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Ascoli Piceno, le nuove divise Avis disegnate dall'Ipsia. I bozzetti scelti sono quelli dell'alunna Elena Garcia

di Redazione Picenotime

mercoledì 01 giugno 2022

Una nuova divisa per il direttivo Avis di Ascoli. Per realizzarla l’associazione che si occupa delle donazioni del sangue nel nostro territorio si è affidata agli studenti dell’Ipsia, l’istituto professionale statale per l'industria e per l'artigianato da sempre molto creativo nei processi di lavorazione legato al mondo della moda. Le alunne delle quinte classi coinvolte nel progetto dell’Avis Comunale, si sono adoperate per creare particolari bozzetti che potessero illustrare nuove tipologie di divise da far indossare ai rappresentanti dell’associazione durante gli eventi ufficiali. La scorsa settimana sono stati presentati i risultati dei lavori, attentamente selezionati dai membri del consiglio direttivo dell’Avis. Al termine delle valutazioni, durante l’allestimento di una cerimonia avvenuta presso l’Aula Magna della scuola, alla presenza dei docenti coinvolti e con la supervisione della vicepreside Eliana De Bonis, è stato reso noto il lavoro scelto tra i molti consegnati. Ad essere premiato come migliore è stato il bozzetto proposto dall’allieva Elena Garcia. Una divisa sia per l'uomo che per la donna, secondo la commissione giudicante, in grado di unire il rigore delle finalità Avis con indubbia eleganza e grande attenzione dei dettagli. Durante l’appuntamento, al quale erano presenti diversi dirigenti Avis e il presidente provinciale Stefano Felice, oltre al premio alla vincitrice sono stati consegnati gadget a tutte le ragazze partecipanti. Ovviamente si è cercato di sensibilizzare alla scelta della donazione, sempre più necessaria a partire dalle nuove generazioni. La presidente Maria Pia Mancini nel suo intervento ha ringraziato il dirigente dell’Ipsia Edo Evangelisti per aver accolto il progetto e per l’accoglienza riservata all’Avis, sottolineando l’elevata qualità dei lavori presentati, frutto dell’abilità e dell’impegno delle studentesse. Tutto ciò in un'ottica di sempre maggior coinvolgimento dell’Avis verso i giovani e la speranza di poter in futuro avere altre forme di collaborazioni con l’Ipsia.

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