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Grandi opere e ambiente: 6,4 milioni di euro per forestazione attiva per nove Unioni Montane delle Marche

di Redazione Picenotime

giovedì 19 giugno 2025

Un investimento di 6,4 milioni di euro per la gestione forestale attiva di oltre 430 ettari di boschi pubblici in aree interne delle Marche. È questo il risultato di un importante progetto di compensazione ambientale promosso da UNCEM Marche, in collaborazione con Regione Marche, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Autostrade per l’Italia, legato all’ampliamento dell’autostrada A14.

L’iniziativa interessa 9 Unioni Montane, coinvolgendo boschi spesso abbandonati o degradati, sui quali saranno realizzati interventi di diradamento selettivo per favorire la rigenerazione naturale, migliorare la resilienza ecologica e aumentare la capacità di assorbimento del carbonio. Si tratta di un’azione riconosciuta all’interno dei decreti VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), che nasce da un lungo percorso istituzionale iniziato nel 2014, e si inserisce tra le misure previste dalla Convenzione Unica tra MIT e Autostrade per l’Italia, in vigore fino al 2038.

«Questo progetto rappresenta un esempio concreto di riequilibrio tra grandi opere infrastrutturali e territori – sottolinea Giuseppe Amici, presidente di UNCEM Marche –. Le aree montane partecipano alla realizzazione delle infrastrutture nazionali e devono ricevere in cambio interventi ambientali e investimenti strutturali. È una forma di giustizia territoriale che rafforza il ruolo delle comunità locali nella transizione ecologica».

Il progetto è ampio e articolato. All’Unione Montana del Montefeltro sono destinati 291.280 euro per la gestione di 20 ettari di foresta. La Unione Montana Alta Valle del Metauro riceverà 1.016.880 euro per 70 ettari, mentre Catria e Nerone beneficerà di 754.600 euro su 50 ettari. Alla Unione Montana Esino Frasassi andranno 527.560 euro per 35 ettari e alla Potenza Esino Musone 1.103.560 euro per 75 ettari. L’Unione Montana Marca di Camerino interverrà su 30 ettari con 440.000 euro, i Monti Azzurri su 42 ettari per 625.720 euro. All’Unione Montana dei Sibillini sono destinati 785.440 euro per 52 ettari, mentre al Tronto 854.960 euro per 56 ettari.

Tutte le risorse saranno impiegate attraverso appalti pubblici riservati a imprese iscritte all’Albo regionale agricolo-forestale, in modo da garantire che il ritorno economico degli interventi resti sui territori e rafforzi il tessuto imprenditoriale locale. La strategia si fonda sulla scelta, validata da tutti gli enti coinvolti, di intervenire non con riforestazioni ex novo, spesso difficili da realizzare, ma su boschi esistenti che possono essere migliorati e gestiti attivamente per garantire un sequestro di carbonio efficace, duraturo e sostenibile.

«Questo progetto – aggiunge Giancarlo Sagramola, vicepresidente di UNCEM Marche – rappresenta una buona pratica di governance ambientale e territoriale. Dimostra come sia possibile coniugare sostenibilità, coesione e valorizzazione delle competenze locali. È un modello replicabile, in cui le comunità interne non sono marginali, ma partecipano attivamente alla transizione verde».

UNCEM Marche garantirà il coordinamento generale del piano, in raccordo costante con Regione, MIT e Autostrade per l’Italia, e seguirà le attività di monitoraggio e accompagnamento tecnico delle Unioni Montane.

«Questo è il futuro – conclude Amici –: uno sviluppo equilibrato, in cui i territori fragili diventano risorsa, e in cui ogni chilometro di autostrada in più può tradursi anche in un bosco più sano, resiliente e produttivo»

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