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Ascoli Piceno, sopralluogo in via Po in vista di demolizioni e messa in sicurezza. Arquata, la Chiesa di San Salvatore sarà ricostruita

di Redazione Picenotime

Guido Castelli e Marco Fioravanti

Guido Castelli e Marco Fioravanti

Guido Castelli e Marco Fioravanti

Sopralluogo in via Po, ad Ascoli Piceno, in seguito alle decisioni assunte nell’ultima Cabina di coordinamento sisma presieduta dal commissario straordinario alla ricostruzione. Oltre al Commissario erano presenti i tecnici dell’Ufficio Speciale Ricostruzione delle Marche, il sindaco insieme alla sua giunta. L’area si trova in una zona interessata da gravi fenomeni erosivi che hanno determinato un rischio di dissesto molto elevato e la classificazione come area soggetta a crollo, con conseguente pericolosità per la presenza di edifici a uso civile e commerciale.

La situazione di instabilità del versante, già critica, è stata ulteriormente aggravata dalla sequenza sismica del 2016-2017, che ha provocato danni strutturali diffusi, crolli localizzati e deterioramento delle opere di contenimento. Diversi edifici sono stati dichiarati inagibili.

Il programma di interventi, dal valore complessivo di 3,5 milioni di euro, prevede la messa in sicurezza dell’infrastruttura viaria, la demolizione degli edifici danneggiati, la realizzazione di opere di mitigazione del versante e la sistemazione finale dell’area con riqualificazione dell’affaccio sul fiume.

Si tratta di opere di rilevante interesse pubblico e con un’elevata complessità tecnica, che richiederanno il coordinamento di più competenze specialistiche per garantire la piena sicurezza della viabilità e dei sottoservizi. L’Ufficio Speciale per la Ricostruzione delle Marche è stato individuato come soggetto attuatore in ragione dell’organizzazione interna e dell’esperienza maturata nella gestione di interventi analoghi.

«La sequenza sismica del 2016-2017 ha colpito duramente Ascoli Piceno, costringendo all’evacuazione di queste abitazioni. Oggi siamo riusciti a trovare una soluzione per via Po. Ascoli è una città che sta cambiando volto e stiamo dando risposte concrete a problemi che si trascinavano da decenni», commenta il commissario Guido Castelli.

«Grazie all’impegno della struttura commissariale ora possiamo migliorare la sicurezza in un’area che è stata teatro di troppi incidenti. Avvieremo la progettazione e, all’inizio del 2026, procederemo con la demolizione degli edifici e la riqualificazione dell’affaccio sul fiume», ha dichiarato il sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti.


La Cabina di Coordinamento sisma ha riconosciuto come urgente e di particolare criticità l’intervento di recupero della Chiesa di San Salvatore (ex Santa Maria della Pieve) ad Arquata del Tronto, gravemente danneggiata dal sisma del 2016. L’intervento, del valore di 1,4 milioni di euro, sarà attuato dall’Ufficio speciale per la ricostruzione delle Marche e prevede la riparazione dei danni, il consolidamento strutturale e il miglioramento sismico dell’edificio, nel rispetto del Codice dei beni culturali e del paesaggio.La Chiesa di San Salvatore riveste un ruolo centrale per la comunità arquatana: è un luogo di culto di grande valore identitario, punto di unione tra le diverse frazioni del Comune e simbolo di aggregazione sociale. La sua ricostruzione è considerata fondamentale per favorire la ripresa culturale e sociale del territorio.

Restituire alla comunità di Arquata un bene così simbolico significa rafforzare il legame con le proprie radici e alimentare la speranza nella rinascita – ha dichiarato il commissario straordinario alla Riparazione e Ricostruzione sisma 2016 –. Ringrazio la Regione Marche, il sindaco di Arquata e l’Ufficio speciale ricostruzione per l’impegno profuso in questo importante progetto e in generale per la rinascita di Arquata e delle sue frazioni. Dopo aver impresso il cambio di passo nella ricostruzione è ora di continuare a lavorare a testa bassa fino al conseguimento dell’obiettivo”.

San Salvatore è il nostro patrono e quindi per noi questa chiesa è un punto di riferimento, e ci attendiamo che vengano ricostruite anche le altre chiese chiuse – ha aggiunto il sindaco di Arquata del Tronto, Michele Franchi –. Ringrazio la Struttura commissariale per l’impegno, e anche Arquata Potest, associazione di giovani del nostro paese che si impegna per il recupero della nostra storia, attraverso i sentieri da percorrere anche con finalità di rilancio e conoscenza, e che aveva proprio lanciato l’appello per questo luogo del cuore per tutti”.



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