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Camera di Commercio alla Bit di Milano per tornare a vincere con il turismo marchigiano. Presentato nuovo logo

di Redazione Picenotime

lunedì 11 aprile 2022

Oggi alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano Camera Marche c'è, accanto alla Regione, per presentare il brand Marche che ha ancora a testimonial Roberto Mancini, che dà volto a un territorio abituato alla sfide e che fa tesoro delle diversità che lo compongono e della complessità che vive ed esprime. Alla conferenza stampa hanno partecipato il presidente Gino Sabatini e i componenti di Giunta Massimiliano Polacco (con delega al Turismo) e Fausto Calabresi (che ha la delega al Commercio). Secondo Sabatini "Parte una nuova stagione, sono stati mesi difficili, ma il conforto e la ripresa passano da quello che abbiamo già: un sistema di beni paesaggistici, culturali, enogastronomici, ambientali che si dispiega dalla costa all'entroterra, un giacimento prezioso su cui le Marche poggiano dall'inizio della loro storia. La Camera di Commercio con la Regione Marche, le Associazioni di Categoria, le Università lavora per ottimizzare le risorse di cui disponiamo già e per renderle più efficaci, grazie al supporto delle nuove tecnologie, accompagnando le imprese turistiche in percorsi di digitalizzazione. Con Mancini torneremo a far vincere il turismo marchigiano nel 2022. Per competere è necessario anche smaterializzarsi: questo nostro network istituzionale intende mettere le ali a un territorio che ha tanto potenziale, che poi, Mancini lo sa bene, è il compito di ogni buon allenatore".

Tra gli interventi realizzati da Camera e Regione in questa direzione c'è la misura pensata per le imprese del commercio che aprano, o si trasferiscano, nei borghi marchigiani. Il bando, che si inserisce in una progettualità più amplia che coinvolge gli atenei marchigiani e le associazioni di categoria, verrà presentato ufficialmente presso il Comune di San Ginesio subito dopo Pasqua.


La diversità delle Marche valorizzata attraverso i colori su un sottofondo sonoro frutto della fusione tra l’ouverture della “Gazza ladra” di Gioachino Rossini e il suono di una fisarmonica. È il nuovo logo turistico della Regione Marche presentato alla Bit di Milano insieme ai nuovi spot promozionali con il testimonial Roberto Mancini. Alla presentazione è intervenuto, insieme al ct della Nazionale, anche il ministro del Turismo Massimo Garavaglia. La scelta del nuovo logo, ha spiegato il presidente Francesco Acquaroli, è stata fatta “per identificare le Marche, al di là del loro nome. È stato realizzato puntando sul colore che connota ogni cluster dell’offerta turistica: dal blu del mare, al verde del paesaggio. Abbiamo voluto esaltare la diversità della nostra regione passando attraverso la diversità cromatica. Una scelta che racchiude graficamente tutto quello che sono le Marche”. In anteprima sono stati poi presentatati i nuovi spot dedicati alla cultura, all’enogastronomia e allo sport. “Mi fa molto piacere continuare a essere il testimoniale delle Marche, continuare a rappresentare la mia regione – ha detto Mancini, partito prestissimo da Jesi per essere puntuale a Milano -. Anche se sono andato via dalle Marche molto giovane, ho sempre le Marche nel mio cuore. Nelle Marche si vive e si sta bene, si spende poco: è una regione ideale, come d'altronde favolosa è tutta l’Italia”. A una domanda del presentatore, se si emozionasse più per una parata di Gigi Donnarumma all’ultimo minuto di una partita importante o per un suggestivo panorama dei Sibillini, Mancini ha sorriso e risposto che: “Donnarumma è un grande portiere e le Marche una delle regioni più belle d’Italia”. L’importanza di avere un testimonial è stata evidenziata dal ministro Garavaglia: “C’è tanta voglia di Italia nel mondo, e avere un personaggio di riferimento conosciuto rappresenta una bella opportunità. Le Marche sono un distillato dell’Italia e di quanto l’Italia possa offrire”. Parlando delle prospettive internazionali, il ministro ha evidenziato che “il mercato turistico russo vale un 2%. Allora bisogna lavorare sul restante 98%. Ci sarà una ragione se a gennaio l’Italia è la più cliccata su internet e a dicembre solo quinta. Dobbiamo saper offrire quello che il mercato richiede. Il turismo è cambiato: oggi il turista è un pellegrino alla ricerca. Il nuovo portale italia.it è stato costruito per presentare l’Italia nel mondo. Abbiamo messo a disposizione una cornice comune che va riempita con un linguaggio comune per essere efficace”.

Il presidente Acquaroli è poi intervenuto sulle prospettive della nuova stagione turistica. Partendo dal testimonial. “È un testimonial d’eccezione che vive e rappresenta al meglio quello che significa essere marchigiani, essere rappresentate dei valori che ci accomunano”. Quello delle Marche “è un turismo esperienziale che, se ben proposto, supera i campanili e ci proietta su una dimensione internazionale. Abbiamo tante opportunità per vivere la nostra regione che vanno raccontate e valorizzate”.

La sfida è quella di riconfermare gli ottimi risultati della stagione 2019. Già un balzo è stato fatto, ha ricordato il presidente. “Siamo fiduciosi di riconfermare i dati del 2019 sul mercato italiano, ma vogliamo assolutamente rilanciare il nostro mercato al segmento estero. La sfida è riuscire a recuperare il tempo perduto durante la pandemia e di proiettarci, nonostante il clima internazionale, sul mercato degli stranieri. Speriamo che la nostra regione, che ha tanto da offrire, sia finalmente conosciuta da tanti turisti che, volendo scoprire l’Italia, gettano uno sguardo particolare sulla nostra regione. Una regione di borghi, di paesaggio, cultura, enogastronomia, storie, leggende, tradizioni. Un luogo dove l’arte, il paesaggio rappresentano delle eccellenze straordinarie”. 

Enoturismo, distretto biologico, prodotti tipici e di eccellenza, agriturismi: la via marchigiana del gusto si presenta alla Bit di Milano. Le Marche rurali e gli itinerari delle eccellenze e dei sapori da scoprire, sono stati i protagonisti dell’incontro che si è svolto questo pomeriggio negli spazi della Bit in collegamento da Verona con il vicepresidente e l’assessore all’Agricoltura Mirco Carloni e  il direttore Food Brand Marche Alberto Mazzoni impegnati al  Vinitaly, dove le oltre 100 etichette marchigiane presenti  stanno mietendo consensi e premi.

Stiamo scrivendo una nuova pagina dell’agricoltura marchigiana che avrà ricadute in tutti i settori e in special modo sarà una opportunità per il turismo legato all’entroterra”, ha spiegato Carloni ricordando l’istituzione, lo scorso anno, del Distretto biologico più grande d’Europa che a febbraio ha debuttato sul palco internazionale dell’Expo di Dubai. Parliamo di oltre 2.200 imprese con 4mila agricoltori dislocate su 79mila ettari più altri 19mila in conversione. Altrettanto importante, l’approvazione in consiglio regionale, delle modifiche alla normativa in materia di agriturismi in modo da consentire la riqualificazione delle strutture e la legge sull’enoturismo che consente di fare dei luoghi di produzione dei luoghi di accoglienza. 

L’obiettivo – ha proseguito Carloni - è mettere insieme tutto il meglio che abbiamo nelle Marche e fornire agli operatori uno strumento legislativo all’avanguardia che consenta attività di ristorazione e alloggio collaterali a quella principale, in sintonia con l’evoluzione dell’agriturismo e delle richieste degli ospiti: dalle degustazioni di vini e prodotti tipici direttamente nei luoghi di produzione, all’ultima tendenza del ‘glamping’, il campeggio di lusso. La Regione Marche – ha aggiunto Carloni-  crede fortemente alle potenzialità dell’agricoltura come traino per molti altri comparti e cerniera di uno sviluppo sostenibile a livello turistico-ambientale. A questo scopo abbiamo creato anche un forte brand territoriale che identifichi le Marche come “Land of Excellence” e regione Bio per eccellenza, attraverso una incisiva promozione ed una narrazione che valorizzi il prodotto in termini di qualità e competitività sui mercati interni ed internazionali. Il potenziale del turismo enogastronomico di questa regione sono sicuro che sia eccezionale e, se sapremo coglierlo, ci riserverà delle piacevoli sorprese”.


Sabatini, Mancini e Acquaroli

Sabatini, Mancini e Acquaroli

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