San Benedetto del Tronto, convegno sui nuovi linguaggi digitali

di Redazione Picenotime

martedì 12 novembre 2013

Si terrà Giovedì 14 Novembre all’Istituto “A.Capriotti” di San Benedetto del Tronto il convegno dal titolo “La scuola e i nuovi linguaggi digitali. Tecnologie: come cambiano gli strumenti per i docenti e le modalità di apprendimento dei nostri studenti” rivolto ai docenti delle scuole secondarie di secondo grado.

L’incontro, a cui hanno aderito ben 200 insegnanti, è organizzato in collaborazione con la Pearson Italia (ente formatore accreditato dal Ministero dell’Istruzione) e realizzato con il contributo del Bacino Imbrifero Montano del Tronto (BIM) e ha lo scopo di aggiornare gli insegnanti sulle moderne tecnologie didattiche e sull’evoluzione dei nuovi linguaggi e di colmare il divario esistente tra i docenti e gli studenti nati e cresciuti in un ambiente basato sui computer e chiamati proprio per questo “nativi digitali”.

Dopo l’introduzione del dirigente scolastico prof.ssa Elisa Vita e del direttore del BIM Tronto dott. Luigi Contisciani, saranno gli esperti a prendere la parola per approfondire il concetto di linguaggio digitale e per illustrare concretamente tre esempi di piattaforme informatiche dedicate a specifici ambiti di apprendimento.

Il ‘digital divide’ intergenerazionale che esiste tra i docenti e gli studenti necessita di un’attenta riflessione e di un'analisi - ha dichiarato il dirigente scolastico Elisa Vita -. Tale riflessione deve partire proprio dal modo quotidiano di ‘fare scuola’ utilizzando gli strumenti a disposizione degli insegnanti con lo scopo sia di semplificare il processo di apprendimento sia di trovare un fertile e interessante terreno comune di scambio comunicativo tra i docenti e i discenti. In questo percorso di rinnovamento del sistema di istruzione possono essere valorizzate le abilità e le capacità dei nativi digitali nell’uso e nella gestione di sistemi multimediali mettendo così nuovamente gli studenti al centro del processo di insegnamento-apprendimento con ricadute positive e determinanti nella formazione delle nuove professionalità del XXI secolo”.

linguaggi digitali

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