• Comunicati Stampa
  • Cna Ascoli, i consigli dei restauratori per la conservazione dei palii storici

Cna Ascoli, i consigli dei restauratori per la conservazione dei palii storici

di Redazione Picenotime

lunedì 11 luglio 2016

Inizialmente sono motivo di attesa e passione. Poi diventano ragione di festa, gioia e orgoglio. Quindi si trasformano in patrimonio della memoria ma anche – e soprattutto – testimonianza artistica. Sono i palii storici della Quintana di Ascoli. Uno dei quali gli artigiani della Cna Picena stanno restaurando in Sala Cola dell’Amatrice.

Un patrimonio storico e artistico – spiega Barbara Tomassini, presidente di Cna Artistico di Ascoli – che i nostri sestieri custodiscono gelosamente nelle loro sedi. E il tempo che passa fa sì che essi acquistino valore, in tutti i sensi, ma pone anche dei problemi tecnici. Proprio partendo dall’esperienza che stiamo facendo con i nostri restauratori abbiamo pensato a un approfondimento del tema e a un progetto che potrebbe essere pilota anche a livello regionale e nazionale”. E l’interesse del sistema Cna nazionale è confermato da Andrea Santolini, presidente nazionale di Cna Artistico e Tradizionale: “Sosteniamo l’azione della Cna di Ascoli come situazione da valutare a sistema per tutte le Cna italiane. Il valore di queste rievocazioni è grande per tutti i territori e quindi noi con orgoglio mettiamo in campo le professionalità dei nostri artigiani per un percorso di tutela, di valorizzazione e di promozione del Made in Italy”.

Come conservarli e tramandarli, dunque? Proprio su questo tema la Cna aprirà un dibattito (nel seminario in programma venerdì 15 luglio alle ore 17,30 in Sala Cola dell’Amatrice) fra gli artigiani restauratori, gli amministratori locali, i responsabili della Quintana e tutti i cittadini “mestieranti” che hanno a cuore i trofei conquistati dalle loro contrade. “E’ un tema appassionante e anche una sfida – spiega Milko Morichetti, restauratore responsabile del progetto Cna in Sala Cola – perché su opere contemporanee, in fatto di conservazione, quasi tutto è ancora da scoprire e da scrivere”.

Per questa nostra iniziativa – aggiunge Francesco Balloni, direttore della Cna di Ascoli – oltre all’imprescindibile collaborazione degli enti e del mondo della Quintana, abbiamo chiesto il coinvolgimento dell’Università di Camerino che si è dimostrata interessata ad approfondire la tematica. Come Cna di Ascoli abbiamo l’obiettivo di un progetto strutturato che avvieremo in autunno e che, oltre a coinvolgere tutti i sestieri ascolani con i loro trofei, potrebbe essere anche un’esperienza pilota da offrire all’attenzione di tutte le Marche e anche del resto d’Italia, considerando che sono centinaia città e borghi che hanno rievocazioni storiche, contese, tornei e quindi vessilli e trofei vinti da conservare per le future generazioni”.

In sintesi, l’azione della Cna Picena si può così riassumere. Prima fase, in atto, restauro di un primo palio: quello del 1994, realizzato da Dino Ferrari e vinto dal sestiere di Porta Solestà. Seconda fase, dall’autunno e con il coinvolgimento dell’Università di Camerino e delle istituzioni pubbliche e private che operano nel campo della tutela dei beni culturali, campionatura e analisi  degli altri palii conservati nei sestieri. Terza fase: avvio di ulteriori azioni di restauro e realizzazione di un disciplinare – a uso di tutti, sia ad Ascoli che nel resto d’Italia – per la buona conservazione di questi particolari e preziosi trofei.


© Riproduzione riservata

Commenti