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Carceri Marche, Associazione Luca Coscioni denuncia condizioni disumane e mancate risposte delle ASL

di Redazione Picenotime

venerdì 13 giugno 2025

L’Associazione Luca Coscioni rende pubbliche le relazioni redatte dalle Aziende Sanitarie Locali (ASL) in merito alle visite effettuate negli istituti penitenziari italiani. I documenti, ottenuti grazie a un accesso civico avviato lo scorso dicembre, costituiscono un primo passo per fare luce sulle condizioni – spesso opache – delle carceri italiane. Ad oggi, solo 66 ASL (tra ASL, ATS, ASP, USL, AULSS e APSS) hanno risposto fornendo documentazione, spesso lacunosa. Nella maggior parte dei casi, mancano indicazioni su eventuali direttive regionali o sulle reazioni istituzionali alle criticità segnalate, aggravando un quadro già drammatico e rendendo difficile una valutazione efficace degli interventi messi in atto.

Nella stragrande maggioranza dei casi – si legge in una nota dell’Associazione – negli istituti di pena italiani non sono stati effettuati neanche interventi di ordinaria amministrazione, una negligenza che, già grave di per sé, si acuisce per il sovraffollamento di oltre il 134%.

Secondo i dati pubblicati dal sito indipendente del giornalista Marco Dalla Stella, al 29 maggio 2025 in Italia si contano 62.722 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 51.280 posti, dei quali 4.488 non disponibili, portando così il tasso di sovraffollamento al 134,29%. L’Associazione Luca Coscioni continuerà le sue azioni legali per denunciare la negligenza dell’Amministrazione penitenziaria e il mancato rispetto delle raccomandazioni sanitarie da parte del Ministero della Giustizia. Si ricorda inoltre che dal 2024 è attiva la piattaforma FreedomLeaks, che consente di segnalare in modo anonimo e sicuro violazioni del diritto alla salute nelle carceri.

FOCUS SUL TERRITORIO: MARCHE

Nella Regione Marche, l’unica documentazione significativa proviene dall’AST di Ancona.

Casa circondariale di Montacuto (Ancona):

L’ispezione ha evidenziato un sovraffollamento (320 detenuti per 256 posti), ambienti con umidità diffusa, distacco dell’intonaco e infissi obsoleti che non garantiscono isolamento né tenuta all’acqua piovana. Sono state inoltre segnalate gravi carenze igieniche nei camminamenti esterni e danni ai rivestimenti murari.

Casa circondariale di Barcaglione (Ancona):

La visita ha mostrato una situazione lievemente migliore, ma permangono problematiche legate all’umidità e al distacco dell’intonaco. A fronte di una capienza di 100 posti, nel 2024 i detenuti sono stati 101. La documentazione comprende anche misure preventive e di profilassi adottate.

AST di Fermo:

Nessun report specifico sulle ispezioni carcerarie, ma solo dati generici sull’attività assistenziale tra il 2023 e il 2024.

AST di Macerata:

Ha dichiarato di non svolgere servizio penitenziario, poiché la casa circondariale di Camerino è chiusa definitivamente a seguito dei danni causati dal sisma del 2016-2017.


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