Ascoli Piceno, al via presso l'ex Sgl Carbon la prima edizione del festival ''Sostenibilità competitiva''
di Davide Ciampini
venerdì 16 maggio 2025
Alla presenza delle autorità locali, sono stati presentati i lavori di bonifica effettuati presso la vasca di prima pioggia dell’area Ex Sgl Carbon. Si tratta di un primo, sia pur importante, passo per trasformare “da sito inquinato a simbolo di rinascita” l'ex fabbrica in zona San Marcello.
Vi proponiamo le dichiarazioni al nostro microfono del sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti, del commissario unico di Governo per la bonifica e messa in sicurezza delle discariche e dei siti contaminati Giuseppe Vadalà, del rettore dell'Università Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori e l'intervento del Cavaliere del lavoro Battista Faraotti, presidente Restart.
La giornata è proseguita con un importante appuntamento per parlare di sostenibilità, ambiente e imprese, in un luogo dal grande valore simbolico per l'intera città. A partire dalle ore 10:00, infatti, ha preso il via il 1° Festival della sostenibilità "competitiva", realizzato con il patrocinio dell'Università Politecnica delle Marche. E’ stata l'occasione per fare il punto sullo stato di avanzamento dei lavori di bonifica dell’intero sito industriale, che sono arrivati a una prima, storica, svolta con la definitiva bonifica della vasca di prima pioggia.
"Oggi - ha detto il moderatore della kermesse Andrea Pancani - andremo ad affrontare questo straordinario lavoro di bonifica. Un lavoro immane, che riguarderà in futuro un terreno di ben 27 ettari quadrati. Ma andiamo ai protaginsiti del convegno: 'sostenibilità' e 'competizione', due termini apparente antitetici. Siamo alle prese con sfide mondiali senza precedenti. Essere sostenibili coincide esattamente con la capacità di essere pari passo rispetto ai tempi che corrono".
"Il 16 maggio 2025 - ha esordito il sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti - sarà una data che verrà ricordata negli annali; siamo infatti riusciti a realizzare un'opera impossibile proprio presso l'ex elettrocarbonium, che ha smesso di funzionare nel 2006. Nel 2019 il commissario Vadalà è stato nominato commissario alla bonifica della zona; mentre ad inizio 2026 inizieremo con lo smantellamento di tutti gli immobili. E' grazie al rettore Gregori, cui vanno i miei ringraziamenti, che oggi possiamo parlare di questo festival. Allo stato attuale, 2 bambini su 3 che oggi frequentano le elementari svolgeranno lavori che non esistono. Chiedo di tributare un applauso agli uomini che hanno lavorato qui, specialmente verso coloro che non ci sono più. Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza un l'alleanza pubblico privato, ringrazio quindi Battista Faraotti per il prezioso contributo".
"È per me una giornata splendida, specie per chi ha creduto a questo progetto - ha detto il Presidente Restart Battista Faraotti -. Siamo sempre stati fiduciosi sulla buona riuscita del progetto in quanto convinti che le cose sarebbero cambiate; abbiamo certamente incontrato molte difficoltà: un po' per mancanza di esperienza, un po' perché le istituzioni non erano abituate a lavori quali quelli qui svolti. La famiglia Faraotti ha preso a cuore questo progetto, al cui termine ci permetterà di restituire alla cittadinanza un parco enorme".
"Non poteva mancare il saluto del Governo per un opera così importante - ha proseguito il sottosegretario al Ministero delle Economie e delle Finanze Lucia Albano -. Ringrazio dunque il sindaco Fioravanti così come gli illustri relatori qui presenti. Quello testè presentato è un modello importante, che prendiamo come esempio da replicare sul territorio. La sostenibilità è nata da un impulso etico, diventata poi un settore strategico".
"Il tema della transizione ecologica - ha puntualizzato il viceministro all'Ambiente e della Sicurezza Energetica Vannia Gava - è un obiettivo non rinviabile, che deve essere trattato con grande pragmatismo. Il Governo ha già tracciato il percorso: decarbonizzazione e tutela dell'economia, evitando tuttavia eccessi di oneri regolatori. Infatti, non possiamo chiedere un cambio così repentino alle aziende, ragione per cui stiamo trasformando le nostre infrastrutture".
"Ci sono stati diversi ostacoli rispetto al raggiungimento di questo obiettivo, che tuttavia siamo riusciti ad aggirare - ha asserito il commissario straordinario per la ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli -. Ero ancora sindaco quando la struttura venne messa in procedura d'infrazione - provvedimento che avrebbe dissanguato le casse del Comune: 800mila euro annui -. Si trattava tuttavia di un errore, in quanto quella procedura sarebbe dovuta pervenire nei confronti delle discariche. Nel luglio 2016 il manufatto era oberato di amianto, a tal punto da sembrare uno scenario distopico. Ultimo, e non certo per importanza, il terremoto. In definitiva, credo che l'Italia funzioni solo se c'è un buon rapporto col privato".
"L'Arpam ha dato un prezioso contributo a questo percorso, tuttavia vorrei ricordare quanto questo luogo sia stato un punto di riferimento per la città - ha sottolineato l'assessore regionale allo svlippo Andrea Antonini - . Per il lavoro, dato che si tratta di un industria che ha dato occupazione a molte famiglie, ma che al contempo è stata una minaccia alla nostra salute. Tutti ricorderanno la ciminiera qui presente, che campeggia sopra la città. Numerosi, in accordo con quanto detto dal commissario Castelli, gli ostacoli incontrati. Superati contestualmente all'affidamento al generale Vadalà. Lo spazio qui presente ci darà grandi soddisfazioni, al cui centro ci saranno i giovani, con un punto di riferimento per le start up".
"Il padre di mia moglie ha avorato qui, dunque il luogo è per me pregno di ricordi - ha ricordato il presidente della Camera di Commercio Marche Gino Sabatini -. Quella di oggi è un'iniziativa originata anni fa, ma che vede la luce soltanto ora. Quando il pubblico incontra il privato nascono sempre grandi realizzazioni. Confido che arriveranno presto i fondi che metteremo immediatamente a terra".
"Dobbiamo stare 'tra amici', e lo dico senza retorica: per fare le cose per bene è necessario lavorare in armonia - ha detto il commissario per la bonifica e la messa in sicurezza delle siscariche Giuseppe Vadalà -. Tale atteggiamento, infatti, aiuta a superare i momenti difficili. Quello di oggi è il primo grande sito che portiamo a termine: l'attenzione istituzionale e del governo è un'ulteriore fattore di incoraggiamento per arrivare fino al termine del progetto".
"Quello ospitato dall'ex Carbon - ha puntualizzato il presidente di BCC Piceno Sandro Donati - è un evento di grande rilevanza. Luogo di memoria per la nostra città, darà vita a un progetto assai avveniristico. Obiettivo di cui si parlava quindici anni fa, a cui la banca del Piceno ha dato grande impulso. Siamo dunque orgogliosi di essere al suo fianco, specie nella prospettiva di un futuro in cui la sostenibilità non sia in antitesi rispetto alla crescita. In definitiva, sono convinto che questo festival possa essere un laboratorio di idee, ed è per questo che vi auguro buon lavoro".
"Il risultato conseguito è senza dubbio merito degli attori che mi hanno preceduto - ha dichiarato il presidente della Fondazione Carisap Maurizio Frascarelli - . In particolare, vorrei ringraziare Battista Faraotti, presidente di Restart, titolare dell'operazione. Sono infatti grato per l'inestimabile regalo che ha donato alla nostra comunità".
"Chi mi ha preceduto - ha detto il sottocommissario Unico Bonifiche Aldo Papotto - ha parlato del tema delle sanzioni europee. La ex Carbon non è l'unico esempio nazionale, infatti l'Europa è infatti attenta alla presenza di discariche abusive: molteplici sul territorio nazionale, oberate da rifiuti pericolosi per la salubrità pubblica, che entrano in procedura di infrazione - 200.000mila euro l' anno e 400.000mila per i rifiuti speciali -. A tal proposito, sono 78 su 81 le discariche abusive bonificate".
"Farò questa relazione per soffermarsi su alcuni brevi ma importanti concetti - ha puntualizzato il rettore dell'Università Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori -. C'è una grande attenzione all'ambiente, attenzione che si esplica con l'impiego su vasta scala di energie rinnovabili. Altro tema di particolare riliveo è la comunicazione, che va affiancata alla misurazione, pena la svalutazione dell'impegno profuso".
"Prima di ogni intervento - ha dichiarato il rresidente della Global Compact Italia Marco Frey -, ci si pone dinanzi a due due dilemmi. Il primo: conformità o proattività? Il secondo è l'organizzazione in termini: più strutturale o più relazionale? L'Europa ha fatto una scelta di campo ben precisa, scegliendo di spostarsi verso la conformità, passando da una logica volontaria ad una obbligatoria. La partita della finanza è stata altresì importante. Le nostre banche, però, non hanno cambiato approccio. Di particolare importanza sarà il focus sulle tecnollogie green, su cui sarà necessario fare cultura".
"Alcuni di voi - ha esordito l'inviato speciale per il clima Francesco Corvaro - si staranno chiedendo quale siano le mansioni di chi ricopre il mio ruolo. L'inviato clima ha il compito di rappresnete il paese nei consessi dove si trattano i temi del cambiamento climatico. Lì incontriamo gli attori più disparati: dalla NATO fino ai settori dell'alimentare. Il fenomeno del cambiamento climatrco esula da un singolo contesto, ma coinvolge tout court la vita dell'uomo. Dobbiamo, a tal proposito, cercare di mantenere il dialogo attivo con tutti: compresi gli Stati Uniti".
"Vado per le vie brevi, collegandomi a quanto detto sinora - ha infine chiosato il presidente CUP e PR Manager FAINPLAST Roberta Faraotti -. La linea della nostra azienda parte da un assunto ben preciso: si e competitivi quando si è sostenibili. Così facendo, possiamo creare un percorso virtuoso, da cui non si torna più indietro. Abbiamo analizzato attentamente il mercato, con particolare meticolosità alla sua direzione. Infatti, non basta essere sostenibili: dobbiamo conferire questa consapevolezza ai collaboratori ed alla squadra tutta. Nel corso degli anni si fanno scelte startegiche, e per far sì che durino debbono necessariamente essere sostenibili. Pertanto, la strategia deve essere cucita su misura. La nostra azienda ha attuato strategie in tal senso. Lo abbiamo fatto molto prima dei nostri concorrenti. Ma terrei a ribadire una cosa: l'attenzione alla persona, non solo in termini di formazione ma tout court. Un'impresa non può prescindere dal benessere di chi la compone: ogni nostro collaboratore può sistematicamente proporre un'idea su un tema ben preciso ognuno, che noi accoglieremo volentieri. Ciascun collaboratore si sente dunque imprenditore di questa realtà. Ed è questo, in definitiva, il modo in cui ragiona Fainplast".
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