrianese, dove si scontano errori antichi. Sono certo che il Governo nazionale e la Regione sapranno intervenire anche in quell'area così duramente provata”.
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